franco bechis
Enrico Paoli per “Libero quotidiano”
Franco Bechis, da vicedirettore di Libero alla direzione del Corriere dell' Umbria, si fa in 5. Anzi, in 7 se vogliamo essere precisi. Dal primo gennaio il giornalista assume la direzione dei Corrieri dell' Umbria, di Siena, Arezzo Viterbo e Rieti e continuerà a prestare la sua opera d' inchiestista ed editorialista anche per Libero e Il Tempo, le testate ammiraglie del gruppo editoriale della famiglia Angelucci. Bechis prende il posto di Anna Mossuto, che ha guidato il Corriere dell' Umbria dal 2009.
Bechis, torinese, 55 anni, ha alle spalle una lunga esperienza di giornalista economico, iniziata con il Sabato, consolidata con Milano Finanza (di cui diventa prima caporedattore e poi vicedirettore e, infine, direttore). Dal dicembre del 2002 al 2006 è stato direttore responsabile del quotidiano romano Il Tempo, per poi passare alla direzione di Italia Oggi.
Nel 2009 approda a Libero come vicedirettore. E ora lo sbarco alla guida Corrieri del Centro Italia, rispondendo ad logica di crescita interna al gruppo.
Anna Mossuto
«È un esperienza che mi mancava», spiega il neo direttore delle 5 testate, che nei giorni scorsi ne ha parlato in una intervista a Radio Radicale, «e per questo affronto la sfida con grande entusiasmo. L' editoria locale, e lo dicono i numeri, ha ancora una sua vitalità.
La cronaca del territorio rende ancora l' informazione vicina ai lettori. Non ci sono molti che la fanno quindi le testate rimaste leader hanno un rapporto fiduciario con i propri lettori e anche la caduta pubblicitaria è stata minore che altrove». Insomma, per Bechis il nuovo incarico non sarà affatto un lavoro di ordinaria amministrazione, ma di straordinaria immaginazione.
franco bechis in versione fotografica
Come ha già fatto capire, l' ex vicedirettore di Libero è pronto a fare le cose in grande stile, puntando ad iniziare la nuova avventura con due interviste forti: Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. E poi spazio alle grandi firme del video: da Giovanni Floris a Enrico Mentana passando per Clemente J. Mimun, direttore del Tg5.
Nel menù dei temi caldi banche, lavoro e territorio. «In quelle zone il terremoto e la gestione dello stesso non è stata una cosa esemplare», spiega Bechis, «non si è trovata una soluzione abitativa dignitosa a una gran parte di chi ha perso la casa con le scosse. La consegna delle Sae, le casette, è andata molto a rilento, la qualità si è scoperto alla fine in alcune zone come a Visso non erano adeguate per viverci.
FLORIS 6
Lì è un tema che si pone perché se l' emergenza terremoto è stata peggiore delle altre forse c' è una ragione da andare a cercare anche nella diversa conformazione della Protezione civile, che di fatto è stata smontata e regionalizzata, non c' è un centro di comando per gestire l' emergenza. Non avere poi i poteri speciali, tolti perché qualcuno ne ha approfittato, ha reso tutto meno rapido.
Ero ad Amatrice alle 9.30 del mattino e c' era confusione. Ho visto molte emergenze terremoto da giornalista e mai ho visto tanta confusione come in questo caso». E poi Mps ed Etruria. «Siena e Arezzo», rileva Bechis, «hanno un tema banche che probabilmente sarà al centro della campagna elettorale. I cronisti sul territorio possono raccontare qualcosa in anteprima che poi interessa tutti».
enrico mentana