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    GIORGIA È “FURIOSA”: A BRUXELLES L'HANNO FREGATA – LA MELONI È ARRABBIATISSIMA PER L’UMILIAZIONE SUBITA DAL TRIO SCHOLZ-MACRON-TUSK: PUNTAVA A DARE IL VIA LIBERA A URSULA VON DER LEYEN IN CAMBIO DI UNA VICEPRESIDENZA CON UN RUOLO DI PRIMO PIANO, MAGARI (ADDIRITTURA) UN PORTAFOGLIO ECONOMICO. PER SPUNTARLA, AL NETTO DEL VETO DI SOCIALISTI E LIBERALI, DOVRÀ COMUNQUE PRESENTARE UN PROFILO TECNICO (TANTI SALUTI A FITTO)


     
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    Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”

     

    giorgia meloni conferenza stampa finale del g7 di borgo egnazia giorgia meloni conferenza stampa finale del g7 di borgo egnazia

    […]  Esclusa dal tavolo delle trattative prevertice Giorgia Meloni, unica esponente dei conservatori insieme con il premier ceco Petr Fiala. La leader di Fratelli d'Italia ha così chiesto udienza al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e chi l'ha incrociata nei corridoi l'ha descritta come «furiosa» per le trattative «esclusive» tra i tre gruppi della maggioranza.

     

    Ma anche per le dichiarazioni dei colleghi al loro arrivo a Bruxelles: Tusk ha detto chiaramente che non c'è alcuna necessità di aprire a Meloni perché «una maggioranza c'è già», mentre Scholz ha ribadito che i partiti della destra radicale vanno tenuti fuori dalla coalizione.

     

    antonio tajani donald tusk antonio tajani donald tusk

    […]  Anche se la partita per blindare la presidenza della Commissione non è ancora finita, la questione dei commissari che faranno parte del prossimo esecutivo europeo ha tenuto banco a margine del vertice. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito la volontà dell'Italia di puntare su una vicepresidenza con un ruolo di primo piano. Il governo punta a un portafoglio economico e ha capito che per ottenere deleghe pesanti dovrà presentare un candidato con un profilo tecnico. Tra i nomi che circolano, al momento il più solido sembra essere l'ex ministro Roberto Cingolani.

     

    Ma la partita è ancora lunga, anche se diversi governi si sono già mossi indicando il nome del proprio candidato. E in almeno due casi si tratta di conferme. La Lettonia ha deciso di puntare, per il terzo mandato consecutivo, sull'attuale vice-presidente esecutivo Valdis Dombrovskis.

     

    EMMANUEL MACRON - DONALD TUSK - OLAF SCHOLZ EMMANUEL MACRON - DONALD TUSK - OLAF SCHOLZ

    Stessa strategia per la Slovacchia che indicherà di nuovo su Maros Sefcovic, in carica dal 2009, che nell'ultima parte del mandato ha ereditato da Frans Timmermans la supervisione del Green Deal. Una delega che fa gola al governo spagnolo, il quale ha già fatto sapere di voler mandare a Bruxelles l'attuale ministra per la transizione ecologica. Teresa Ribera. C'è già anche il nome della prossima commissaria di nazionalità finlandese: sarà l'ex ministra dei Trasporti Henna Maria Virkkunen.

    Macron Scholz Tusk Macron Scholz Tusk

     

    ANTONIO TAJANI - URSULA VON DER LEYEN - MANFRED WEBER - DONALD TUSK ANTONIO TAJANI - URSULA VON DER LEYEN - MANFRED WEBER - DONALD TUSK ANTONIO TAJANI DONALD TUSK ANTONIO TAJANI DONALD TUSK

     

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