ELISABETTA BELLONI
Dagoreport
Tra l'autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Franco Gabrielli, e il nuovo capo del Dis, Elisabetta Belloni, c'è buon feeling e un accordo per fare piazza pulita delle persone che, all'interno degli apparati di intelligence, non hanno un passato irreprensibile.
Alcuni ricordano ancora quando Gabrielli, da direttore dell'Aisi, tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, mandò via 110 persone in tre mesi.
franco gabrielli foto di bacco
I due lavorano in tandem alla creazione dell'agenzia nazionale di Cybersecurity. Possdiamo anticipare che sarà a capitale "misto", cioè pubblico-privato, dipenderà dal governo ma non rientrerà nel Dis, come volevano Conte e Vecchione. Avrà un amministratore delegato che è stato già individuato nel Direttore della polizia postale, l'ottima Nunzia Ciardi.
Per la Belloni il problema numero uno si chiama Marco Mancini. I due si conoscono bene da quando il diplomatico ha diretto, dal 2004 al 2008, l'Unità di Crisi della Farnesina e si è dovuto occupare anche di sequestri di italiani all'estero su cui lo 007 ha accumulato molta esperienza occupandosi di controspionaggio, contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata internazionale (c'era lui il giorno della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena nel marzo 2005).
nunzia ciardi polizia postale
Sul caso dell'incontro tra Renzi e Mancini all'autogrill di Fiano Romano, lo scorso 23 dicembre, Elisabetta Belloni condurrà un'inchiesta interna. Vuole capire come mai un capocentro del Dis, con compiti amministrativi di vigilanza finanziaria, avesse incontri istituzionali con segretari di partito, leader politici e ministri (Renzi, Salvini, Di Maio).
marco mancini e matteo renzi
marco mancini marco mancini report incontro mancini renzi 1
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