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    GIORGIA MELONI NON È PREOCCUPATA DAI SONDAGGI, MA DAI CONTI PUBBLICI – FRANCESCO VERDERAMI: “È SULL’ECONOMIA CHE LA PREMIER HA IL FIANCO SCOPERTO. E NON PUÒ LIMITARSI A SCARICARE SUL ‘FLAGELLO DI DIO’, GIUSEPPE CONTE, LE RESPONSABILITÀ CHE OGGI LE COMPETONO” . LA RATEIZZAZIONE DEI CREDITI DEL SUPERBONUS E LA PROSPETTIVA DI NUOVE TASSE: IL COMPLICATISSIMO PERCORSO DELLA LEGGE DI BILANCIO


     
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    Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

     

    PACCO A SORPRESA - VIGNETTA BY MACONDO PACCO A SORPRESA - VIGNETTA BY MACONDO

    Non sono i numeri elettorali a preoccupare Giorgia Meloni, ma i numeri economici. «Siamo tutti preoccupati», dice infatti un esponente del governo che si occupa dei conti.

     

    Ecco qual è il tallone d’Achille della premier […] È il bilancio dello Stato ad allarmarla, consapevole che a giugno — dopo il voto — ci saranno le prime due emergenze da affrontare per evitare il rischio della tempesta perfetta.

     

    Perciò è in corso un negoziato con Eurostat, a cui l’Italia ha chiesto di poter rateizzare i costi provocati dall’enorme buco del Superbonus. Roma confida in una risposta «comprensiva», altrimenti — come racconta un rappresentante dell’esecutivo — «se fossimo costretti a caricare quei crediti sull’esercizio annuale, il debito schizzerebbe e la condizione diverrebbe complicata».

     

    GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

    […] il governo di qui in avanti sarà ingaggiato in una lunga corsa ad ostacoli. Il più alto sarà la Finanziaria del 2025, che «si prospetta pesante», secondo un ministro: «La legge di Bilancio rappresenterà il nostro banco di prova». E il test non si limiterà alla dimensione dei rapporti politici ma avrà effetti anche sul rapporto tra la premier e il Paese. Ecco perché […]  si fanno gli scongiuri quando c’è chi rammenta la storia di George Bush senior. Nel 1993 il presidente americano si giocò la conferma alla Casa Bianca per aver detto agli elettori: «Leggete le mie labbra, non ci saranno nuove tasse». Accadde il contrario e Bush venne battuto da Bill Clinton.

     

    GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

    Non a caso Meloni ritiene prioritaria la riforma del Fisco — in mano al fedelissimo Maurizio Leo — rispetto alla riforma costituzionale. Per questo già dall’anno scorso la premier aveva chiesto ai suoi esperti di escogitare una misura simile agli ottanta euro di Matteo Renzi. Aver dovuto posticipare il varo del «bonus sulle tredicesime» spiega le difficoltà di manovra del governo. Di fatto servono «appena cento milioni, noccioline», dice un sottosegretario: «Ma trovare un euro nel bilancio del 2024 è complicato. Quindi bisognerà inserirli nel bilancio del 2025».

     

    maurizio leo giorgia meloni maurizio leo giorgia meloni

    E ogni qualvolta si fanno i conti con i conti, a Palazzo Chigi si pensa al governo di Giuseppe Conte, ribattezzato «il flagello di Dio». Il suo Superbonus ha sorpassato ogni previsione di spesa, ed è vero che le forze di centrodestra non si opposero al progetto dell’allora premier. Ma nessuno conosceva la portata della spesa. Per queste ragioni a finire sul banco degli imputati è stato il ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta: «L’hanno messo in croce», sussurra un autorevole ministro che gli ha parlato. Durante il colloquio Mazzotta — pur conscio del suo ruolo — ha ricordato due cose: che il compito di contabilizzare i costi spettava al Dipartimento delle Finanze, la cui responsabile è ora all’Ocse; e che ai tempi del Superbonus ci fu «un’influenza pesante della politica» per dare il via libera al progetto.

     

    giorgia meloni - superbonus giorgia meloni - superbonus

    Difficile trovare innocenti in questa vicenda. Persino l’attuale titolare dell’Economia è oggetto di critiche nel governo per il modo in cui l’ha gestita.  

    […]

    È sull’economia che la premier ha il fianco scoperto. E non può limitarsi a scaricare sul «flagello di Dio» le responsabilità che oggi le competono. Tuttavia le opposizioni hanno evitato finora di attaccarla su quel fronte. E c’è un motivo. Lo spiega un esponente del Pd: «Non possiamo più dare lezioni sulla gestione dei conti pubblici, perché abbiamo perso la verginità ai tempi del governo giallorosso».

    giorgia meloni in videocollegamento con il festival dell economia di trento 8 giorgia meloni in videocollegamento con il festival dell economia di trento 8 IL RIGORE - VIGNETTA BY GIANNELLI IL RIGORE - VIGNETTA BY GIANNELLI DATI SUL SUPERBONUS - LA STAMPA DATI SUL SUPERBONUS - LA STAMPA social card dedicata a te vignetta by rolli il giornalone la stampa social card dedicata a te vignetta by rolli il giornalone la stampa

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