Fulvio Fiano,Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
GIANDAVIDE DE PAU
Giandavide De Pau ha ucciso la colombiana Martha Castaño Torres quando la polizia era già sul luogo dell'omicidio delle due prostitute cinesi, a poche centinaia di metri da lì, e solo per un soffio è sfuggito alla cattura immediata. I nuovi riscontri sul triplice omicidio nel quartiere Prati della Capitale rovesciano la successione dei delitti e complicano la posizione della donna cubana con cui l'assassino ha passato la notte precedente e le ore successive alla mattanza. J.R. ha 25 anni, e in cambio di 600 euro avrebbe coperto, non è ancora chiaro quanto intenzionalmente, la fuga dell'uomo.
GIANDAVIDE DE PAU
La fuga in taxi Nel decreto di fermo e nella richiesta di convalida inoltrata ieri al gip, la procura riscrive la storia degli eventi come erano emersi finora. Le prime ad essere uccise, un quarto d'ora prima delle 11 di giovedì mattina, sono le due donne in via Riboty.
La loro identificazione è ormai quasi completata, mentre resta ancora da chiarire cosa sia scattato nella testa del 51enne ex autista del boss di camorra, Michele Senese.
Ancora sporco di sangue, De Pau chiede alla cubana R. di metterlo in contatto con qualcuno che gli offra un riparo in zona. R. gli indica l'appartamento di Torres in via Durazzo 38, ma quando la 65enne si vede davanti quell'uomo si spaventa e prova a respingerlo. Il suo corpo viene ritrovato poco prima delle 13 sulla porta della sua camera da letto, dove forse provava a rifugiarsi dopo l'irruzione di De Pau.
martha castano torres
Fallito questo tentativo, il 51enne si dà allora alla fuga con la sua auto, mentre in lontananza si sente già l'eco delle sirene accorse in via Riboty. Anche questo tentativo ha però breve durata, perché De Pau, (che sulla scena dell'ultimo delitto ha lasciato il cellulare) abbandona l'auto in strada e chiama un taxi che lo riporta in via Milazzo, zona Termini, dalla donna cubana.
Non è chiaro se abbia avuto un incidente o scelto l'auto pubblica per far perdere le proprie tracce. La vettura è stata trovata ieri in un deposito e perquisita in cerca dell'arma. Alla polizia locale non risulta però la sua rimozione e per questo si sospetta che qualcuno abbia aiutato l'assassino a farla sparire.
GIANDAVIDE DE PAU
I complici Sembra emergere così il quadro di un uomo perfettamente in grado di gestire la sua, seppur breve, latitanza grazie alla freddezza e alla esperienza maturata in una vita da criminale di alto livello. Chi ne ha seguito l'interrogatorio parla di un soggetto sicuramente in stato di alterazione per gli effetti della cocaina, ma tutt' altro che incapace di rendersi conto di quanto commesso.
Una riprova arriverà dall'interrogatorio di garanzia, mentre l'isituto di medicina legale del Gemelli ha cominciato a svolgere l'autopsia sulle tre donne. Insieme al possibile favoreggiamento da contestare alla 25enne cubana (che si era resa disponibile anche a prendere dei vestiti puliti a casa dell'assassino contattando sua sorella), la polizia indaga ora anche sui proprietari dei due appartamenti diventati case di appuntamento prima che scene dei crimini. Di pari passo, forti anche dei precedenti di De Pau per violenza sessuale e l'aggressione a un'altra prostituta, si scava anche nei vecchi casi di donne uccise o abusate per trovare eventuali punti di contatto con gli omicidi di giovedì.
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