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    “SERVE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL REDDITO DI CITTADINANZA” – FRATELLI D’ITALIA METTE NEL MIRINO L’EX PRESIDENTE DELL’INPS, PASQUALE TRIDICO, PER I “MANCATI CONTROLLI” NELL’EROGAZIONE DEL SUSSIDIO: “RITENIAMO NECESSARIA UNA COMMISSIONE LIMITANDO LA RESPONSABILITÀ A TRIDICO PER NON AVERE CONSAPEVOLMENTE ATTIVATO I CONTROLLI PER NON FAR PERDERE CONSENSO ELETTORALE E PERSONALE AI SUOI MANDANTI” - GIUSEPPE CONTE, CHE COME DAGO DIXIT POTREBBE CANDIDARE L’EX PRESIDENTE INPS ALLE EUROPEE PER IL M5S, S’INALBERA: “BULLISMO ISTITUZIONALE”


     
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    PASQUALE TRIDICO GIUSEPPE CONTE PASQUALE TRIDICO GIUSEPPE CONTE

    Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”

     

    Dopo il messaggio sul cellulare che ha scatenato le polemiche, Fratelli d'Italia apre un nuovo fronte evocando la costituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sui «mancati controlli» dell'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico, una ipotesi che scatena la rabbia dell'opposizione. «Non riusciranno a intimidirci con il loro tentativo di bullismo istituzionale» attacca il leader del M5s Giuseppe Conte.

     

    NAPOLI - PROTESTE CONTRO LA SOSPENSIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA NAPOLI - PROTESTE CONTRO LA SOSPENSIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA

    Mentre la polemica infuria, l'Istituto di previdenza prova a rassicurare le persone che ad agosto non riceveranno più il reddito di cittadinanza. «Non abbandoniamo nessuno», spiega l'Inps che annuncia un piano per gestire in sinergia con i centri per l'impiego e i servizi sociali i nuovi strumenti: l'Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione. Il primo sarà un sostegno simile al reddito ma rivolto solo ai nuclei con figli minori, disabili o ultrasessantenni ed entrerà in vigore a gennaio del 2024. Il secondo garantirà agli occupabili un sostegno di 350 euro per un anno.

     

    il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 8 il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 8

    Oltre alle 169 mila famiglie già informate con un sms, da qui alla fine dell'anno arriveranno dall'Inps altri 80 mila avvisi. Le stime del governo ipotizzano che alla fine saranno 213 mila i nuclei che perderanno il vecchio reddito di cittadinanza e non saranno presi in carico dai servizi sociali, dovendo ripiegare a settembre sul sussidio da 350 euro al mese. L'Inps, invece, ha dei numeri diversi e su 250 mila sospensioni conta di recuperarne la metà grazie ai servizi sociali, che però scontano un deficit di personale. La Cgil, infatti, lancia l'allarme «bomba sociale al Sud».

     

    Come stabilito dalla legge di bilancio varata a dicembre dal governo Meloni, i nuclei familiari senza figli minori, disabili o over 60, scaduti i primi sette mesi del 2023, non percepiranno più il reddito di cittadinanza, il cui assegno poteva arrivare al massimo a 780 euro al mese, ma che mediamente si aggirava sui 571 euro. Le 169 mila famiglie che hanno già ricevuto l'sms o l'email che ricorda loro la fine del sussidio a partire da agosto, sperano di essere prese in carico dai servizi sociali.

     

    pasquale tridico foto di bacco (4) pasquale tridico foto di bacco (4)

    La metà di queste persone, sostiene l'Inps, sono in una situazione di disagio sociale (tossicodipendenti o con problemi abitativi) e potranno essere inserite in un progetto di recupero, perciò manterranno il sussidio. Gli altri, i cosiddetti occupabili, dovranno andare nei centri per l'impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro. […] Entro dicembre, però, l'Inps spedirà altre 80 mila comunicazioni […]

     

    Le politiche attive sono la grande falla del reddito di cittadinanza, tuttavia anche l'esecutivo di centrodestra non sembra avere un disegno chiaro di come far funzionare la macchina per consentire agli occupabili di trovare un impiego. […]

     

    tommaso foti tommaso foti

    […] Fratelli d'Italia replica mettendo sul tavolo l'istituzione di un'altra commissione d'inchiesta (pochi giorni dopo il monito del presidente Sergio Mattarella, secondo cui delle commissioni d'inchiesta si sta abusando). «Il reddito di cittadinanza si è rivelato una misura assistenzialista, nata con uno scopo demagogico, scritta male, attuata peggio, il che ha comportato enormi danni all'erario», spiega il capogruppo alla Camera Tommaso Foti che aggiunge: «Riteniamo necessaria la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico per non avere consapevolmente attivato i controlli per non far perdere consenso elettorale e personale ai suoi mandanti».

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