Marco Giusti per Dagospia
Fratelli nemici di David Oelhoffen
fratelli nemici
Due fratelli. Uno ha scelta la cattiva strada. L’altro è diventato poliziotto. La storia ve la potete immaginare. Anche perché due fratelli, per quanto nemici, sono sempre fratelli. E il quartiere dove sono nati rimane il quartiere. In questo polar franco-belga, Fratelli nemici, assolutamente ben scritto e ben diretto da David Oelhoffen, i due fratelli sono interpretati da due star molto amate al di là delle Alpi, Matthias Schoenarts, il violento Manuel, e Reda Keleb, il poliziotto Driss. Come potete aspettarvi è un Gomorra alla francese, con gli arabi al posto dei napoletani. Ma le dinamiche rimangono più o meno quelle.
fratelli nemici
Due fratelli crescono insieme per la strada, poi uno, Driss, diventa poliziotto e l'altro, Manuel, spacciatore in quel di Parigi. Dopo la morte di un confidente, poliziotto e spacciatore si riuniranno per regolare i conti. Qualcosa è andato storto al colpo di Manuel. E qualcosa non funziona nel piano di Driss. Ma non solo. Ci sono anche belle ragazze, Sabrina Ouazami, Gwendolyn Gouventec.
Teso, piacevolissimo, ben girato, anche se assolutamente uguale a altri cinquanta film americani e europei. Fratelli nemici vanta però la curiosità di essere stato il primo poliziesco messo in concorso a Venezia. David Oelhoffen ha fatto però film più ambiziosi, come Lois des hommes con Viggo Mortensen.
fratelli nemici
Grande la barzelletta dei dieci euro che può rivendersi Salvini. Due marocchini, Mohamed e Ahmed, vanno a chiedere soldi per strada. Uno torna a mani vuote, l'altro con la borsa piena di dieci euro. Il primo chiedeva e basta, il secondo chiedeva: Mi mancano dieci euro per tornare in Marocco... E ha fatto il pieno. In sala da ieri.
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