Marco Giusti per Dagospia
alberto sordi tutti dentro
Che vediamo stasera? Beh, in chiaro stasera vi propongo un film di Alberto Sordi su giudici, mazzette, assolutamente da recuperare, “Tutti dentro”, scritto da Rodolfo Sonego e diretto dallo stesso Sordi, con Joe Pesci, Dalila Di Lazzaro, Giorgia Moll e Sordi coi capelli alla De Michelis.
alberto sordi joe pesci tutti dentro
Un film profetico visto che poi arrivò Tangentopoli. Come ricordo Sonego nella biografia di Tatti Sanguineti. “Quando scoppiò Tangentopoli fui tempestato di telefonate di tutti i giornali che volevano sapere come mai avessimo noi, sette-otto anni prima, magicamente profetizzato questa catena di arresti in massa. Profezia fra l’altro relativa, perché il film era dell’84 e quando fu scritto c’era già la P2…
tutti dentro
Risposi semplicemente che la scoperta di questa diffusissima corruzione nazionale corrispondeva perfettamente a ciò che io avevo sempre pensato di questo paese, e la cui rappresentazione mi era anzi sempre stata rimproverata. Sonego ma perché fai gli italiani così cialtroni, cattivi, ladri, sordidi…? Ma perché, scusate, come sono gli italiani secondo voi?”.
Ultimo film di Sonego e Sordi con la Scena Film di Augusto Caminito e coi soldi di Reteitalia, cioè Carlo Bernasconi. Forse lo sfottò a De Michelis non piacque molto alla Fininvest ultracraxiana del tempo. Ovviamente va in onda su Cine 34 alle 21.
non e mai troppo tardi
Iris alle 21 risponde con un allegro film su due malati terminali di cancro interpretati da Jack Nicholson e Morgan Freeman, “Non è mai troppo tardi” di Rob Reiner. Bel cast, ma un altro tema no…?
Canale 20 alle 21, 05 si butta sull’action con “Final Score” di Scott Mann con Dave Bautista, Pierce Brosnan, Ray Stevenson, Rai Movie alle 21, 10 ripropone la saga fortunata di Sydney Sibilia, “Smetto quando voglio”.
smetto quando voglio
Il primo film della serie era fresco e vitale. Il punto di partenza era notevole. Hai perso il lavoro all’università? Non potrai più fare il chimico, il latinista, l’archeologo, il matematico perché si vive in un paese dove l’unica possibilità è la fuga all’estero? Niente paura. Devi solo scegliere.
O diventi criminale per colpa della crisi o fai il cinema comico per colpa della crisi o fai il cinema comico dove diventi criminale per colpa della crisi. E’ un film, scrivevo quando uscì, che non prende mai la direzione che ti aspetti come nella maggioranza delle nostre commedie, ha un’immagine, firmata da Vladan Radovic, non da film italiano, con colori troppo accesi, rossi fluorescenti.
ossessione fatale 3
E, soprattutto, ha un gran bel cast di attori giovani e brillanti, il migliore e più innovativo visto quest’anno in una commedia, da Edoardo Leo, qui alla sua prova più matura, a Libero De Rienzo, da Valerio Aprea a Stefano Fresi, risposta romana a Giuseppe Battiston, dalle star di “Boris” Pietro Sermonti e Paolo Calabresi al figlio d’arte Lorenzo Lavia, fino alle apparizioni eccellenti di Valeria Solarino, come moglie di Leo, e di Neri Marcoré come terribile “Er Murena”, capo del traffico di pasticche a Roma.
alberto sordi tutti dentro
Siamo ancora nel mondo dei trentenni, in questo caso tutti universitari, bravi, intelligenti, che si vedono negare i posti da ricercatori da un’Italia corrotta e in piena crisi economica. Finiscono a fare lavoretti di ripiego, chi il cuoco per i ristoranti cinesi, chi i benzinai per gli indiani, chi a giocare a poker con i cavallari del circo.
Pietro però, Edoardo Leo, non ci sta a vedersi soffiare sotto il naso il lavoro e a rimanerne indifferente. Inoltre non riesce a dirlo alla sua donna, Valeria Solarino, e s’inventa che l’hanno preso a tempo indeterminato come ricercatore, con stipendio tra i 1500 e i 2000. “Ma sono 1500 o 2000, c’è una bella differenza?”.
