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    "NON CREA IMBARAZZO ALCUNO RICORDARE IL MSI” – GIULIANO FERRARA IN DIFESA DI RAUTI E LA RUSSA E LE CELEBRAZIONI DEL MOVIMENTO SOCIALE: “UN PARTITO FORSE ORRENDO MA NON UN MOVIMENTACCIO POPULISTA” – “FU UN ORGANISMO VIVO, ISOLATO, PASSABILMENTE CORROTTO COME TUTTI I PARTITI ITALIANI, E FU UN ORGANISMO TENUTO INSIEME DALLA DISCRIMINAZIONE ANTIFASCISTA CHE STETTE A FONDAMENTO DELL’ARCO COSTITUZIONALE, BASE DELLA DEMOCRAZIA CONSOCIATIVA, CHE HA RESO L’ITALIA UN PAESE PROGREDITO E OPULENTO MA LO STAVA ALLA FINE PARALIZZANDO NELLA GNAGNERA, CONTRO LA QUALE SI BATTERONO PANNELLA E CRAXI”


     
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    Estratto dell’articolo di Giuliano Ferrara per “il Foglio”

     

    ISABELLA RAUTI GIORGIA MELONI ISABELLA RAUTI GIORGIA MELONI

    Isabella Rauti ha sostato un momento in ricordo del Movimento sociale italiano, ed è stato subito un mezzo scandalo. Farlocco. Abortito. Abbiamo una presidente del Consiglio del 1977, che ha fatto a tempo a contaminarsi per via del Fronte della Gioventù, insomma, proviene da quelle file. Ha poi spezzato la continuità e riformulato (quasi) tutto.

     

    E ha conquistato un forte consenso con una ideologia di destra, passatista perché conservatrice, e legittimamente conservatrice, combinata alla tigna dell’opposizione e a una politica via via più istituzionale, normalizzata rispetto alla memoria divisa che le stava attaccata alla schiena, a lei e alla sua creatura e a parte notevole del personale politico che l’accompagnava. Ora è tutta una gara a dimenticare, in nome della memoria condivisa, ma personalmente ho sempre trovato più interessante la memoria divisa.

    il tweet di isabella rauti per il compleanno del msi il tweet di isabella rauti per il compleanno del msi

     

    […] Con il governo Milazzo in Sicilia, anni Cinquanta, i comunisti, per fottere i democristiani sorretti dai poteri collusi e mostrare tutto il loro machiavellismo, con l’assenso di Togliatti e sotto la guida di Macaluso e Bufalini, entrarono in un governo regionale assieme ai missini ancora molto lontani dallo sdoganamento.

     

    Segni Sr. fu eletto anche con i loro voti. Leone fu eletto capo dello stato con i loro voti determinanti. Tra botte, drammi, tragedie, farse e ruffianerie incrociate il Movimento sociale, alterne vicende elettorali, […] tentativo di preservare una cultura di destra non troppo polverosa, e chi più ne ha più ne metta, fu un organismo vivo, isolato, passabilmente corrotto come tutti i partiti italiani, e fu un organismo tenuto insieme dalla discriminazione antifascista che stette a fondamento dell’arco costituzionale, base della democrazia consociativa, che ha reso l’Italia un paese progredito e opulento ma lo stava alla fine paralizzando nella gnagnera, contro la quale si batterono Pannella e Craxi.

    la russa vignetta ellekappa la russa vignetta ellekappa

     

    Una visione non moralistica e non retorica delle cose deve riconoscere che è legittimo, che non crea imbarazzo alcuno, ricordare il Msi, un partito forse orrendo ma non un movimentaccio populista; un partito perfino, come si dice, inquietante in molte fasi della sua storia lunga e non sempre eroica, tutt’altro, ma un partito che era nato dai morti, dell’una e dell’altra parte, ma non era nato morto.

    Almirante Almirante giorgio almirante giorgio almirante

    la russa la russa meloni la russa meloni la russa le foto pubblicate da isabella rauti per il compleanno del msi 4 le foto pubblicate da isabella rauti per il compleanno del msi 4

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