matteo salvini giancarlo giorgetti
"Responsabilità personale di Matteo Salvini". Ai microfoni di Fatto, Fanpage e Repubblica.it, Giancarlo Giorgetti risponde così, duro, alle domande sui tempi della crisi. "Sono le decisioni di un capo, e un capo sempre decide lui da solo e alla fine sono responsabilità personali".
I toni sono sorprendentemente aspri. Il numero due della Lega e sottosegretario a Palazzo Chigi non nasconde più la lontananza strategica con il suo leader: "Sarebbe stato più facile andare a votare se la crisi di governo si fosse fatta prima? Sì, secondo me sì". Molto cauto sulla questione taglio dei parlamentari. Secondo Luigi Di Maio non si potrebbe votare alla Camera il 22 agosto la quarta e ultima lettura della riforma costituzionale, dopo le comunicazioni in Parlamento di Conte il 20 agosto. No, secondo Luigi di Maio.
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"Non sono un costituzionalista, questo bisognerebbe chiederlo al presidente della Camera dei Deputati - afferma Giorgetti -. Noi siamo disposti a votare anche per la quarta volta, come abbiamo già fatto per tre volte questa riforma". Stessa musica sull'ipotesi di approvare la riforma e poi andare subito al voto: Possibile? "Le interpretazioni non tocca farla a noi. Noi pensavamo che Conte si dimettesse l'altro ieri, però vuol aspettare il 20 e allora aspettiamo il 20".
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