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    IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - IN CHIARO IN PRIMA SERATA MI VEDREI “L’ELIMINATORE. ERASER”, CON ARNOLD SCHWARZENEGGER, UNA DELLE ULTIME SCENEGGIATURE DEL GENIO WALON GREEN - SONO INTERESSATO DALL’HORROR CON ABITO MALEDETTO IN UN GRANDE MAGAZZINO “IN FABRIC” DI PETER STRICKLAND  - SU CINE 34 ALL’1 PASSA INVECE “LA SPOSA AMERICANA” DI GIOVANNI SOLDATI CON STEFANIA SANDRELLI, THOMMY BERGGREN, TRUDIE STYLER E HARVEY KEITEL, TRATTO DAL ROMANZO DI MARIO SOLDATI. NON ME LO RICORDO BENE, MA LEGGO CHE È MOLTO SPINTO SULLE NUDITÀ DELLA SANDRELLI


     
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    ARNOLD SCHWARZENEGGER - L'ELIMINATORE - ERASER ARNOLD SCHWARZENEGGER - L'ELIMINATORE - ERASER

    Marco Giusti per Dagospia

     

    In chiaro in prima serata mi vedrei “L’eliminatore. Eraser”, diretto da Chuck Russell con Arnold Schwarzenegger, James Caan, James Coburn e Vanessa Williams, Iris alle 21, un film poco amato dal pubblico, ma ricordo che è una delle ultime sceneggiature di Walon Green, il genio che ha scritto “Il mucchio selvaggio” e “Sorcerer”, che ha diretto il non dimenticato “La cronaca di Hellstrom”.

    ARNOLD SCHWARZENEGGER - L'ELIMINATORE - ERASER ARNOLD SCHWARZENEGGER - L'ELIMINATORE - ERASER

     

    Cine 34 alle 21 prosegue con il tutto-Salemme presentando un suo superclassico, “…e fuori nevica!” diretto da Salemme nel 2014. Ci sono anche i fedelissimi Carlo Buccirosso, Nando Paone, Maurizio Casagrande e Giorgio Panariello. Assolutamente da vedere.

     

    Su Canale 9 alle 21, 05 arriva il primo degli Star Wars rivisti da J.J.Abrams, “Star Wars – Il risveglio della Forza” con John Boyega, Daisy Ridley, Oscar Isaac, Adam Driver, Andy Serkis e Lupita Nyong’o.

    E FUORI NEVICA E FUORI NEVICA

     

    Vediamo cosa ne scrivevo quando uscì, sei anni fa. "Chewbacca, siamo a casa”, dice Han Solo rientrando nel vecchio Millenium Falcon, la sua mitica astronave che gli ha riportato dal pianeta Jakku la bella e giovane Rey di Daisy Ridley.

     

    Sì, siamo tutti a casa. La sensazione è quella, a 30 anni da Il ritorno dello Jedi e a 38 dal primo Star Wars. E è impossibile non provare un po’ di commozione per questo ritorno a casa.

     

     

    star wars il risveglio della forza star wars il risveglio della forza

    Solo i titoli iniziali, “in una galassia lontana…”, o vedere la principessa Leia, un po’ andatella, ma va bene anche così, R2-D2 e C-3PO, il vecchio Chewabecca, Han Solo col suo vecchio giubbotto, Luke Skywalker a 62 anni. E la meravigliosa musica di John Williams… Difficile resistere al fascino di una saga che ha sognato così pesantemente la vita di così tante generazioni.

     

    rey e il drone bb 8 rey e il drone bb 8

    Insomma, questo nuovo episodio, diretto da J.J.Abrams, che lo ha scritto con il grande Lawrence Kasdan, partendo da un copione di Michael Arndt, che deve essere stato usato poco o niente, magari non è così innovativo, magari è una sorta di ripasso rapido di tutte le situazioni topiche dei primi film della saga, una sorta di reboot, anche di remake del primo episodio, ma è una macchina perfetta e di gran classe di cinema d’avventura come ci si poteva aspettare.

     

    star wars – il risveglio della forza star wars – il risveglio della forza

    J.J.Abrams non sarà George Lucas, non riesce a costruire, dopo tanti episodi visti e stravisti, davvero qualcosa di totalmente nuovo, non è neanche un regista forte e delirante come George Miller, ma mette in scena, con tutti i pezzi giusti e con grande attenzione al passato, il primo episodio targato Disney di una nuova trilogia per un pubblico in gran parte nuovo.

