Marco Zonetti per Dagospia
GIORGIA MELONI - GIULIANO CASTELLINO - ACCA LARENTIA
Il 7 gennaio è la giornata in cui i camerati italiani commemorano la cosiddetta "strage di Acca Larentia" avvenuta il giorno successivo all'Epifania nel 1978. Strage nella quale furono uccisi tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù - Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni - di fronte all'allora sede del Movimento Sociale Italiano situata in via Acca Larentia a Roma.
Il 7 gennaio di ogni anno confluiscono quindi ad "Acca" un certo numero di militanti che, al grido di "presente, presente, presente", corredato dai nomi dei tre ragazzi uccisi e da tre rispettivi saluti romani, rendono pubblicamente omaggio ai caduti fascisti.
GIORGIA MELONI - GIULIANO CASTELLINO - ACCA LARENTIA
Quest'anno, come del resto l'anno scorso, si evidenzia però il silenzio sui profili social di Giorgia Meloni, quando invece per molti anni la leader di Fratelli d'Italia ha ricordato pedissequamente la ricorrenza, auspicando più volte che si facesse luce sulle responsabilità relative alla strage, non ancora chiarite fino in fondo.
Da segnalare altresì che il 7 gennaio 2009 - come rivelò Report - Giorgia Meloni, allora ministro del Governo Berlusconi, si recò personalmente ad Acca Larentia per commemorare i tre attivisti del Fronte della Gioventù, accolta dal leader di Forza Nuova Giuliano Castellino.
commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 1
Assieme a Meloni nel video s'intravedono l'attuale presidente della commissione Cultura alla Camera dei Deputati Federico Mollicone e l'attuale vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, che anche ieri ha reso omaggio ai tre ragazzi uccisi. Il video della visita di Meloni ad Acca Larentia è datato erroneamente "7 gennaio 2008", quando invece si trattava per l'appunto del 7 gennaio 2009 (Meloni fu del resto nominata ministro della Gioventù da Berlusconi nel maggio 2008).
Quest'anno, in ogni modo, da inquilina di Palazzo Chigi, così come l'anno scorso, la presidente del Consiglio non ha scritto alcunché sui suoi profili social riguardo alla ricorrenza fascista, preferendo invece festeggiare la giornata del Tricolore italiano (con la solita pletora di commenti di utenti stranieri, perlopiù indiani, come aveva già sottolineato Dagospia).
Elemento peculiare: il silenzio su Acca Larentia da parte di Meloni è stato stigmatizzato sia da numerosi commentatori di Sinistra che le chiedono di deplorare pubblicamente i saluti fascisti rivolti dai militanti nella commemorazione di ieri, sia da commentatori di Destra ed Estrema Destra, nelle cui chat private esprimono forte delusione per il mancato cordoglio da parte della Meloni verso i militanti del FdG uccisi. Cordoglio che invece era solita esprimere prima di andare al Governo.
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Chissà se, incalzata da più parti, la presidente del Consiglio si vedrà infine costretta a esternare il proprio parere sui saluti romani di ieri ad Acca Larentia, sapendo perfettamente di scontentare qualcuno: o i suoi detrattori o, peggio per lei, parte del suo bacino elettorale.
In ultima analisi potrebbe invece decidere di scontentare tutti continuando a restare in silenzio. Visto che il silenzio, in un caso delicato come questo, significa già di per sé una eloquente presa di posizione politica.
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