Albertina Grey per Dagospia
WILLIAM KATE
Una così ce l’abbiamo solo noi qui a Londra. Kate, la duchessa di Cambridge, è strepitosa. Vederla correre con le sue New Ballance ai piedi, lo scatto felino e il sorriso tirato dalla competizione con il marito il principe William, sulla pista del London's Queen Elizabeth Olympic park, è stato bellissimo.
Decisamente è lei la nuova Lady D, la donna alla quale l’Inghilterra può serenamente affidare la sua miglior immagine dopo la figuraccia della Brexit. La famiglia reale, tanto irrisa, sta invece prendendo nuovamente il volo. Anche il principino Harry è ormai maturato. Si sta prendendo le sue responsabilità nella storia con Meghan Markle.
LAPO ELKANN
Parlavano fitto fitto dei ragazzi di Buckingham Palace, l’altra sera al Grenadier, bel pub di Wilton Row, davanti a una infinita fila di bicchieri di chardonay e di pinte di lager. E poi abbiano attaccato con le gossippate italiane. Tutta colpa di Peter Roland, vecchio amico della CBS, inviato nella city e pettegolo cronico.
LAPO ELKANN AL FUNERALE DI FRANCA SOZZANI
Peter dice, che alcuni suoi amici di New York gli farebbero raccontato che Lapo Elkann, dopo aver lasciato i social network per riabbracciare la vita vera, starebbe preparando la sua rentrée mediatica. Una cosa tipo bagno di folla post sputtanamento da droga-trans-party. La scelta è caduta su un appuntamento che Lapo considera ‘’lavoro”. Ovvero la presentazione del nuovo orologio Hublot, marchio con il quale l’ultra dandy di casa Agnelli, è in ottime relazioni.
lapo elkann e franza sozzani foto vogue.it
Poi Lapo sarà in prima fila all’evento mondano della settimana femminile della moda milanese. Infatti, il 27 febbraio è in programma la messa di suffragio per Franca Sozzani, nientemeno che al Duomo. Più che un momento di raccoglimento per onorare la sacerdotessa del fashion system italiano prematuramente scomparsa, un’occasione per contarsi tra i potenti del glamour à porter. Chi non ha ricevuto da tempo il cartoncino d’invito si rassegni: significa che non conta un cazzo.
URBANO CAIRO
Celebra il rito pagano, ovvero quello del sitting nella basilica e della gestione della mailing list blindata, l’eminenza grigia della Condè Nast: sua eccellenza Emanuela Schmeidler. Che naturalmente ha messo il suo carico da novanta sulla nomina del nuovo direttore Farneti, il primo uomo al mondo alla guida di un’edizione di Vogue. A lei, Crudelia Schmeidler, sodale di Donna Franca in tanti eventi, affari, strategie, il compito di amministrare le presenze e vigilare sul buon andamento del saluto alla storica direttora di Vogue Italia.
VERCESI
È un momento di rivoluzioni epocali nel mondo dell’editoria che conta. In una delle riunioni del lunedì, quelle che Urbano Cairo celebra da anni con la sua cerchia ristretta di manager, infiltrati, e informati dei fatti vari, si sarebbe parlato (e che Cairo non s’incazzi come la solito perché il gossip è un diritto) della nuova direzione di Sette, il magazine allegato al Corriere della Sera che da anni vanta un record: non ha una pagina di pubblicità che sia una.
severgnini2
L’idea sarebbe quella di coinvolgere alla guida Beppe Severgnini, che rappresenterebbe il giusto mezzo tra l’anima cazzotta nazional-popolare che piace tanto a Urbano e la necessità di spendere un uomo di peso della gang Corriere.
Il gran notaio di Milano, collezionista di poltrone, Pier Gaetano Marchetti non è più alla presidenza del consiglio di amministrazione della Rcs. Eiettato proprio dall’arrivo di Cairo. Ora guida il cda di supermercati Italiani, la holding già guidata dallo scomparso Bernardo Caprotti. Ma con i punti fragola, non si fanno i giornali e i giornalisti.
cyrill vincent e yannick bollore
Il buon vecchio Peter è una vera belva. Triangola spesso con uomini del Biscione. La rivelazione più pepata arriva dai piani di protezione del mondo Mediaset dopo l’assalto di Vivendi. Infatti ci sarebbe un maxi piano di esuberi per dimostrare ai francesi che i manager di Berlusconi sono consapevoli delle difficoltà. Si parla di 500 tra giornalisti e impiegati che dovrebbero lasciare il gruppo. Con l’aggiunta più clamorosa: il trasferimento del Tg5 da Roma a Milano. Una scelta che vedrebbe la contrarietà di molti, ma non di Silvio Berlusconi che della capitale si sarebbe arcistufato.
mediaset vivendi
Invece chi non molla l’idea di aiutare il futuro candidato premier Matteo Renzi, sarebbe Marchionne. C’è la spinta del mostro sacro di FCA dietro la nuova strategia di comunicazione del segretario PD: dal maglioncino rassicurante, alla scelta di avvicinarsi ai settori più intelligenti della sinistra del partito, fino all’idea di silenziare il più possibile Maria Elena Boschi e Debora Serracchiani che sono i simboli più inquietanti delle sconfitte alle amministrative prima e al referendum poi.
Gran rumors anche in questi tre indovinelli birichini.
piersilvio berlusconi mediaset vivendi
1 - Chi è quel vicedirettore la cui ombra aleggia dietro uno sciopero? Per smania di potere e ambizione personale sta manipolando una bella fetta della redazione di un quotidiano, contro il legittimo Direttore. La sua filosofia è: o la va, o la spacca.
2 - Chi è quel Direttore che ha traballato come un ponte tibetano? Per il momento si è salvato rimanendo alla guida del settimanale patinato, ma è solo una questione di mesi. Lui non lo sa, ma ha un paio di serpi in seno pronte a voltargli le spalle in un istante pur di non perdere i privilegi acquisiti.
3 - Chi è quel gran capo di un’azienda editoriale che dopo essersi vantato dei presunti buoni risultati, ha già preparato le valige per tornare nella sua bella casa in una da lui amatissima capitale europea che non hai mai smesso di rimpiangere?
RENZI MARCHIONNE
4 - Chi è il nuovo amante di un manager bisessuale senza fiuto per gli affari, figlio di un ex potente d’Italia? La risposta è: un manager che fa il bello e cattivo tempo nelle radio di famiglia. si vanta di essere un gran sciupafemmine, ma gli piace sollevare ben altri attrezzi.
orenzo Guerini Debora Serracchiani Luca Lotti Maria Elena Boschi b b adb c f a b ba MGzoom