• Dagospia

    GAD CHE SI MORDE LA CODA – GAD LERNER SUL “VENERDÌ” SI AVVENTURA IN UN’ELEGIA IDILLIACA DI LAURA BOLDRINI: “LA AMMIRO E LE VOGLIO BENE, ANCHE SE, PER SUA FORTUNA, CHE IO LE ABBIA FATTO DA CONSULENTE PER L’IMMAGINE È SOLO L’ENNESIMA ACCUSA FALSA INFLITTA A SUO CARICO” – E “LIBERO” LO SBERTUCCIA: “IL DIO DEI BARCONI LI FA E POI LI ACCOPPIA. OCCORRONO QUALITÀ NON COMUNI PER SCRIVERE CHE LA CARTA STAMPATA PROGRESSISTA LA SNOBBA, QUANDO…”


     
    Guarda la fotogallery

    1 – BOLDRINI TI VOGLIO BENE

    GAD LERNER SUL VENERDI' LODA LAURA BOLDRINI GAD LERNER SUL VENERDI' LODA LAURA BOLDRINI

    Gad Lerner per “il Venerdì di Repubblica”

     

    Laura Boldrini NON piace alla gente che piace. L' aver trascorso un quarto di secolo all' interno delle strutture istituzionali delle Nazioni Unite, viaggiando in lungo e in largo per il mondo, non fa curriculum nei palazzi romani dove anzi è considerata tuttora una parvenue, neofita, dilettante della politica. Aggiungeteci la voce un po' stridula, il tono assertivo, una certa qual goffaggine se si mette a ballare con le femministe in corteo, la pignoleria con cui bacchetta chiunque deragli da un linguaggio politicamente corretto Il risultato, ormai, lo conoscete tutti.

     

    Poco considerata nei gruppi dirigenti disuniti della sinistra, perlopiù snobbata dal giornalismo d' opinione progressista, in compenso Laura Boldrini detiene il poco invidiabile primato di bersaglio numero uno del qualunquismo destrorso e misogino. La più grave delle colpe che le vengono addebitate, naturalmente, è la difesa dei diritti dei migranti. Ciò che le è valso migliaia di volte l' augurio -via social- che i medesimi immigrati, ribattezzati per l' occasione ironicamente "le risorse della Boldrini", provvedano a stuprarla.

    gad lerner laura boldrini gad lerner laura boldrini

     

    Del resto, la fantasia sulla ex presidente della Camera -divenuta tale in giovane età e senza aver fatto la gavetta in un partito, quindi doppiamente odiosa- riducibile a oggetto di violenza sessuale, fu rilanciata per primo da Beppe Grillo cinque anni fa, tramite la celebre domanda sul blog: «Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?». Non si contano più, a seguire, i fantocci della Boldrini bruciati o insanguinati, la bambola gonfiabile della Boldrini esibita da Salvini, la valanga di minacce e ironie che lo squadrismo mediatico somministra oggidì al posto dell' olio di ricino.

     

    laura boldrini laura boldrini

    Ora di seguito vi propongo un sommario, lacunoso promemoria: la candidata sindaca di Colonia, in Germania, accoltellata da un estremista di destra nel 2015 perché troppo accogliente con i migranti; la deputata laburista Jo Cox, oppositrice della Brexit, assassinata con tre colpi di pistola alla vigilia del referendum nel 2016 da un neonazista inglese; il sindaco di Danzica, Pawel Adamowicz, ucciso con una pugnalata al petto nel gennaio di quest' anno dopo una prolungata campagna ostile per le sue posizioni pro-Lgbt e pro-migranti; e un mese fa l' omicidio con un colpo di pistola alla testa del democristiano tedesco pro-migranti Walter Luebke, presidente della provincia di Kassel.

     

    LAURA BOLDRINI MOSCHEA LAURA BOLDRINI MOSCHEA

    Sono arciconvinto che Laura Boldrini goda nella realtà di un consenso popolare sottostimato dall' establishment della maldicenza. Guai, però, ad assecondarne l' isolamento.

    P.S. Come si sarà capito, ammiro la Boldrini e le voglio bene. Anche se, per sua fortuna, che io le abbia fatto da consulente per l' immagine è solo l' ennesima accusa falsa inflitta a suo carico.

     

    2 – TRA LERNER E BOLDRINI È NATO UN TENERO IDILLIO

    LAURA BOLDRINI LAURA BOLDRINI

    Fausto Carioti per “Libero Quotidiano”

     

    Il dio dei barconi li fa e poi li accoppia. Chi ieri non ha letto il Venerdì di Repubblica si è perso qualcosa: la struggente dichiarazione di Gad Lerner per la sua Laura Boldrini. Non per la corrispondenza di amorosi sensi, scontatissima tra i due, ma per l' altezza dell' elegia. Tutti noialtri pennivendoli siamo capaci di fare marchette agli amici, però solo i maestri raggiungono simili vette. C' è da prendere appunti e imparare.

