Andrea Giacobino per il blog 'andreagiacobino.wordpress.com'
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I problemi con la giustizia sono di casa nella Coppola’s family, guidata da Danilo Coppola, già noto ai tempi dei “furbetti del quartierino”. Ora a finire nel mirino dei giudici è la madre di Danilo, Francesca Garofalo. Due giorni fa, infatti, con una secca missiva di 7 pagine il commissario giudiziale Carlo Bianco e il liquidatore giudiziale Cecilia Giacomazzi, nominati dal tribunale di Milano, hanno comunicato ai creditori di Editori Perlafinanza (Epf), la società di Coppola che editava il quotidiano “Finanza e Mercati” (oltre al settimanale “Borsa e Finanza” e al mensile “Tuttofondi”) che il concordato preventivo è diventato un vero e proprio miraggio. E che i soldi promessi non sono arrivati.
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L’onere del concordato era sulle spalle della signora Garofalo e prevedeva la “cessio honorum” del patrimonio aziendale, con copertura del fabbisogno quantificato in 7,5 milioni di euro, da realizzarsi anche grazie al ricorso all’istituto della transazione fiscale (ex articolo 182 ter della legge fallimentare) e all’apporto di nuova finanza. Per poter così ripagare interamente i creditori prededucibili e privilegiati e rimborsare quelli chirografari al 2,5%.
Ma nessuno vedrà un soldo dal concordato, pure omologato dal tribunale di Milano a inizio d’anno, che forse aveva dimenticato chi è Coppola per davvero. “Sin dall’inizio della fase esecutiva – scrivono infatti Bianco e Giacomazzi – sono emerse una serie di criticità legate agli inadempimenti dei soggetti coinvolti nella proposta concordataria, preclusive del buon fine del concordato”.
Finanza e Mercati 23 Novembre
Chi è stato inadempiente? Mamma Coppola che doveva intanto apportare nuova finanza per 1,5 milioni e che invece finora ha versato solo 45.000 euro: fra l’altro nemmeno lei direttamente, ma tramite Epf Comunicazioni. Non solo: la Edifem,che pure fa capo alla Garofalo, non ha comprato – com’era scritto nel concordato – la testata “Finanza e Mercati” e Epf Comunicazioni: cosa che avrebbe permesso un incasso di 2,3 milioni.
“Evidentemente – concludono Bianco e Giacomazzi – i molteplici e pressoché totali inadempienti da parte della signora Garofalo implicano l’assoluta impossibilità di esecuzione della procedura”: L’invito finale è ai creditori perché ciascuno di essi posa attivarsi per annullare il concordato. Insomma: arrangiatevi.