     

    E FUORI NEVICA E FUORI NEVICA

    E, ovviamente, dovrà cominciare con l’uccidere l’immagine di tutti i padri, a cominciare da quella del creatore George Lucas, in un gioco sofferto fra taglio del passato e nostalgia per quel che abbiamo vissuto. Tutto il film è costruito fortemente su questo tema. Confesso che, mentre mi ricordo benissimo i primi tre episodi di Lucas, tutto il resto è davvero offuscato nella mia capoccia.

     

    maschi contro femmine 1 maschi contro femmine 1

    Sarà comunque preferibile questo Star Wars dell’ennesimo film di Fausto Brizzi, stasera ripassa “Maschi contro femmine” con Paola Cortellesi, Luca Calvani, Alessandro Preziosi, Nicolas Vaporidis, Rai Movie alle 21, 10. La5 alle 21, 10 presenta la commedia romantica di GarryH Marshall “Appuntamento con l’amore” con Jessica Biel, Jessica Alba, Jamie Foxx, Julia Roberts, Bradley Cooper, storielle d’amore nel giorno di Sam Valentino, 21 protagonisti per 10 storie leggo. Magari qualcuna è buona.

     

    appuntamento con l’amore appuntamento con l’amore

    Su Cielo alle 21, 15 trovate il solito vulcano che si risveglia in “Super Eruption” di Matt Codd con Richard Burgi, Juliet Aubrey. Boh?! “The Room – La stanza del desiderio” di Christian Volckman con Olga Kurylenko, Kevin Janssens, Carole Weyers è un horror finto americano, cioè coproduzione franco-belga-lussemburghese ma con ambientazione americana in New Hampshire con una coppia che scopre nella loro nuova casa una stanza che soddisferà i loro più nascosti desideri, Rai 4 alle 21, 20. Già la storia mi interessa poco…

     

    IN FABRIC IN FABRIC

     

    Ricordo come molto bello, invece, “Brooklyn”, filmone storico-sentimentale irlandese diretto da John Crowley, sceneggiato da Nick Hornby e tratto da un romanzo celebre di Colm Toibin, con Saoirse Ronan giovane irlandese che sbarca in America e si innamora di un italo-americano e non sa più se pensare alla vecchia Europa o al nuovo mondo. Ci sono anche Domhnall Gleeson, Emily Bett Rickards, Julie Walters, Jim Brodbent. Lo trovate su Rai Uno alle 21, 25.

    miele di donna miele di donna

     

    In seconda serata sono interessato dall’horror con abito maledetto in un grande magazzino “In Fabric” di Peter Strickland con Gwendoline Christie, Sisde Babett Knudsen, Caroline Catz, Maianne Jean-Baptiste, Rai 4 alle 23.

     

    Per i fan di Clio Goldsmith, già protagonista sempre nuda de “La cicala” e poi scomparsa dalle scene, ripassa “Miele di donna” di Gianfranco Angelucci, vecchio amico di Fellini..., Cielo alle 23, 15. Con Clio Goldsmith ci sono altre bellezze con Catherine Spaak e Donatella Damiani, ma anche Fernando Rey e Luc Merenda.

     

     

     

    ilenia pastorelli non ci resta che il crimine ilenia pastorelli non ci resta che il crimine

    Su Rai Movie alle 23, 30 torna “Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno con Marco Giallini, Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi che viaggiano nel tempo e arrivano nella Roma della Banda della Magliano col boss Edoardo Leo e una notevole Ilenia Pastorelli che mostra anche troppo il sedere. Il primo episodio, cioè questo, era divertente.

     

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    Solo per gli amanti del trash è l’erotico patinato “Zandalee” di Sam Pillsbury con Erika Anderson, Judge Reinhold, Nicolas Cage e Viveca Lindfors, 7 Gold alle 23, 30. Su Cielo torna a grande richiesta “La donna lupo” di Aurelio Grimaldi con la stupenda Loredana Cannata, Cielo alle 00, 45.