     

    GAD LERNER GAD LERNER

    Il primo strumento, ci insegna il Vate, è la franchezza. Il sentimento si ostenta, non si nasconde. A partire dal titolo, «Boldrini ti voglio bene», per finire col post scriptum finale: «Ammiro la Boldrini e le voglio bene. Anche se, per sua fortuna, che io le abbia fatto da consulente per l' immagine è solo l' ennesima accusa falsa inflitta a suo carico». Insomma, Lerner vuole dirci che non è stato pagato, né ora né mai, per svolgere certi lavori.

    BOLDRINI GAD LERNER BOLDRINI GAD LERNER

     

    Messaggio ricevuto: è tutto gratis, nel senso che al bonifico provvede Repubblica. Ma lo strumento più potente è l' altro, la finzione. È la prima regola di ogni narrazione epica: per fare risultare eroico un personaggio devi dipingerlo come un nuotatore controcorrente, un lottatore ostinato che ha il fegato di dire ciò che nessun altro dice, pagandone le conseguenze sulla propria pelle. Nessuno s' innamora di chi ripete il solito birignao, per di più costruendoci sopra una ricca carriera. Ovviamente sono proprio i riciclatori di luoghi comuni quelli che più smaniano per apparire come spericolati bastian contrari.

     

    IL MECCANISMO

    FEDERICO RAMPINI FEDERICO RAMPINI

    È un meccanismo che Federico Rampini, altra firma di Repubblica, mette bene a nudo nel capitolo del suo libro dedicato alle star della cultura e dello spettacolo: «Oggi, quando una celebrity decide di prendere una posizione "scomoda, coraggiosa, provocatoria", dice qualcosa su cui il 99 per cento dei suoi fan è già d' accordo, a priori». Vale anche per i politici: il grillino Alessandro Di Battista, noto spacciatore di banalità terzomondiste, ha titolato il suo libro Politicamente scorretto.

    Gad Lerner Gad Lerner

     

    Ed è proprio qui, quando si tratta di maneggiare l' arte dell' invenzione, che Lerner dà una pista a tutti. Il giornalista innamorato lascia il posto al consulente che, a sua insaputa, vive dentro di lui. Lo spin doctor d' alto bordo, quello capace di imbellettare un politico-merluzzo facendolo apparire come un guizzante salmone selvaggio. Bisogna leggerlo, per capire: «Laura Boldrini non piace alla gente che piace.

     

    LAURA BOLDRINI IN VATICANO CON PAPA FRANCESCO E CIAVATTE AI PIEDI LAURA BOLDRINI IN VATICANO CON PAPA FRANCESCO E CIAVATTE AI PIEDI

    L' aver trascorso un quarto di secolo all' interno delle strutture istituzionali delle Nazioni Unite, viaggiando in lungo e in largo per il mondo, non fa curriculum nei palazzi romani. () Poco considerata nei gruppi dirigenti disuniti della sinistra, perlopiù snobbata dal giornalismo d' opinione progressista...». E via così, con la giaculatoria della santa laica tanto audace da risultare scomoda ai compagni e odiata dal fascismo risorgente. La coscienza ingombrante della sinistra, una Pasolini dei nostri tempi, con la differenza che quello stava con i celerini e lei sta con i centri sociali.

     

    GRANDI QUALITÀ

    Ecco, occorrono qualità non comuni per mettere la firma su certe frasi. Per scrivere che quanto fatto dalla Boldrini per difendere l' immigrazione dentro l' Onu e l' Alto commissariato per i rifugiati non è stato apprezzato negli infidi palazzi della politica romana, quando solo per quei trascorsi la sinistra, sulla fiducia, le ha regalato la presidenza della Camera appena entrata in Parlamento.

     

    GAD LERNER LEGGE LA VERITA' GAD LERNER LEGGE LA VERITA'

    Per sostenere che la carta stampata progressista la snobba, quando negli ultimi dodici mesi risultano essere state fatte alla ex terza carica dello Stato venticinque interviste riguardo ogni argomento possibile, dal caso Regeni a Mimmo Lucano, da parte di testate come Corriere della Sera, Repubblica, Fatto, Manifesto e persino Avvenire.

     

    gad lerner carlo de benedetti gad lerner carlo de benedetti

    Per il resto è il solito Lerner, convinto che ogni cattiveria sia commessa da chi vota per Salvini e Marine Le Pen. Per suscitare empatia nel lettore ricorda la candidata sindaca di Colonia, accoltellata perché troppo accogliente con i migranti, e le altre vittime simili alla Boldrini. Per completezza d' informazione avrebbe dovuto aggiungere l' olandese Pim Fortuyn, ucciso da un ecologista di sinistra, il regista Theo van Gogh, ammazzato da un fanatico islamico, e magari anche la povera italiana Desirée Mariottini, trucidata nel più barbaro dei modi da quelle che la Boldrini chiama «risorse», e gli altri martiri di un' immigrazione senza controllo. Ma l' elenco si sarebbe allungato troppo e l' agiografia, forse, non sarebbe venuta altrettanto bene.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport