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    "TOP" GANNA E IL “TRENINO” D’ORO - MENTRE SI PARLA DEL FLOP DEGLI SPORT DI SQUADRA, GLI AZZURRI DELL’INSEGUIMENTO SU PISTA FESTEGGIANO IL TITOLO OLIMPICO IMPREZIOSITO DAL RECORD DEL MONDO – UN MIRACOLO IN UN PAESE IN CUI L’UNICO VELODROMO AL COPERTO, A MONTICHIARI, È STATO CHIUSO PER QUASI UN ANNO E MEZZO - I MERITI DEL CT VILLA E CAVENDISH INCORONA GANNA: “UN FENOMENO”… - VIDEO


     
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    Il “trenino” d’oro. Mentre si parla del flop degli sport di squadra alle Olimpiadi di Tokyo, c’è un gruppo di azzurri che festeggia uno storico titolo olimpico impreziosito dal record del mondo. Sono i fantastici quattro dell’inseguimento su pista. Simone Consonni, Jonathan Milan, Francesco Lamon e Filippo “Top” Ganna, campione del mondo a cronometro.

     

    Il trascinatore del quartetto che ha rubato quasi 3 decimi in ogni giro in cui era davanti. “Un fenomeno”, per il re degli sprinter Mark Cavendish: “Ganna è fortissimo, è ancora giovane, può vincere in fuga, può scalare montagne”.

     

    Dietro il successo azzurro c’è “un grande lavoro di squadra” e un ct, Marco Villa, che ha iniziato a costruire la vittoria dopo una cocente beffa ai Giochi di Rio, quando la finale sfuggì per una manciata di centesimi.

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    Sono stati anni difficili. Il ciclismo su pista, in Italia, non è quello dei tempi gloriosi del Vigorelli di Milano e del surplace di Maspes e Gaiardoni e sconta fortissime carenze strutturali. L’unico velodromo al coperto in Italia, a Montichiari, è stato chiuso per quasi un anno e mezzo (dal luglio 2018 a novembre 2019).

     

    Ma i moschettieri della pista azzurra si sono dimostrati più forti delle avversità. Jonathan Milan, poco prima di partire per Tokyo, non aveva nascosto l'obiettivo: "Puntiamo all’oro".

     

     

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    “I danesi in questi anni mi sono sembrati inarrivabili e invece abbiamo annichiliti con il record del mondo”, spiega il ct Villa. Ganna parla di “sogno che siamo riusciti a realizzare tutti insieme. Un Mondiale o un europeo ti danno luce. Ma un oro olimpico illumina tutto lo sport, e il ciclismo su pista ne ha bisogno. Influenzare un ragazzino, portarlo a fare questo sport è un orgoglio. Quando abbiamo cominciato noi, guardavamo i nostri rivali come idoli. Adesso ci sarà qualche altro team che guarderà a noi come punto di riferimento e avversario da battere”.

    il ct villa italia inseguimento su pista il ct villa italia inseguimento su pista

     

    Filippo Pozzato, ex pistard e vincitore della Milano-Sanremo del 2006, a "Tutti Convocati" su "Radio 24", riconosce che l’artefice principale dell’oro è il ct Marco Villa: "L'unico che ci ha creduto molti anni fa, prima di Rio.

     

    Ha lavorato in silenzio con umiltà e pacatezza, ma sapeva dove voleva arrivare”. Non è finita. Domani c’è Viviani nell'omnium: “Può far bene. L'ho sentito dopo la corsa e mi ha detto che stava guardando la gara sull'ipad e l'ha buttato in aria per la gioia, è una cosa bellissima questo tifo per i suoi compagni…"

     

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