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Un gol alla Ronaldo il Fenomeno o alla Weah. Ottantadue metri di campo palla al piede, tre avversari «bruciati» schiacciando il turbo (26 km/h la velocità media), tiro sul primo palo e rete. Quando giocava nella Roma Gervinho era stato ribattezzato la «Freccia Nera» e ieri ha dato prova delle sue devastanti accelerazioni.
Il Tardini, quando è uscito, lo ha salutato con applausi interminabili perché il suo gol (il secondo in campionato) oltre a essere splendido regala il secondo successo di fila al Parma. È arrivato all' inizio della ripresa, a blindare il vantaggio di Inglese realizzato al 20'. Il Cagliari senza Pavoletti, colpito da lombalgia, è stato dominato e il risultato va stretto agli emiliani. La differenza l' hanno fatta la migliore organizzazione dei gialloblù e Gervinho. Tornato in serie A fra molti dubbi dopo l' avventura in Cina l' ivoriano a 31 anni zittisce gli scettici. Del supergol dice: «Non so se sia uno dei miei più belli, ne ho fatti tanti. Sono contento di essere tornato in Italia, a Parma sono felice e rilassato».
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