Estratto dell’articolo Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”
SCHLEIN MELONI
Meloni e Schlein sono una coppia (politica) di fatto. Sono alleate ma senza il desiderio dell’inciucio. Dalla loro intesa la premier e la segretaria del Pd mirano ad ottenere reciproco giovamento. Infatti si parlano. Il canale è diretto e non filtrato, come si addice a donne diffidenti per carattere. E siccome lavorano a un disegno comune (forse) non hanno avuto nemmeno il bisogno di dirselo, tanto è chiaro.
ELLY E GIORGIA DUELLO SULLA FEMMINILITA - TITOLO DI REPUBBLICA
Giorgia ed Elly stanno polarizzando il dibattito da avversarie per non lasciare spazio ai rispettivi alleati. Cannibalizzano la scena per fidelizzare gli elettorati già schierati, drenare consenso dai partiti limitrofi e recuperare voti dal bacino dell’astensione. Per usare un concetto ormai in disuso, si legittimano a vicenda per asfissiare le altre forze, in modo da aprire un ciclo, ognuna nel proprio campo. E i sondaggi segnalano che l’operazione sta avendo effetto.
L’obiettivo sono le Europee dell’anno prossimo, dove Meloni conta di cambiare gli equilibri di maggioranza a Bruxelles con un accordo tra Conservatori e Popolari, e dove Schlein ambisce a un risultato che faccia del Pd la prima forza del gruppo Socialista a Strasburgo.
ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE
Di quei messaggi che si susseguono da quando Giorgia si è complimentata con Elly per la conquista del Nazareno, non si sarebbe saputo nulla se la leader democratica non l’avesse fatto involontariamente capire ad un compagno di partito durante una riunione. Da allora è tutto un pissi-pissi anche a Palazzo Chigi, al punto che alcuni ministri — venuti a sapere della cosa — non sono rimasti sorpresi: «In fondo è quanto Meloni aveva già tentato insieme a Enrico Letta, solo che allora nell’altro campo non si sono realizzate le condizioni».
[…] È «l’attrazione fatale — come scrive Gaetano Quagliariello sulla Gazzetta del Mezzogiorno — creatasi tra due giovani leader diversamente carismatiche» e che «in quel diverbio hanno dato voce e volto al mutamento di un paradigma classico»: il ruolo dei «partiti pivot», che un tempo era affidato alle forze più centriste, ora è nelle mani delle forze «più a destra e più a sinistra».
matteo salvini giorgia meloni alla camera dei deputati
Infatti Schlein ha puntato sul salario minimo, strappando al Movimento Cinquestelle la bandiera che i grillini avevano sottratto al Pd. Il travaglio quotidiano di Giuseppe Conte rende visibile una preoccupazione maturata circa un mese fa, durante le primarie democratiche. Raccontano che l’ex premier abbia chiamato Francesco Boccia, suo ministro nel governo giallorosso e sostenitore di Schlein: «Allora, come va?». «Benissimo, vedrai che vinceremo». «Sarei davvero contento se succedesse». «Ma quale contento, Giuseppe...».
GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN - 8 MARZO - VIGNETTA BY MACONDO
Giorgia ed Elly sono l’una l’opposto dell’altra, anche se hanno una caratteristica che le accomuna: sotto pressione attaccano a fumare. […] Non è vero che nessuno le ha viste arrivare. Nel centrodestra Matteo Salvini si era accorto di Giorgia, ma si è mosso in ritardo. Nel Pd Dario Franceschini si era accorto di Elly e si è mosso in anticipo appoggiandone la candidatura a segretaria. «Scopro adesso che nel partito tutti volevano Schlein», ha ironizzato l’ex ministro della Cultura, durante un colloquio con un compagno dem. «Ora vediamo che succede», si è sentito rispondere: «Certo, almeno fino alle Europee dura». A fronte della gaffe, più o meno involontaria, Franceschini ha pronosticato un buon risultato nel 2024: «Vedrai, sarà un percorso positivo, alle elezioni faremo bene. E poi sbaglieremo...». […]
GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN LETTA MELONI MEME GIORGIA MELONI ENRICO LETTA - MEME BY CARLI