Estratto dell’articolo de “il Foglio”
MARINE LE PEN GEERT WILDERS
Geert Wilders, il leader islamofobo di estrema destra che ha vinto le elezioni legislative nei Paesi Bassi a novembre, non sarà primo ministro. Lo ha annunciato lui stesso mercoledì, con un post su X per presentarsi come vittima di un complotto, dopo una riunione tra i leader dei quattro partiti che da quattro mesi stanno negoziando per formare una maggioranza all’Aia. Oltre a Wilders, ci sono i liberali conservatori di Dilan Yesilgöz, il Nuovo contratto sociale di Pieter Omtzigt e il Movimento civico contadino di Caroline van der Plas. L’obiettivo è un governo di destra.
matteo salvini geert wilders
Lo “scout” Kim Putters, che sta conducendo le trattative, ha detto che i quattro sono pronti a fare il “prossimo passo”. L’ipotesi è un governo “extraparlamentare” (in Italia lo chiameremmo “tecnico”), con un programma minimo incentrato su temi come l’immigrazione e le finanze pubbliche. Nella democrazia olandese sarebbe una novità, ma compatibile con un sistema in cui il Parlamento è molto forte, capace di dettare le politiche all’esecutivo, anche contro le posizioni del primo ministro.
geert wilders con manifesto nemmeno un centesimo all italia 1
Wilders […] ha accusato i futuri alleati di trattamento “ingiusto” e “costituzionalmente scorretto” per non averlo voluto premier. “Sarei dovuto diventare io primo ministro. L’ho detto al tavolo negoziale che penso che dovrei essere io”. Il piagnisteo è utile a fini elettorali. Il suo Partito per la libertà continua a crescere nei sondaggi. Ma i Paesi Bassi sono una democrazia parlamentare e con il 23,5 per cento non si acquisisce il diritto divino a essere premier. […]
geert wilders con manifesto nemmeno un centesimo all italia 4
[…] con il suo programma, le sue idee e le sue pratiche, Wilders è un pericolo per la democrazia. […] Widers per ora è stato disinnescato. Non sarà al tavolo del Consiglio europeo. E’ una buona notizia per l’Ue.
GEERT WILDERS