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    FUGA DA REITHERA - LO SPALLANZANI SI TIRA FUORI DALLA FASE 2 DI QUELLO CHE DOVEVA ESSERE IL TANTO ATTESO VACCINO ITALIANO PRONTO A RISOLVERCI IL PROBLEMA DELLA CARENZA DI DOSI - CHE FINE HANNO FATTO GLI 89 MILIONI DI INVESTIMENTO, DI CUI 80 MESSI DA "INVITALIA" BY ARCURI? SIAMO SICURI CHE LA SPERIMENTAZIONE STIA ANDANDO AVANTI? E SE COSÌ FOSSE, QUANDO AVREMO FINALMENTE UN VACCINO TUTTO NOSTRO PAGATO PERALTRO CON I SOLDI DEGLI ITALIANI?


     
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    Sarina Biraghi per "La Verità"

     

    Giuseppe Ippolito Giuseppe Ippolito

    Dopo gli accordi e gli annunci il vaccino made in Italy Reithera è ancora in alto mare, mentre il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito afferma: «Noi non abbiamo fatto la fase 2». A rivelarlo è stato ieri sera il servizio di Fuori dal coro, di Mario Giordano.

     

    Mistero dunque sul vaccino, sponsorizzato dal governo, prodotto nello stabilimento di Castel Romano che avrebbe dovuto evitare al Paese il problema di carenza di dosi.

     

    vax day allo spallanzani 1 vax day allo spallanzani 1

    Lo scorso gennaio era stato annunciato che il vaccino, la cui progettazione era iniziata già nel 2020 e la sperimentazione era tutta nelle mani dell'Inmi romano, nasceva grazie a 5 milioni messi in campo dalla Regione Lazio di Nicola Zingaretti, 3 milioni dal Cnr del presidente Massimo Inguscio e 80 milioni di Invitalia guidata dall'ex commissario Domenico Arcuri.

     

    SPALLANZANI - CORONAVIRUS SPALLANZANI - CORONAVIRUS

    La presenza dello Spallanzani era proprio la garanzia per far ottenere i finanziamenti pubblici a Reithera, azienda privata controllata al 100% da Keires, società con sede a Basilea, in Svizzera.

     

    reithera castel romano reithera castel romano

    La conferenza stampa dello scorso 5 gennaio aveva di fatto confermato l avvio della fase 1 della sperimentazione nell'Istituto nazionale per le malattie infettive della Capitale. A marzo, quando la Reithera stabilisce la partenza della fase 2, anche gli ospedali «Goretti» di Latina e il «Moscati» di Avellino erano stati individuati, insieme ad altri 24, come centri di sperimentazione, coordinati dallo Spallanzani, e iniziavano la ricerca dei 900 volontari che avrebbero ricevuto 800 euro di rimborso.

     

    Speranza e Antonella Folgore, sviluppatrice del vaccino Reithera Speranza e Antonella Folgore, sviluppatrice del vaccino Reithera

    Da allora però, nessun dato ufficiale e tantomeno pubblicazioni dei risultati su riviste scientifiche, come da prassi. Lo scorso 22 aprile l'azienda biotech ReiThera confermava di essere fortemente impegnata nella fase 2-3 della sperimentazione clinica, avviata a marzo, del vaccino GRAd-COV2 basato sulla tecnologia proprietaria dell'adenovirus isolato dal gorilla, una tecnologia simile a quella di altri vaccini già approvati dall'Ema.

     

    reithera reithera

    «La sperimentazione procede a pieno ritmo» aveva detto la presidente Antonella Folgori, «Abbiamo riscontrato una forte adesione e partecipazione allo studio di fase 2, grazie all'impegno dei numerosi centri clinici e sperimentatori coinvolti, al supporto di Invitalia e dell'Inmi Spallanzani, oltre alla dedizione del team di ReiThera».

     

    Reithera Reithera

    A testimonianza del forte impegno la realizzazione a Castel Romano di una nuova area di produzione equipaggiata con bioreattori con una capacità complessiva di 3.000 litri con un potenziale produttivo annuo tra 50 e 100 milioni di dosi.

     

    Vaccino Reithera Vaccino Reithera

    E invece, lo Spallanzani, secondo quanto riferito dal proprio direttore scientifico, non ha seguito la fase 2. Siamo a maggio e mentre si discute dell'allerta scorte soprattutto per Pfizer, il vaccino tricolore tarda ad arrivare, non sappiamo che fine hanno fatto gli 89 milioni di investimento ma sappiamo, come conferma il prof. Ippolito, che «lo Spallanzani non ha fatto la fase 2 del vaccino».

     

    Vaccino Reithera conferenza-stampa Vaccino Reithera conferenza-stampa

    Siamo sicuri che la sperimentazione stia andando avanti? E se così fosse, quando finalmente avremo un vaccino tutto italiano pagato peraltro con i soldi degli italiani?

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