giulio regeni
1 – REGENI, BRUXELLES: NON DISCUSSO CON ITALIA SU POSSIBILI SANZIONI
(askanews) - La decisione su eventuali misure sanzionatorie nei confronti dell'Egitto per il mancato rispetto dei diritti umani, compreso il caso Regeni, spetta al Consiglio UE.
E con la Commissione UE al momento non vi è stata alcuna discussione con il governo italiano al riguardo.
Lo ha detto Nabila Massrali, portavoce della Commissione UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, durante il briefing quotidiano on-line per la stampa.
Nabila Massrali
"L'Unione Europea sta continuando a seguire da vicino il caso, che abbiamo sempre sollevato nei contatti e negli incontri bilaterali con l'Egitto, per chiarire le circostanze della morte di Giulio Regeni.
QUEsta è una qUEstione che riguarda l'intera Unione Europea e non solo uno Stato membro. Siamo e continuiamo a essere in contatto con le autorità italiane che hanno il nostro pieno sostegno.
Fin dall'inizio l'Unione Europea è stata al fianco della famiglia Regeni per aiutare a cercare la verità", ha dichiarato la portavoce, rispondendo a una domanda sul fatto che l'Italia vorrebbe che l'UE agisse sul caso Regeni, mettendo pressioni sull'Egitto ed eventualmente con sanzioni.
giuseppe conte e luigi di maio
"Per quanto riguarda le sanzioni, si tratta di decisioni che devono essere prese dal Consiglio UE. Non sono al corrente di alcuna discussione su qUEsto fra l'Alto Rappresentante (per la Politica estera e di sicurezza comune UE, Josep Borrell, ndr) e il ministro degli Esteri italiano".
2 – REGENI ADESSO LE SANZIONI NON SONO PIÙ TABÙ
Francesco Grignetti per “La Stampa”
Luigi Di Maio e Ettore Sequi incontrano l'alto rappresentante Ue Josep Borrell
L' Egitto di Al-Sisi non collabora con la magistratura italiana sul delitto Regeni, anzi innalza un muro di gomma per proteggere gli ufficiali della National Security che saranno processati a Roma, e allora l' Italia cambia approccio.
Sembra archiviata la stagione del dialogo e degli affari a tutti i costi. Ora si dice che si è «agghiacciati» per quello che ha scoperto la procura di Roma. E queste sono le conclusioni del vertice che si è tenuto ieri a palazzo Chigi.
roberto fico
Il primo atto del nuovo corso sarà uno sgambetto magari di poco peso, ma dal chiarissimo significato politico: l' Italia non appoggerà più le candidature avanzate dall' Egitto nelle sedi delle Nazioni Unite, su cui, nella fase in cui avevamo sperato che la collaborazione diplomatica avrebbe spianato la strada a quella giudiziaria, aveva garantito il sostegno.
OGGETTI DI GIULIO REGENI RECUPERATI NEL SUO APPARTAMENTO AL CAIRO
Secondo, si cercherà di creare un fronte comune a livello europeo (stanando la Francia dalla sua trincea filo-regime; purtroppo la silente Gran Bretagna che protegge la professoressa di Cambridge è fuori) a tutela dei diritti umani.
GIULIO REGENI
Regeni e Zacky: entrambi i casi verranno inseriti, su richiesta italiana, all' ordine del giorno della prossima riunione tra ministri degli Esteri dei Ventisette. Riunione che, manco a farlo apposta, si terrà il 25 gennaio, anniversario del rapimento di Giulio. In quell' occasione chiederemo con forza una presa di posizione comune. E la parola «sanzioni» non sarà più un tabù. Proprio oggi, tra l' altro, al Parlamento europeo si vota una risoluzione sul deterioramento dei diritti umani in Egitto in cui vengono espressamente citati i casi Regeni e Zaki
giulio regeni 3
«Il nostro obiettivo adesso è impegnare le istituzioni europee per Regeni, perché stiamo parlando di diritti umani. L' Italia chiederà anche il coinvolgimento di tutte le istituzioni internazionali per il riconoscimento del processo che la magistratura italiana sta intentando contro i funzionari egiziani ritenuti colpevoli», dirà in serata il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «E non abbiamo dimenticato Patrick Zaky, cittadino egiziano che ha studiato nelle nostre università. Vogliamo permettergli di riabbracciare la famiglia al più presto possibile».
L'obitorio dove si trova la salma di Giulio Regeni
La partita a scacchi con l' Egitto in verità è doppia, perché coinvolge anche la Libia nella persona del generale Haftar (strettamente legato al Cairo). (…
RABAB EL MAHDI TUTOR DI GIULIO REGENI AL CAIRO
Giulio Regeni
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JOSEP BORRELL PASSAPORTO DI GIULIO REGENI