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    PRIVACY A 5 STELLE – CASALEGGIO VUOLE IL SUO UOMO STEFANO ATERNO COME NUOVO GARANTE DELLA PRIVACY, MA È STATO STOPPATO DAL MOVIMENTO 5 STELLE: VISTE LE MULTE DELL’AUTORITÀ A ROUSSEAU, NON È MOLTO APPROPRIATO – L’ATTUALE SEGRETARIO GENERALE BUSIA PIACE A CONTE, MA NON AI PARLAMENTARI, E RICICCIA GUIDO SCORZA, CHIAMATO DA RENZI A PALAZZO CHIGI E CHE ORA SCRIVE SUL BLOG DELLE STELLE…


     
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    Simone Canettieri per “il Messaggero”

     

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    In casa Lega il nome non c'è. Ma magari, ammettono dal i vertici del Carroccio a Montecitorio, arriverà domani «un minuto prima del voto». Diverso il discorso per il M5S: al momento sulla strada del nuovo garante della Privacy pesano i «no» interni dei grillini. Il primo stop è arrivato dal nucleo ristretto che sta vagliando le candidature per il dopo-Soro nei confronti di Stefano Aterno, avvocato cinquantenne, vicino all'orbita Casaleggio.

     

    Nei giorni scorsi, infatti, la candidatura sarebbe stata respinta proprio dai pentastellati. I parlamentari si rifiutano di votare «un professionista vicino alla casa madre: non vogliamo essere tacciati di aver eletto un garante che poi potrebbe far sconti a Rousseau».

    davide casaleggio sum #03 davide casaleggio sum #03

     

    L'Autorità, nella precedente gestione, è stata sempre molto intransigente nei confronti della piattaforma di Casaleggio, mettendo in luce tutti i «buchi» nel sistema. Rilievi sempre seguiti da raccomandazioni e soprattutto multe.

     

    giuseppe busia giuseppe busia

    E così è saltata l'opzione casaleggiana, come sembra non aver avuto fortuna nemmeno la pista che portava a Giuseppe Busia, attuale segretario generale della Privacy, ben visto dal premier Giuseppe Conte, ma non altrettanto dai parlamentari M5S. «Il nome ancora non c'è», spiegano fonti di governo dell M5S. In questo scenario prende quota Guido Scorza, già a capo delle relazioni istituzionali, legali ed europee del Team per la trasformazione digitale, organismo della presidenza del Consiglio dei ministri creato dall'allora premier Matteo Renzi nell'ottobre del 2016.

     

    davide casaleggio e luigi di maio a sum #03 davide casaleggio e luigi di maio a sum #03

    Dunque un renzian-grillino? Di sicuro da qualche tempo Scorza - che siede anche nel consiglio di amministrazione della società SoundfReef e della Lea - scrive sul blog delle Stelle. E questo depone a suo favore. Domani comunque dovrebbe esserci la schiarita, e non è escluso che se ne parli anche durante il vertice di oggi tra Salvini-Di Maio e Conte. Il meccanismo funziona così: i 4 componenti del Garante vengono nominati 2 dalla Camera e 2 dal Senato. I 4 eleggono al loro interno il Presidente.

     

    guido scorza guido scorza

    E anche se formalmente dunque non spetta al Parlamento la nomina del Presidente, consuetudine vuole che sul nome del Presidente ci sia già piena convergenza al momento del voto in Parlamento. Dovrà esserci prima di tutto un accordo tra i gialloverdi, altrimenti rischia di impazzire il quadro. E in questa eventualità la candidatura di Enrico Costa potrebbe anche rompere il quadro di una mancata intesa, spingendo il centrodestra tutto verso una parte.

     

    L'Autorità attualmente guidata da Antonello Soro oltre 350 i curricula pervenuti per il rinnovo ha visto scadere il proprio mandato il 19 giugno. E tutto, ancora una volta, può succedere. Anche perché questa partita delle nomine risentirà degli equilibri interni alla maggioranza nelle prossime ore. «Sarà una valvola di compensazione». Anche perché tra un mese toccherà a un'altra partita, speculare a questa: quella dell'Agicom.

     

    antonello soro antonello soro

    Se resisterà l'intesa grillo-leghista, la presidenza di quest'ultimo organismo dovrà andare alla Lega con Vincenzo Zeno Zencovich. Ma le opposizioni non resterebbero a bocca asciutta come da prassi, anche se Lega e 5Stelle potrebbero vedersi maggiormente rappresentati a questa tornata. Per la Lega, sia questa sia l'imminente votazione sul Garante della Privacy è nelle mani di Alessandro Morelli, l'uomo di Matteo Salvini con delega a tv, dati sensibili e comunicazione in generale. Chiusa questa fase, il M5S è pronto a organizzarsi per la fase due della graticola. L'interrogazione dei sottosegretari di due settimane fa ha dato esiti contrastanti.

     

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    LA SCOSSA

    E Luigi Di Maio ha intenzione di far vedere che «non è stato un gioco». Ecco perché, i vertici grillini, annunciano che ci saranno novità. Ovvero che dovrebbero saltare due o tre posizioni di sottogoverno. Soprattutto quelle esterne. I nomi che girano rimangono sempre quelli: Salvatore Micillo (Ambiente), Alessandra Pesce (Agricoltura), Davide Crippa (Sviluppo economico) e Luigi Gaetti (Interno). «Una scossa ci sarà», assicurano dal Movimento. A patto che prima sia stata ben sigillata la finestra del voto in autunno.

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