Marco Giusti per Dagospia
the world to come
Venezia 77. Sofisticato, intelligente, superhipster, lievemente toccato da un po' di sentimentalismo ma con musiche favolose arriva a Venezia 77 "The World To Come" di Mona Fastvold, già regista di culto e compagna prima del cantante Sondre Lerche poi del regista Brady Corbet, interpretato dalle bravissime Katerine Waterston e Vanessa Kirby, inglese, raffinatissima principessa Margareth nella serie di The Crown, vera star della Mostra e già lanciatissima come nuova Bond Girl.
Il film, prodotto da Casey Affleck, che interpreta pure il ruolo del sofferente, ma comprensivo marito della Waterston, scritto benissimo da Jim Shepard, con le musiche meravigliose di Daniel Blumberg è un melo lesbo potente e doloroso ambientato nel pieno dell'800 americano, in una contea sperduta tra i boschi, dove uomini e donne affrontano prove umane terribili cercando di non scomparire nell'angoscia.
the world to come
Per Abigail, la Waterston, ancora sconvolta dalla morte per difterite della figlioletta, ragazza che cerca di uscire dall'ignoranza, l'arrivo della bellissima vicina dai capelli rossi, Vanessa Kirby, sterile e mal sposata con Christopher Abbot, è l'apertura di un mondo. Non solo l'amore, che capisce da subito, ma anche il dialogo e la crescita con un altro essere umano in grado di capirla.
the world to come
La passione diventa così un ritrovarsi in una comunità per delle ragazze che sono state obbligate al matrimonio da bambine seguendo l'oppressivo ordine patriarcale che i mariti cercano malamente di portare avanti. Benissimo costruito nel racconto, molto accurato nella messa in scena, politicamente supercorretto, lancia le sue protagoniste verso qualche premio maggiore e il film verso un futuro alla Brokeback Mountain lesbo che sarà impossibile evitare.
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