Simone Canettieri per “il Messaggero”
freccero
Non c'è pace per la nuova Rai. Che continua a non far impazzire di gioia i due leader di governo, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Entrambi abbastanza scontenti per il «mancato rinnovamento». Ma anche pronti a mettersi rispettivamente i bastoni tra le ruote. E così data per persa la striscia di informazione da affidare a Maria Giovanna Maglie su Rai1 («Con quei tweet su Sanremo non si è regolata», dicono dal Carroccio mimando il gesto del segno dell' estrema unzione), oggi la Lega è pronta ad andare all' attacco di Carlo Freccero.
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Alle 13 il direttore di Rai2, che piace al M5S, sarà sentito in commissione di Vigilanza Rai per fare il punto sui primi mesi di mandato. Il clima tra i lumbard è chiaro: oggi nessuno sconto. I leghisti, infatti, sono pronti a metterlo davanti a una serie di programmi che non sembrano sortire l' effetto desiderato. Le critiche girano nell' aria da giorni. E si concentrano su tutti i nuovi programmi varati dal guru dei palinsesti che alla prova dell' Auditel non decollano. Dal Popolo sovrano a Povera patria.
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Esperimenti di Rai sovranista e populista considerati poco efficaci, al contrario dei format ereditati dalla precedente gestione (Il Collegio e la Porta Rossa). Ciliegina sulla torta: lo spazio dedicato a Beppe Grillo. E proprio di comunicazione sovranista pareranno nel pomeriggio alla Camera Foa e Salini in un seminario dal titolo Parole guerriere.