Jen Yamato per “Daily Beast”
TRAILER “FURY ROAD”
La furia post-apocalittica è una donna senza un braccio. A trent’anni da “Mad Max”, è una guerriera di strada a mettere a fuoco il futuro distopico. Nel “Fury Road” del regista George Miller il protagonista è ancora inseguito dai demoni del passato e vaga in un deserto crudele, dove sente le voci e vede i volti delle persone che non è riuscito a salvare.
uno dei war boys
Qui Max viene catturato dai “War Boys”, l’esercito devoto al tiranno Immortan che reprime la popolazione inerme e controlla le risorse idriche. Con l’arrivo (e la conversione) di Furiosa (Charlize Theron), le cose cambiano e Max si unisce a lei in cerca di un territorio più sicuro. A 70 anni Miller sa come far bruciare gomme e metallo sullo schermo, con un’intensità che i registi con la metà dei suoi anni si sognano.
mad max fury road
E’ una continua corsa di macchine, una caccia che si evolve con energia cinetica, e una rarità tra i moderni blockbuster hollywoodiani. E’ un muscolare capolavoro d’azione, con effetti sbalorditivi più efficaci di quelli usati da molti studi che spendono milioni di dollari ogni santa estate. Non che il film sia costato poco. Sono stati sborsati 150 milioni di dollari, e, per rientrare nel budget, il set si è trasferito dall’Australia alla Namibia. E ha comunque sforato.
il cattivo di fury road
C’è una nuova eroina, intrigante e in piena crisi esistenziale, che accompagna il leggendario guerriero. Anzi lo sorpassa. E’ lei la figura principale, anche se non si sa molto della sua storia, e questo apre alla possibilità a futuri prequel. Miller avrebbe potuto mettere i suoi attori in uno studio e orchestrare le complesse sequenze al computer, ma non l’ha fatto.
i war boys di fury road
Come nei precedenti capitoli, qui il pericolo è vicino e reale. Attraverso tempeste di sabbia, assalti dei banditi e contrasti in velocità, Max e Furiosa si lasciano alle spalle una discarica di rottami. Sono inseguiti da incredibili macchine della morte, e sirene di guerra che escono minacciose dagli amplificatori delle chitarre in fiamme, in quella terra ormai perduta.
furiosa e max
Stavolta si esplora un’altra storia, l’universo di Miller si espande e sposa il punto di vista femminile e matriarcale. Che significa essere donne nella terra perduta? Furiosa è una schiava, rapita dal cattivo Immortan, ma a un certo punto si ribella e combatte. Come Max è un tipo di poche parole. Si comporta da maschio per sopravvivere in una società dominata da uomini. Veste in modo androgino, ha un braccio meccanico e la testa rasata. Deliberatamente de-sessualizzata, Furiosa ha perso una parte considerevole di sé e lotta per riprendersela.
il nuovo mad max
Cresciute per diventare oggetti sessuali, le “mogli” rifiutano la sottomissione. La loro leader “Splendid”, la preferita del tirannico Immortan, si unisce alla battaglia. La storia lascia molto spazio all’azione, che si tratti di corse in macchina, attacchi aerei o gare in bilico sul cofano dei vicoli.
george miller e tom hard deserto della terra perduta
“Fury Road” condanna il pessimo Immortan Joe, che plagia i suoi soldati suicidi con le promesse di un posto da eroi nel Valhalla, e punisce gli altri despoti che si sono appropriati delle uniche risorse rimaste. L’allegoria è chiara: l’1% dei ricchi condanna l’umanità a morte certa, e c’è bisogno di più di un coraggioso per cambiare il destino.