GABRIELE DEFILIPPI
Elisa Sola per www.corriere.it
Colpo di scena nel caso di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte morta strangolata e gettata in un pozzo dall’ex allievo. Gabriele Defilippi ha chiesto a sorpresa di essere interrogato e, una volta seduto davanti al procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, si è lasciato andare, per la prima volta, a una lunga e lucida dichiarazione di pentimento.
gabriele defilippi
«Non voglio più uscire dal carcere, perché fuori ci devono stare gli innocenti, dentro i colpevoli come me» ha esordito il 22enne, recluso alle Vallette di Torino dal 19 febbraio scorso, giorno in cui erano stati fermati anche l’ex amante Roberto Obert e la madre Caterina Abbatista.
ROBERTO OBERT
Sofferente ma calmo, lontano dalle scenate e dai pianti nevrotici con cui aveva affrontato le audizioni precedenti davanti al magistrato, Defilippi, difeso dall’avvocato Pierfranco Bertolino, ha ammesso: «Vorrei essere io al posto di Gloria. Sono profondamente pentito. Prima non mi rendevo conto, ero una persona diversa. Adesso capisco quello che ho fatto».
Le accuse a Obert restano: «È stato lui»
Il ragazzo che si atteggiava a “bello e dannato” , camaleontico sia nella vita reale che in quella virtuale (aveva 13 identità diverse sui social), non ha preso le distanze dall’omicidio come aveva fatto altre volte. Anche se ha continuato a descrivere l’ex amante, il pensionato di Forno Canavese Roberto Obert, come «un mostro». E, soprattutto come l’autore materiale del delitto. «Io guidavo, lui l’ha strozzata». Una versione che contrasta con la perizia dei Ris di Parma, che hanno trovato le tracce di Defilippi non al posto di guida.
«Devo prendere l’ergastolo»
gloria rosboch
«Devo prendere l’ergastolo» ha affermato Gabriele. «Ma non da solo», ha aggiunto riguardo al suo ex, con cui condivideva rapporti sessuali in coppia o a tre vicino al cimitero di Torino, serate al casinò, nottate in Costa azzurra, trascorse sotto gli effetti di cocaina, popper e hashish. «Adesso parlo perché il mio sangue è pulito – ha detto Defilippi - ma all’epoca gridavo, dicevo e facevo delle cose senza senso».
Le scuse alla famiglia di Gloria
«Ho visto i genitori di Gloria in tv – ha concluso – e ho solo pensato: vorrei essere io al loro posto. Sono distrutto, mi accollo tutto. Voglio solo porgere le mie più sentite scuse alla famiglia». Gabriele, in carcere da quattro mesi, ha interrotto da alcune settimane lo sciopero della fame. Era arrivato a pesare 55 chili, è alto un metro e ottanta. Fisicamente è parso in buone condizioni.
gabriele defilippi
Assume ancora psicofarmaci ma in quantità inferiori rispetto ai primi tempi della carcerazione. «La mia vita in galera mi ha reimpostato, mi ha dato delle regole» ha confessato al magistrato. «Sono seguito da consulenti, psicologi, educatori, tutte persone con cui mi trovo bene e che si prendono cura di me. Li ringrazio per questo».
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