Pa. Ru. Per "la Stampa"
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«Dal 1° luglio con green pass e protocolli di sicurezza differenziati per locali all' aperto e al chiuso le discoteche potranno ripartire dopo 15 mesi di stop», parola di Andrea Costa.
Il sottosegretario alla Salute in forza a Noi con l' italia ha appena stretto la mano a Maurizio Pasca, presidente della Silb-Fipe, l' associazione di categoria della Confcommercio, che ora metterà nero su bianco in un protocollo da sottoporre al Cts i punti dell' intesa raggiunta dopo l' incontro di ieri sera al ministero. Al quale aveva fatto da antipasto il faccia a faccia nel pomeriggio con il leader della Lega Matteo Salvini, in pressing per la riapertura della sale da ballo.
Un settore che ha patito più di altri la pandemia, dal valore di circa 2 miliardi di fatturato e che occupa 100 mila addetti. In larga parte figure a chiamata, rimaste fuori da cassa integrazione e altre forme di sostegno.
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«In questi 21 giorni che ci separano da luglio avremo qualcosa come 12 milioni di vaccinazioni somministrate in più, credo sia dunque ragionevole fissare una data per la ripartenza dell' unico settore rimasto senza alcuna prospettiva di ripresa», spiega al telefono Costa. Che ci tiene a sottolineare come «così si possa regolamentare quello che altrimenti rischia di essere lasciato a situazioni autogestite, come dj set sulla spiagge, rave o feste nelle piazze».
Le regole per tornare in pista saranno queste. Prima di tutto si entra solo con il green pass, ossia un certificato che attesti l' avvenuta vaccinazione, anche con la sola prima dose, 15 giorni prima; oppure un attestato di avvenuta guarigione non più vecchio di sei mesi o ancora un tampone anche rapido eseguito 36 ore prima.
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L' idea del ministro Speranza di limitare gli ingressi ai possessori del solo pass vaccinale per incentivare giovani e giovanissimi a immunizzarsi non piace ai gestori dei locali ma soprattutto rischierebbe di aprire contenziosi, perché fintanto che non sarà possibile offrire a tutti l' opportunità di vaccinarsi, escludere chi ancora non lo ha potuto fare potrebbe essere equiparato a una forma di discriminazione. Misure più rigide saranno previste per le discoteche al chiuso, «dove la capienza dovrebbe essere limitata in rapporto ai metri quadri di superficie», spiega sempre il sottosegretario.
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Di ballare con le mascherine non se ne parla, ma si dovrebbero indossare durante le fasi di ingresso o uscita dai locali, dove assembramenti sono sempre possibili. Oppure quando si è in fila al bancone del bar o al guardaroba. Anche il distanziamento è giudicato «impossibile», tanto dai gestori che dal sottosegretario. Nel protocollo sarà previsto anche l' acquisto on line dei biglietti, che oltre ad essere emessi ai soli possessori di uno dei tre attestati che costituiscono il green pass, saranno anche nominativi, per consentire l' eventuale tracciamento dei presenti in caso qualcuno risultasse positivo dopo le danze.
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