     

    la donna lupo la donna lupo

    Avevo omesso qualche giorno fa la storia dello sketch di Stracult che ideai più di vent’anni fa con i Manetti bros, “Spacca contro la donna-lupo” con l’ispettore Spacca di Piotta che incontra, appunto, la donna-lupo. Solo che è una vera donna-lupo con i peli e, prima mangia me che stavo discorrendo del film con Marco Manetti, poi viene inseguita da Piotta e G-Max e uccisa da una pallottola d’argento come tutti i licantropi che si rispettino. L’ultima battuta di Piotta era “La donna lupo perde il pelo ma non il vizio”. Tutto si svolge dalle parti del Pigneto.

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    Rete 4 alle 00, 50 presenta invece “Venuto al mondo” diretto da Sergio Castellitto con Penelope Cruz, Emile Hirsch, Adrian Haskovic, Pietro Castellitto. Ripesco cosa avevo scritto quando uscì. Ecco: Era dai tempi di “Guai ai vinti!” di Raffaello Matarazzo, anno 1954, che non vedevamo un film d’amore, di guerra e di sangue come questo “Venuto al mondo” o “Twice Born”, come recita il titolo internazionale, diretto da Sergio Castellitto e tratto dal romanzo omonimo di sua moglie, Margaret Mazzantini.

     

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    Certo, al posto di Mario Del Monaco che cantava “Primavera di baci” fra i soldati abbiamo i Nirvana e il culto di Kurt Cobain, non troviamo tra gli sceneggiatori due penne stravaganti come Achille Campanile e Mario Monicelli ma la stessa coppia Castellitto-Mazzantini, eppure gli elementi chiave del mélo militare, compresi lo stupro etnico e il senso di colpa per gli avvenimenti più grandi di noi che ci circondano ci sono tutti.

    loredana cannata la donna lupo loredana cannata la donna lupo

     

    Alla fine si piange dove si deve piangere e si ride, ma questo è il gioco del mélo, per gli eccessi di enfasi drammatica propri del genere. Infarcito di una serie interminabile di frasi a effetto, che Campanile e Monicelli ci avrebbero forse risparmiato, del tipo “E’ più facile correre sotto le granate che camminare sopra le rovine” o di dialoghi un po’ retorici del tipo “Che sapore ha la verità? – Orrendo!” o “Sono sterile! – Siamo una generazione sfortunata!”, “Twice Born” rischia spesso la risata non voluta del critico maramaldo e è stato un bene non mandarlo a Venezia, ma ha dalla sua, oltre alla totale aderenza a un genere poco praticato ultimamente, degli indiscutibili valori.

     

     

     

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    Penelope Cruz, ad esempio, nei panni di una giovane italiana che si innamora fin dal 1984 del fotografo americano Emile Hirsch, e porta avanti il suo amore e la sua sterilità fino all’assedio di Sarajevo seguendo l’uomo che ama, non è mai retorica né eccessiva, sempre credibile, bella, commovente, grazie a un occhio di regia che la conosce bene e sa come inquadrarla e dirigerla.

     

    miele di donna miele di donna

    Castellitto, che lascia per sé il piccolo ruolo del marito del tempo presente, sa anche come costruire la storia, che prenderà forma nella seconda parte del film, della bella Aska, interpretata dalla bellissima turca Saadet Aksoy, che offrirà il suo corpo affinché la Cruz e Hirsch possano avere un bambino in quel di Sarajevo sotto le bombe.

     

    la sposa americana la sposa americana

    Su Cine 34 all’1 passa invece “La sposa americana” di Giovanni Soldati con Stefania Sandrelli, Thommy Berggren, Trudie Styler e Harvey Keitel, tratto dal romanzo di Mario Soldati. Non me lo ricordo bene, ma leggo che è molto spinto sulle nudità della Sandrelli.

     

    la sposa americana la sposa americana

    Su Iris all’1, 35 non avete nessun tipo di nudità con “Il traditore di Fort Alamo” di Budd Boetticher, tratto da un soggetto di Niven Busch, con Glenn Ford, Julie Adams, che nello stesso anno fece sette western!, Chill Wills, Hugh O’Briene. Victor Jory, dove il protagonista si finge disertore, come da titolo, per vendicare la sua famiglia.

