Marco Giusti per Dagospia
me contro te il mistero della scuola incantata 2
Come si pensava, ci voleva poco, il secondo film dei due youtuber italiani “Me contre te – Il mistero della scuola incantata”, ieri primo con 264 mila euro, è primo anche al box office settimanale con 2 milioni e 178 mila euro, in barba ai colossi americani, “Fast&Furious 9”, ieri secondo con 212 mila euro, secondo anche nella settimana con 1,2 milioni, ma con un totale ancora imbattuto di 2, 6 milioni.
Fast Furious 9
“The Suicide Squad” è invece terzo, davvero molto distanziato, con soli 308 mila euro nella settimana e un totale di 1, 5, mentre “Free Guy”, il film Disney che in America e in tutto il mondo ha fatto incassi sorprendenti, è quarto con 280 mila euro settimanali e un totale di 499 mila euro.
la ragazza con il braccialetto
Come unico film, diciamo, per adulti acculturati, si sta muovendo molto bene il francese “La ragazza con il braccialetto” di Stephanie Demoustier, ieri settimo in classifica. Come già detto, “Free Guy” è un vero e proprio caso, perché, a differenza di “The Suicide Squad”, precipitato dopo la prima settimana di programmazione in America, è ancora in vetta alla classifica con 18 milioni di dollari, un totale americano di 58 e globale di 111.
nine perfect strangers
Segno di affezione che viene vista come un sano ritorno al cinema. Il povero “The Suicide Squad” di James Gunn, invece, pure adorato dai critici, questa settimana è ancora sceso, tragicamente sesto con 3 milioni di dollari, un totale americano di 49 milioni e globale di 140. Ma per un film di quella portata, diciamo, che è un megaflop, visto che “Fast&Furious9” può vantare un totale americano di 179 milioni di dollari e globale di ben 696 milioni.
paw patrol the movie
Secondo in America è il film animato “PAW Patrol: The Movie” con 13 milioni di dollari. Terzo è finito il più ricco “Jungle Cruise” della Disney con 6 milioni, un totale americano di 92 milioni di dollari e globale di 173.
sodoma e gomorra di robert aldrich
Quanto allo streaming, vi avverto che “Sweet Girl” col vostro amatissimo Jason Momoa ha pessime critiche ovunque e non sembra proprio un capolavoro. Devo dire che nemmeno la serie “Nine Perfect Strangers”, alla quarta puntata, dà segni di gran vitalità. I personaggi sono inerti e Nicole Kidman domina inutilmente una scena priva di vita.
lolo
Ieri a un certo punto mi sono rivisto “Sodoma e Gomorra” di Robert Aldrich in versione restaurata su Rai Play. Non funzionava allora e nemmeno oggi e capisco perché fu un disastro.
Stewart Granger è di rara antipatia, Anouk Aimée e Stanley Baker son favolosi, ma non viene davvero mai spiegato, salvo qualche allusione lesbo e la situazione incestuosa dei due fratelli al comando delle due città, quale fosse il peccato di Sodoma e dei sodomiti che provocasse la loro rovina. Inoltre l’unico balletto omo che si veda, oltretutto con le Kessler vestite una da donna e l’altra da uomo, è davvero ridotto al minimo. Ahimé. Passiamo a stasera.
barry lyndon 5
Grande sarebbe la voglia di rivedere “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick con Ryan O’Neal, Marisa Berenson, Patrick Magee, ma certo a mezzanotte su Rete 4, in mezzo a decine di pubblicità di dentiere e di Prostamol, con quelle luci naturali bassissime che aveva spoltigliate dalle messe in onda della tv non è il massimo.
barry lyndon 2
Mi ricordo quando Kubrick controllava lo stato delle sale italiane per dare i suoi film al meglio come luci e controllava anche la qualità del doppiaggio. Ken Adam si era talmente stancato della meticolosità sul set di Kubrick, tutte quelle candele che ad ogni ciak sbagliato andavano riaccese, che, finito il film, venne in Italia seguendo Tinto Brass per le scenografie di “Salon Kitty”, che, anche per questo è un grande film.
Massimo Boldi - MA TU DI CHE SEGNO 6?
Mi piacerebbe rivedere anche “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, un film difficile su una coppia con figlio che ha seri problemi per colpa del rapporto col cibo di lei. Lui e lei sono Adam Driver e Alba Rohrwacher, una coppia meravigliosa. Il film è schiaffato assurdamente da Rai Due alle 2, 20. Forse andava dato in un orario migliore vista la valanga di inutili film in prima serata.
sweet girl
Piazzati decisamente meglio, Canale 5 alle 23, 20, “La prima cosa bella” di Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli e Claudia Pandolfi, ritratto di famiglia livornese e grande omaggio al cinema italiano degli anni d’oro di Dino Risi e Antonio Pietrangeli, e il curioso e mai visto (da me) comedy-spy “In guerra tutto è concesso” di David Hare con Bill Nighy e Helena Bonham Carter, coppia di spie in fuga ma anche ex-coppia con problemi da risolvere, Ralph Fiennes e Olivia Williams, La7 alle 23, 40.
Con Virzì andate sul sicuro, magari per certi criticoni come me era un filo ovvio, ma lo ricordo come un film affettuoso e ben scritto e recitato. C’era pure la migliore interpretazione di Paolino Ruffini che abbia mai visto.
ma tu di che segno 6 4.
In chiaro, in prima serata, Iris alle 21, posso segnalarvi “Lolo”, buffa e divertente commedia diretta da Julie Delpy con la stessa Delpy che ha una storia con Dany Boom, ma il figlio cresciutello Lolo, Vincent Lacoste si intromette troppo nella loro vita. Tutti già visti e rivisti gran parte degli altri film.
Come “Bagnomaria”, Cine 34 alle 21, esordio di Giorgio Panariello nella regia con i suoi personaggi del tempo, il bagnino, il pr del Chiticaca di Orbetello (“si nota il marsupio?”). Allora faceva ridere. E poi c’è la bombolonaia di Manuela Arcuri…
hungry hearts??
Già visto anche il fantasy con angeli e demoni “Constantine”, Canale 20 alle 21, 05, diretto da Francus Lawrence con Keanu reeves, Shia LeBeouf, Rachel Weisz e Tilda Swinton con le ali che da sola vale il biglietto che non pagherete. O “Capitan Apache” di Alexander Singer, curiosissimo euro-western con qualche nudo, interpretato da un Lee Van Cleef indiano-investigatore con i capelli (non su può vedere un indiano calvo, su), Carroll Baker, Elisa Montes e Stuart Whitman.
in guerra tutto e concesso
O come “Conan il distruttore”, Mediaet alle 21, 15, sequel del capolavoro di John Milius, diretto qui da Richard Fleischer, ma con un sempre strepitoso Arnold Schwarzenegger, Grace Jones meravigliosa, Mako, Sarah Douglas. Già visto, ma siamo così rincoglioniti dalle serie di netflix-Sky-Prime che sembrerà quasi nuovo, anche “The Interpreter” di Sydney Pollack con Sean Penn, Nicole Kidman e Catherine Keener, che ora sta dando il meglio di sé come strega nella miniserie “Brand New Cherry Bland”.
la prima cosa bella
Non so bene cosa sia la commedia francese “Impara ad amarti” di Stephanie Pillonca con Ary Abittan e Julie De Bona, piazzato da Canale 5 alle 21, 20. Magari è un buon film e affronta la commedia americana con le solite famiglie rompicoglioni “The Big Wedding” diretto da tal Justin Zackman con Robert De Niro, Diane Keaton, Susan Sarandon, proposto da Rai Uno alle 21, 25.
ma tu di che segno 6 1
Allora preferisco il film ad episodi di Neri Parenti “Ma tu di che segno 6?”, vedibile su canale Nove alle 21, 40. Ricordiamo le battute più significative: “Le faccio un bel clisterino!”.
“Avvocato, ma questo è un cucciolo!” – “Sti cazzi!”. Fu il film della liberazione di Neri Parenti regista e di Carlo e Enrico Vanzina produttori e sceneggiatori, dopo vent’anni di cinepanettoni girati per De Laurentiis.
tickets
Qui ritrovano un Massimo Boldi al massimo della forma, Gigi Proietti a Ricky Memphis, da Vincenzo Salemme a Pio e Amedeo a Angelo Pintus. Piovvero ovviamente pernacchie dalla critica più giovane: “Qualcosa di inimmaginabile, per quanto cinematograficamente squallido nel suo essere con quasi ostentata fierezza stupido e privo di idee”, scriveva tal Federico Boni su Cineblog.
ma tu di che segno 6 2
Io invece scrivevo che, in mano a Neri Parenti e ai Vanzina, gli episodi di Massimo Boldi e di Gigi Proietti sono sublimi. Qui Boldi è tal Carlo Rabagliati (“quando canta Rabagliati” è ovviamente citata), tipografo ufficiale del Vaticano e igienista maniaco che affronta il viaggio Milano – Roma in treno per parlare con un cardinale.
ma tu di che segno 6 3
Si fa un taglietto al dito e si fa trasportare all’ospedale, dove verrà scambiato per un paziente che si deve operare di emorroidi.
Pesantino, eh? Si sa che la commedia italiana non è mai stata fine. Ma alle prese con un rozzo e corrompibile portantino (grandioso, chi è?), con il dottor Mosca, Luis Molteni, che deve operarlo e con un romanissimo infermiere, Nic Di Gioia nel ruolo comico di una vita, il rozzissimo sketch arriva a livelli comici sublimi. E Boldi è perfetto come un tempo.
Gigi Proietti è invece un terribile avvocato romano, tal Giuliano De Marchis, pronto a difendere ogni genere di imbroglione e di ladrone da mafia romana. I Vanzina sono sempre sul pezzo, si sa. “Ci sono due tipi di avvocati, quelli che conoscono le leggi e quelli che conoscono i giudici” è il motto di De Marchis, seguito da un ancora più elegante “Per me un cliente è innocente finché ha i soldi per pagarmi”.
la prima cosa bella 1
Parenti, Vanzina e Proietti riescono in pochi minuti a costruirci un ritratto perfetto dell’avvocato romano dei tempi der Cecato, generone romano e cafonal inarrivabile. Gli mettono accanto una serie di mostri da serate romane, donne ricche e svaporate, altri avvocati che si chiamano Comodi, Milito, nomi che esistono solo nei salotti romani vanziniani.
la leggenda di bagger vance 1
E’ notevole anche l’episodio con Ricky Memphis nei panni di Saturno Bolla, tecnico di parabole che cerca in tutti i modi di non farsi scopare dalla bellona di turno, Vanessa Hessler, che se lo vuole fare solo perché è scritto sul suo oroscopo. E lui la vuole evitare perché sta alla larga dalle donne ariete. Decide così, di fronte a lei, di preferirle una commessa tappetta simil Gegia, chiamata simpaticamente la “scorreggia”, interpretata con grande verve da Cecilia D’Amico, nipote di Suso Cecchi D’Amico (certo, i Vanzina…).
pasolini un delitto italiano
L’episodio con Pio e Amedeo, che vede lo scatenato Amedeo che cerca di portarsi a letto la bella vicina, Mariana Rodriguez, grazie al suo amico Pio che scrive oroscopi col nome di Orion, è decisamente superiore al loro primo film, il valsecchiano “Amici come noi”, mentre è tutta costruita sul rapporto isterico tra Vincenzo Salemme, tenente colonnello dei carabinieri, e Angelo Pintus, il suo brigadiere che gli rifà il verso, e sulla follia del primo nel cercare costantemente di far allontare i fidanzati della figlia, Denise Tantucci, il sesto episodio. Ovviamente è il film più stracult della prima serata.
paolo villaggio anna maria rizzoli dove vai in vacanza?
Al pari di gran parte del pubblico italiano ho invece una sana allergia ai film sui golfisti, come “La leggenda di Bagger Vance” diretto da Robert Redford, Cielo alle 21, 20, dove il campione di golf in crisi è rimesso in sesto dal suo caddle Will Smith. Ci sono anche Charlize Theron e Bruce McGill. S per certo che nessuno di chi mi legge lo ha visto.
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In seconda serata vi ricordo ancora il supercult “Dove vai in vacanza?” di Bolognini-Salce-Sordi, tre episodi favolosi che ricorderete sicuramente, da quello con Tognazzi alle festa della sua ex che si fotografa il pisello con la Polaroid, c’è anche una simil Aspesi interpretata da Carla Colosimo se non sbaglio, al geniale “Sì buana” con Villaggio finito a fare l’Hemngway sfigato in Africa alle prese con il “maledetto cibo africano”, e con una bellona, Anna Maria Rizzoli, che cerca di concupirlo per uccidere il suo ricco amante Daniele Vargas, celebre la scena dei maschi che cagano nella savana con le chiappe all’aria e la scena dei topolini offerti come cibo prelibato.
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“Dobo”, fa a Villaggio il suo assistente africano, con un linguaggio da film politicamente scorretto, “Ma dobo… dobo… ” chiede Villaggio. “No dobo, dobo… dobo dobo dobolino” spiega l’assistente Cangoni di Peter Adabire. Ma l’episodio giustamente più celebre è quello delle “Vacanze intelligenti” con Sordi e la moglie, Anna Longhi, che vanno alla vera Biennale di Venezia. Capolavoro della tarda commedia all’italiana.
pasolini un delitto italiano
Nella notte più fonda passa il non riuscitissimo ma molto interessante “Pasolini Un delitto italiano” di Marco Tullio Giordana, Cine 34 alle 3, 55. Non riuscitissimo, credo che si possa dire, dopo tanti anni, perché era assurda l’idea di non mostrare mai Pasolini né in vita né da morto.
Così è notevole la ricostruzione del delitto con tutti i personaggi che ci girarono attorno, a cominciare dal Furio Colombo di Andrea Occhipinti all’avvocato Rocco Mangia di Antonello Fassari, dal Pino La Rana di Carlo De Filippo che diventa il protagonista alla Graziella Chiarcossi di Nicoletta Braschi, per non ricordared anche Claudio Amendola come Trepalle, Victor Cavallo come Antonio Pelosi, Toni Bertorelli come ispettore, ma tutto frana nella poca credibilità della struttura. Malgrado il grande lavoro di sceneggiatura di due grandi specialisti come Rulli e Petraglia.
tickets
Tardi, ma tanto tardi, arriva un raro “La congiuntura” di Ettore Scola con Vittorio Gassman, Joan Collins, Jacques Bergerac e Hilde Barry, Rete 4 alle 4, e addirittura “Tickets”, film a episodi diretti da Ermanno Olmi, Abbas Kiarostami e Ken Loach, Iris alle 5, 10. L’episodio più divertente è quello di Loach, coi tre tifosi del Celtic di Glasgow che scendono a Roma in treno per la partita Roma-Celtic. Non lo rivedo da allora, uffa!
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