Così, inizialmente per non farsi scoprire, s’inventa il modo per rispondere alla crisi. Metterà in piedi, assieme a una banda di amici precari, bravi e sfortunati, una banda criminale che produrrà e distribuirà al dettaglio delle nuove pasticche. Ovvio che il successo nel campo criminale produrrà effetti imprevisti.
non e mai troppo tardi
I latinisti penseranno in grande e affitteranno l’attico di un albergo in centro sentendosi come Scarface, il grosso Alberto, Stefano Fresi, non solo si impasticcherà, ma si metterà con tal Paprika, una escort russa, la notevole Caterina Shulha, perdendo la testa. La donna di Pietro, scoprendo il traffico del suo uomo, lo lascerà, anche se è incinta (la stessa idea di “Spaghetti Story”). E, come se non bastasse, il terribile Murena, un Neri Marcorè in gran forma, non ci starà a farsi soffiare la piazza di Roma e agirà di conseguenza.
jurassic park
Su Italia 1 alle 21, 20 inizia la saga dedicata a “Jurassic Park”, col primo film diretto da Steven Spieberg con Sam Neill, Laura Dern, Jeff Goldblum, Richard Attenborough, in realtà l’unico che mi ricordo di tutta la saga, e poi subito dopo, il secondo, sempre diretto da Spielberg, “Il mondo perduto. Jurassic Park”, con Jeff Goldblum, Vince Vaughn, Julianne Moore, Pete Postletwaite alle 23, 55.
il mondo perduto. jurassic park
Su Cielo alle 21, 20 va invece in onda il fantascientifico apocalittico “Attacco glaciale” di Brian Trenchard Smith con Michael Shanks, Alexandra Davies, Saskia Hampele, dove il ghiaccio sta per distruggere tutto il pianeta. Brrrr….
laura dern jurassic park
Magari è l’ora di vedere o rivedere “La fiera delle vanità”, sontuosa edizione del romanzo di Thackeray diretta da Mira Nair con Reese Witherspoon come Becky Sharp, Romola Garai, Jonathan Rhys-Meyers, Gabriel Byrne, Jim Broadbent, La7D alle 21, 20.
benedict cumberbatch keira knightley the imitation game
Canale 5 alle 21, 20 presenta la commedia napoletana “7 ore per farti innamorare” diretta da Giampaolo Morelli con lo stesso Morelli, Serena Rossi, Diana Del Bufalo, Massimiliano Gallo. Magari funzionerà bene. Mentre Canale Nove alle 21, 25 propone il biopic sul meraviglioso Alan Turing, “The Imitation Game”, diretto da Morden Tydlum con Benedict Cumberbatch prima di diventare Doctor Strange, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear.
“A volte sono le persone che nessuno immaginerebbe in grado di far qualcosa che fanno le cose che nessuno può immaginare”. Attorno a questa frase, che segna un po’ la vita complessa da eroe di guerra, ma anche da martire sfortunato di una guerra sociale interna, di Alan Turing, che riuscì a decrettare il Codice Enigma dei tedeschi, e quindi a far vincere la guerra al proprio paese, e a dar vita al primo computer che cambierà la nostra vita, ruota tutto il film.
the imitation game
Grazie anche all’incredibile interpretazione di Benedict Cumberbacht, che fa di Alan Turing qualcosa di indimenticabile, il film, che, pur elegantissimo e diretto con grande attenzione da Tydlum, tende un po’ a un effetto acchiappa-Oscar alla “Discorso del Re”, è stato al centro di un grande interesse economico.
alberto sordi tutti dentro 2
Al punto che Harvey Weinstein, per assicurarsene i diritti per l’America e il resto del mondo, ha dovuto pagarlo ben sette milioni di dollari. Il suo potenziale, però, va ben oltre la storia drammatica di un genio sregolato e stravagante che accorcia la guerra di almeno due anni, come disse Winston Churchill, salvando la vita a milioni di individui, e poi finisce per essere incolpato di omosessualità e castrato chimicamente dai civilissimi inglesi negli anni ’50.
