Brian Dennehy rip
Marco Giusti per Dagospia
brian dennehy premiato con olivier award
Perdiamo anche Brian Dennehy, 81 anni, gigante del cinema, del teatro e della tv americana. “Era semplicemente un grande attore”, scrive oggi Sylvester Stallone, che lo ebbe come antagonista in “Rambo”, “Era anche un reduce del Vietman che mi aiutò moltissimo nel costruire il personaggio di Rambo”. Mentre Russell Crowe, che più recentemente lo incontrò in “The Next three Days” di Paul Haggis, ricorda che è stato un privilegio lavorarci insieme.
Grazie al suo fisico imponente, alto 1, 90, grosso e con sguardo fulimnante, fu un duro da grande film avventuroso, come appunto lo sceriffo Will Teasle da contrapporre a Stallone in “Rambo”, l’antagonista di Kevin Costner in “Mai gridare al lupo”, il Ted Montague di “Romeo+ Juliet”, ma anche lo sceriffo o il cattivo di tanti e tvmovie americani, da “Cocoon” a “Silverado” a “Gorky Park”.
rambo sylvester stallone con brian dennehy
Ma dimostrò anche di avere finissime doti da attore in ruoli più complessi, come fu il suo Stourley Krackite, l’architetto malato di cancro allo stomaco nel celebre “Il ventre dell’architetto” di Peter Greenaway, interamente girato a Roma. Del resto ha diviso per tanti anni il cinema con il teatro, dove fu uno straordinario interprete dei drammi di Eugene O’Neil e di Arthur Miller. Celebri sono le sue interpretrazioni in “Desideri sotto gli olmi”, “The Iceman Cometh”, “Morte di un commesso viaggiatore”. Vinse 2 Tony Awards, 6 Emmy e 1 Golden Globe.
brian dennehy
Nato a Bridgeport, nel Connecticutt, nel 1938, con padre giornalista per la Associtaed Press, studiò alla Columbia University di new York, poi teatro e spettacolo a Yale. Dopo aver fatto il marinaio, iniziò nel 1977 a muoversi sia nel cinema che nelle serie tv. Lo troviamo in piccoli ruoli nelle serie “Il tenente Kojack”, “Serpico”, “Mash”, e in film cone “In cerca di Mr. Goodbar” di Richard Brooks con Diane Keaton, “Semi-Tough” di Michael Ritchie con Burt Reynolds, in “F.I.S.T.” di Norman Jewison con Sylvester Stallone, in “Gioco sleale” di Colin Higgins con Goldie Hawn, “Il ritorno di Butch Cassidy e Kid” di Richard Lester fino ad arrivare a “Rambo” con Stallone che lo imporrà davvero a Hollyood e all’attenzione internazionale.
bo derek brian dennehy in tommy boy
brian dennehy in dynasty
Eccolo quindi in “Mai gridare al lupo” di e con kevin Costner, in “Gorky Poark” di Michael Apted, “Cocoon” di Ron Howard, “Silverado” di Lawrence Kasdan. Con “Il ventre dell’architetto”, dove ebbe uno dei suoi rari ruoli da protagonista, dimostrà di essere il grande attore che sapeva chi lo aveva visto a teatro, ma non riuscì negli anni ’90 e nel ventennio successivo, anche se lavorò sempre moltissimo, serie e piccoli film, a ripetere il successo che aveva raggiunto a cavalla dei ’70 e dei primi ’80. Ebbe ancora buoni ruoli, penso a “L’orologiaio” di Klaus Maria Branduer, “Punto d’impatto”, “Presunto innocente” di Alan J. Pakula, “Tommy Boy” di Peter Segal, fino a “Romeo+Juliet”, ma niente che lo riportasse davvero all’attenzione internazionale. Negli ultimi anni ricordiamo tra le sue partecipazioni più interessanti la versione cinematografica di Michael Mayers de “Il gabbiano” in mezzo a un ricco cast, Annette Bening, Elizabeth Moss, Saorsie Ronan, dove fu Sorin, e la serie “The Blacklist” (2016-19). Se ne è andato per cause naturali nell’ospedale di New Haven, Connecticutt.
brian dennehy e sylvester stallone in rambo brian dennehy mia farrow ricorda brian dennehy brian dennehy con saoirse ronan, jon tenney, glenn fleshler, barbara tirrell e mare winningham in the seagull al pacino robert de niro e brian dennehy in righteous kill brian dennehy con annette bening joan collins e brian dennehy in dynasty sylvester stallone ricorda brian dennehy su instagram james woods ricorda brian dennehy brian dennehy in cocoon