• Dagospia

    “I NOSTALGICI DEL FASCISMO? E’ LA DELUSIONE VERSO LA NOSTRA DEMOCRAZIA” - LO STORICO FRANCO CARDINI: “GIORGIA MELONI? IL SUO PARTITO NON LA MERITA. I DIRIGENTI DI FRATELLI D’ITALIA SONO DI SCARSISSIMA CONSISTENZA - LE DESTRE OGGI FANNO UN DISCORSO SUPERFICIALE TRA SOVRANISMO E ANTI-ISLAMISMO - LE PULSIONI VIOLENTE? MI FA PIÙ PAURA LO SCOLLAMENTO TRA UN PEZZO ENORME DI SOCIETÀ E LE SUE ISTITUZIONI. C'È UN 20% DELLA POPOLAZIONE IN POVERTÀ ASSOLUTA. METÀ DEGLI ELETTORI CHE NON VOTA. C'È UNA SOCIETÀ CIVILE CHE DÀ IL PEGGIO DI SÉ. A PARTE GLI EVASORI FISCALI, QUI NON SI RIESCE NEMMENO A FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA…”


     
    Guarda la fotogallery

    Francesco Grignetti per “la Stampa”

     

    FRANCO CARDINI FRANCO CARDINI

    Pare quasi di vederlo, il professor Franco Cardini, insigne storico medievalista, un toscanaccio alla soglia degli 81 anni, con la gioventù trascorsa nei ranghi giovanili del Msi, che scrolla le spalle al solo sentir parlare dei nuovi neofascisti. «Ma che grande scoperta... Paragonabile quasi soltanto alla scoperta dell'acqua calda». Sarcastico.

     

    giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil

    Per lei, professore, non è sorprendente che ci siano ventenni nostalgici di un passato che non hanno mai conosciuto?

    «Non direi. Un po' per mancanza di cultura, un po' per la delusione verso la nostra democrazia, c'è in effetti chi ritiene che il fascismo sia qualcosa di interessante. Mitizzano quel che non conoscono. Sa, che fosse una dittatura non c'è dubbio. Ma una dittatura di sviluppo, perché quelli furono anni di opere pubbliche e del tentativo, sia pure autoritario, di una collaborazione tra classi. E invito tutti a rileggere De Felice, che sostenne che il fascismo non fu un fenomeno di destra, ma più complesso. A questi si associa poi un nostalgismo più becero. Ma più che condannare, mi sembrerebbe più utile confutare. Invece vedo soprattutto un gran isterismo».

    ROMA SCONTRI ASSALTO ALLA SEDE CGIL ROMA SCONTRI ASSALTO ALLA SEDE CGIL

     

    Ha colpito la coincidenza tra l'inchiesta di Fanpage sulla lobby nera che bordeggia tra Lega e FdI, e l'assalto alla Cgil.

    «Nel primo caso, come dicevo, mi sembra la scoperta mirabile dell'acqua calda. Nel secondo, più che gli echi del 1921, mi pare che ci si ispiri all'assalto di Capitol Hill da parte dei trumpisti».

     

    Intanto Giorgia Meloni si sente sotto attacco.

    «Di Giorgia Meloni ho già detto e qui ribadisco che mi sembra una protagonista tra le più interessanti e intelligenti della scena politica. Ma mi pare anche che il suo partito non la meriti. E che lei non meriti il suo partito».

     

    GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE

    Intende dire che i quadri di Fratelli d'Italia non sono all'altezza?

    «Saranno sicuramente persone oneste e capaci, non dubito. Ma di scarsissima consistenza».

     

    Professore, che cosa sono e dove vanno le destre italiane?

    «Se parliamo di FdI, mi pare evidente che ci sia stato un percorso, iniziato già dal Msi, proseguito da Alleanza nazionale, e ora in FdI, di distacco dalle origini neofasciste. Il problema è che cosa ne resta.

     

    Le destre oggi fanno un discorso assolutamente superficiale. Hanno abbracciato il sovranismo, che mi sembra affondi le sue origini nel nazionalismo di inizio Novecento. Non c'è dubbio che l'Europa abbia deluso, che sia naufragato il sogno generoso del Manifesto di Ventotene, e che ormai sia stato abbandonato qualunque progetto federale o confederale. L'Unione europea sembra accontentarsi di essere una comunità economico-finanziaria. E badi che la destra, in passato, aveva creduto in una prospettiva europea.

     

    franco cardini franco cardini

    Ora prevale invece un discorso becero, anti-europeista, anti-africanista, anti-islamista. Si racconta la barzelletta di un Islam che vuole colonizzarci. Non si vuol vedere che, se c'è un'immigrazione selvaggia, è per via dell'impoverimento di interi continenti ad opera di multinazionali rapaci o di Stati neocolonialisti. Si depredano le ricchezze di interi territori, e le popolazioni sono più povere di prima. Gli squilibri sono ancor più accentuati».

    coronavirus e poverta' 4 coronavirus e poverta' 4

     

    Tornando all'Italia, non le fanno paura certe pulsioni violente?

    «Guardi, mi fa più paura quel che succede negli stati profondi della società. C'è un 20% della popolazione in stato di povertà assoluta. C'è una metà degli elettori che non vota. C'è una società civile che dà il peggio di sé. A parte gli evasori fiscali, qui non si riesce nemmeno a fare la raccolta differenziata. È questo che mi fa paura. Lo scollamento tra un pezzo enorme di società e le sue istituzioni». -

    coronavirus e poverta' 3 coronavirus e poverta' 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport