Marco Giusti per Dagospia
The Favorite di Yorgos Lanthimos
la favorita di yorgos lanthimos
"Questo fango puzza" - "Qui cacano per strada, le definiscono osservazioni politiche". Devo dire che questo the Favourite, lesbo-kubrickata di Yorgos Lanthimos, ma molto vicino al Tom Jones di Tony Richardson per ironia e voglia di trasgressioni e sperimentazioni, non è uno di quei filmoni metaforici eccessivi del regista greco tipo The Lobster, ma una visione divertita e molto ben recitata della vita di corte del primo Settecento inglese. Magari con un taglio un filo misogino, e con un desiderio di fare un cinema più popolare.
la favorita di lanthimos
Non un grandissimo film, ecco, ma un buon divertimento, con una brillante sceneggiatura di Deborah Davis e Tony McManara, bella fotografia di Robbie Ryan, all'interno di un festival dove sullo schermo i maschi sono o sembrano, finora, autistici o lobotomizzati, e le donne forti e potenti. Qui lo sono al punto che alla corte della vecchia e gottosa Queen Jane, Olivia Colman, golosa di cibo e di sesso femminile, sconvolta dalla scomparsa di ben 17 figli nati morti e sostituiti da altrettanti coniglietti, se la giocano due favorite, Lady Marlborough, Rachel Weisz, e la più giovane ma non meno aggressiva Abigail, Emma Stone.
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Abigail – partendo da una classe inferiore, il padre l'ha persa al gioco, il whist, e la ragazza è precipitata verso il fondo – scala dal basso il palazzo della regina, trama coi maschi nemici o finti amici della favorita Lady Marlborough, per finire nel letto della Queen Jane e trovare tra le sue gambe la chiave della scalata al potere. Nel gioco delle trame di corte Emma Stone è una notevole gatta morta e Rachel Weisz perfetta come favorita ufficiale dura e senza scrupoli e a Olivia Colman spetta il ruolo più duro della gottosa e golosa regina.
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