laura antonelli tony musante la gabbia
Il che lo porterà a uccidersi con una mela piena di cianuro nel 1954 a soli 42 anni. Tutta questa storia, pur clamorosa e doverosamente raccontata, anche se sull’omosessualità di Turing il film sembra un po’ sorvolare forse per non rendere il personaggio troppo sgradevole, è niente rispetto a quel che Turing rappresenta oggi per noi cresciuti coi computer e i social network. Perché è l’uomo che per primo riesce a inventare un’intelligenza artificiale, un antenato del computer che cambierà radicalmente ogni tipo di comunicazione nel mondo.
smetto quando voglio pietro sermonti
Su Tv2000 alle 21, 40 avete invece un biopic su Madre Teresa interpretata da Geraldine Chaplin, “Madre Teresa” di Kevin Connor. In seconda serata avete il vistissimo, ma sempre favoloso, “Seven” di David Fincher con Brad Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey e Gwyneth Paltrow, Iris alle 23, 10.
Avrà sicuramente i suoi fan l’erotico con Carmen Di Pietro (sì, lei) “Ossessione fatale” di Joe D’Amato con Jennifer Loeb, David Dahlgren. Fantascienza con teletrasporto per piccoli atti criminali sono di scena in “Jumper” di Doug Liman, ottimo regista, con Hayden Christensen, Jamie Bell, Samuel L. Jackson, Diane Lane, Rai 4 alle 23, 15.
riccardo scamarcio mine vaganti
Qualcuno rivedrà sicuraemente con piacere quella che è forse la più divertente commedia di Ferzan Ozpetek, “Mine vaganti” con Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci e Ennio Fantastichini, Rai Movie alle 23, 20. Anche se poco credibile la scena dei due fratelli che decidono di fare coming out in famiglia nello stesso momento rimane clamorosa.
IL VIZIETTO II
Dago mi ha detto di essere impazzito per “Il vizietto II” di Edouard Molinaro, quello con Renato e Albin, cioè Ugo Tognazzi e Michel Searrault che arrivano in Italia, a casa di Paola Borboni e vengono coinvolti in una situazione di spionaggio.
Ricordo che c’erano grandi apparizioni di Glauco Onorato, Marcel Bozzuffi, Nello Pazzafini, e la parte centrale del film con Paolo Borboni assieme a Albin faceva molto ridere. Anche se, allora non ce ne rendevamo conto, il film è pieno di momenti razzisti con personaggi in blackface. Musica di Ennio Morricone e fotografia di Armando Nannuzzi.
IL VIZIETTO II
Su Cielo all’1 parte un erotico spagnolo con amanti focosi, scene madri, su Cielo, “Passione violenta” diretto da Vicente Aranda nel 1984 con Fanny Cottençon, Bruno Cremer, Ian Serra, Francisco Algora. Tra le perle della notte segnalo “La gabbia” di Giuseppe Patroni Griffi con Tony Musante imprigionato a letto da Laura Antonelli e dalle sorelline Blanca e Cristina Marsillach, Rete 4 alle 3, 35, il barzelletta movie “Carabinieri si nasce” di Mariano Laurenti con Alessandro benvenuti, Tinì Cansino, Malisa Longo, Sandro Ghiani, Diego Cappuccio.
passione violenta
Chiude il polpettone “La spada e la croce”, pasticcio di Carlo Ludovico Bragaglia che cerca di spacciarci come Maria Maddalena una Yvonne De Carlo un po’ in disarmo, nel film sorella non solo della bella Rossana Podestà, reduce da Elena di Troia, ma anche di Lazzaro (sì, quello…), interpretato qui da Mario Girotti/Terence Hill.
Un giovanissimo Paolo Taviani, senza il fratello Vittorio, ricordava di averci lavorato come aiuto regista. Per lui il vecchio Bragaglia verrà visto per sempre come il “suo” regista.
ossessione fatale 2
Ma attenzione, perché alle 5, 10 su Rete 4 arriva anche il rarissimo “Nebbie sul mare” iniziato in piena guerra da Hans Hinrich e poi sostituito, si legge per ragioni politiche (cioè?) da Marcello Pagliero con Viveca Lindfors, Gustav Diessl, Otello Toso, Umberto Spadaro, Rete 4 alle 5, 10. Ma il film uscì, malamente, prima della Liberazione…
passione violenta laura antonelli la gabbia ossessione fatale 1 alberto sordi tutti dentro alberto sordi tutti dentro 3 mine vaganti mine vaganti mine vaganti la gabbia