     

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    Rai Due alle 2, 30 rispolvera un altro film che nessuno può vantarsi di aver visto, “Bella, pazza, impossibile” di Rick Bota con Merritt Patterson. Boh?! Meglio il glorioso “Costantino il grande” di Lionello De Felice con Cornel Wilde, Belinda Lee, Massimo Serato, Fausto Tozzi, Christine Kaufmann, Cine 34 alle 2, 30.

     

    L’americano Cornel Wilde era un provetto spadaccino, allievo di Nedo Nadi (parlava anche bene l’italiano). Wilde, “uomo squisito”, come lo ricordava Umberto Lenzi, “si trovò male con De Felice, che non conosceva una parola d’inglese, tanto che Joseph Levine, che aveva messo dei soldi sul film, dovette chiamare un dialogue couch sul set”.

     

     

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    Umberto Lenzi che, assieme a Paolo Bianchini, fece da aiuto a De Felice sul film, ricorda il regista non particolarmente a suo agio sul set. Cresciuto alla scuola di Alessandro Blasetti, De Felice ne aveva ripreso certi eccessi da regista. Avrebbe voluto fare grandi movimenti di macchina e scene complesse che erano irrealizzabili con un set così complesso e pieno di comparse. Prima di girare una scena, ricorda Lenzi, attori e maestranze dovevano aspettare ore le idee fumose di De Felice.

     

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    Dalle cronache del tempo, infatti, si sa che Belinda Lee ritornò infuriata a Roma dalla Jugoslavia per l’inutile fatica sprecata sul set. Tutto questo fece lievitare i costi e obbligò il produttore a rigirare anche gran parte del materiale a Roma e dintorni, soprattutto a Viterbo, sotto la regia di Mario Costa, regista più pratico e attento. Lenzi ricorda che il produttore, Felicioni, il direttore di produzione, Jacopo Comin, e lo stesso De Felice, erano tutti vecchi fascisti (Comin aveva addirittura il busto del Duce in ufficio). Compare, fra i tanti sceneggiatori, anche Franco Rossetti, che era un abituale “negro” della fattoria di De Concini.

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    “Si era un esercito”, ricorda Rossetti, “Si lavorava a gruppi su parti separate del copione. Io, ad esempio, su questo film lavoravo con Guglielmo Santangelo, che era un giornalista e abitava a Corso Vittorio a Roma. De Concini non l’ho mai visto su questo film. Mi aveva portato Felicioni, che faceva da prestanome al padre, che era il vero produttore”. Bel casino, eh? Del film, visto in sala allora con mio padre, ricordo bene solo la scritta sul cielo che vede Costantino prima della battaglia finale, “In hoc signo vinces”.

    la vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono la vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono

     

    Sicuramente più laica la commediaccia all’italiana di Mariano Laurenti con un Edwige Fenech sempre nuda “La vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono” di Mariano Laurenti con Carlo Giuffré che deve mettere incinta la vedova Fenech per un brutto motivo di eredità, e non riesce a far l’amore con lei per un blocco piscologico, Didi Perego, Guido Leontini. Notevole, Rete 4 alle 3, 40.

     

    teresa la ladra teresa la ladra

    Cine 34 alle 4, 35 presenta invece il divertente “Teresa la ladra” diretto da Carlo Di Palma con Monica Vitti, Stefano Satta Flores, Michele Placido, Carlo Delle Piane, tratto da un romanzo-verità di Dacia Maraini. E’ l’unico film diretto da Di Palma.

     

    trudie styler, tommy berggren stefania sandrelli la sposa americana trudie styler, tommy berggren stefania sandrelli la sposa americana

    Bellissimo, nel ricordo di allora, “Il montone infuriato", commedia amara diretta da Michel Deville, oggi un po’ dimenticato, con Jean-Louis Trintignant, Romy Schneider, Jane Birkin, Jean-Pierre Cassel, Florinda Bolkan, Iris alle 4, 40. Trintignant è una sorta di pupazzo nelle mani di Cassel, che è la mente diabolica dietro la sua trasformazione da impiegatuzzo fantozziano a qualcosa che nessuno aveva previsto. Un film molto amato e molto visto (da me). Chiudo però col musicarello “Dio, come ti amo!” di Miguel Iglesias con Gigliola Cinquetti, Mark Damon, Nino Taranto, Micaela Pignatelli, Rai Movie alle 5.

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