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    OMBRE RUSSE SULLA LEGA – GIANLUCA SAVOINI HA SCRITTO UN LIBRO IN CUI RIPERCORRE I RAPPORTI TRA IL CARROCCIO E MOSCA, “DA PONTIDA AL METROPOL”. E RACCONTA CHE I LEGAMI CON LA RUSSIA NON SONO NATI CON SALVINI, MA RISALGONO AI TEMPI DI BOSSI: DAGLI ANNI ’90 C’È UNA LUNGA LISTA DI VIAGGI, CONVEGNI, INCONTRI CON PUTIN, “SEMPRE IN ACCORDO COI VERTICI” – SAVOINI LIQUIDA IL CASO DELL’HOTEL METROPOL A “COMPLOTTO” CONTRO IL CAPITONE, SENZA FORNIRE PARTICOLARI UTILI A CHIARIRE LA VICENDA…


     
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    Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

     

    matteo salvini gianluca savoini a mosca matteo salvini gianluca savoini a mosca

    La Lega e la Russia: una storia che non nasce con Matteo Salvini, che affonda le sue ragioni sin dai tempi di Umberto Bossi, che è quindi un fatto quasi fondativo della storia e delle vicende del Carroccio, di ieri, di oggi e di domani. Parola di Gianluca Savoini, già portavoce proprio di Salvini e legatissimo al paese guidato da Vladimir Putin.

     

    Il suo libro da poco pubblicato, Da Pontida al Metropol (SignsBooks), offre molti spunti per interpretare la vicinanza tra il partito sovranista e Mosca perché, scrive Savoini, «ho sempre trovato una continuità di pensiero e azione nella politica estera della Lega. L'idea di un'Europa dei popoli e non delle élites è rimasta la stella polare».

     

    gianluca savoini - da pontida al metropol gianluca savoini - da pontida al metropol

    La figura di Savoini è diventata famosa suo malgrado proprio per la faccenda dell'hotel Metropol, quando in un audio rubato lo si sentiva conversare con emissari russi e italiani per organizzare una compravendita di tre milioni di tonnellate di gasolio e far arrivare attraverso una plusvalenza 60 milioni di euro di finanziamento nelle casse della Lega.

     

    Vicenda archiviata dalla procura di Milano, anche perché le autorità russe non sono mai state troppo collaborative. Savoini spiega che si trattò di un complotto ordito contro Salvini, che forse quella voce non era neanche sua, che forse la registrazione non era davvero avvenuta il 18 settembre 2018, che comunque esprimeva concetti che aveva sempre dichiarato distribuzione, che «avrei potuto ottenere una consulenza di intermediazione (...) nulla di strano né illegale, evidentemente».

     

    Insomma, il Savoini scrittore non aiuta il lettore a capire bene cosa accadde né qual era l'accusa principale che gli fu mossa, si contraddice […] ma poco importa: quello fu «un tranello dai mandanti sconosciuti».

     

    matteo salvini e gianluca savoini a mosca piazza rossa matteo salvini e gianluca savoini a mosca piazza rossa

    Molto più interessante invece il racconto da militante di lunga data rispetto alle convergenze che, sin dagli anni '90, la Lega Nord ebbe con la Russia. Viaggi, convegni, relazioni politiche e diplomatiche, gli incontri con Putin: Savoini ricorda tutto, specifica che le sue iniziative avvennero sempre «in accordo coi vertici».

     

    Per capire le entrature di Savoini, basti pensare al progetto che aveva in mente assieme all'oligarca Konstantin Malofeev: aprire un canale di Tzargrad, la sua tv, in Italia. [...]

    SALVINI SAVOINI SALVINI SAVOINI UMBERTO BOSSI CE L HA DURO UMBERTO BOSSI CE L HA DURO dito medio umberto bossi dito medio umberto bossi SAVOINI DUGIN SAVOINI DUGIN salvini savoini salvini savoini salvini savoini no sanzioni salvini savoini no sanzioni matteo salvini con maglietta no sanzioni alla russia (e dietro savoini) matteo salvini con maglietta no sanzioni alla russia (e dietro savoini)

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