Marco Giusti per Dagospia
DO REVENGE 1
Stronze di tutte il mondo, unitevi! Lo dicono anche le due protagoniste, quando cantano a squarciagola il loro inno “I’m a bitch, I’m lover, I’m a child, I’m a mother, I’a a sinner, I’m a saint, I do not feel ashamed”, capovolgendo il motivo fascistello di Giorgia Meloni (“Sono Giorgia, sono una donna, ecc.”), dopo che hanno stabilito che solo attraverso la bitch-itudine, la stronzaggine, e la sorellanza si può arrivare dove si vuole. Rilettura in salsa lesbo 2022, un po’ attenta però a non turbare gli equilibri tra ricchi e poveri, bianchi e neri, del grandi teen movies anni ’90 e delle serie tv come “Sex and the City” e “Buffy” grazie anche alla fondamentale presenza-omaggio di Sarah Michelle Gellar , “Do Revenge” di Jennifer Kaytin Robinson, che potete vedere su Netflix, è il film del momento per tutte le ragazze, dai 5 ai 90 anni. Altro che Crialese e Amelio...
DO REVENGE
Un po’ grazie al suo cast di quasi solo donne che va dalle vendicative protagoniste Maya Hawke, qui come Eleanor ricca bianca e lesbica, e Camila Mendes, qui come la dominatrice Drea, latina, povera, alle varie e stupende Talia Ryder, che è Gabbi, che cerca di abbordare Eleanor invitandola in camera sua a vedere un film di Godard (wow!), Alisha Boe, che è la ricchissima Tara, a Sophie Turner, che fu la Sansa Stark di “Game of Thrones”, un po’ grazie al gioco continuo di trappole sui social, terribili vendette, amicizie e rancori che turbano i rapporti tra le ragazze di un college proprio l’anno che si deve capire chi tra loro andrà a Yale.
Do revenge was probably the most fun movie I’ve ever watched 10/10 pic.twitter.com/DfI8uA7jKl
— Mari (small do revenge spoilers !!) (@rezelesbian) September 16, 2022
Studiare nel film, va detto, non studiano mai, pensano solo a vestirsi, truccarsi e a tramare piani impossibili per essere più stronze delle stronze che hanno di fronte. Va detto però che sembrano tutte più grandi dell’età che dovrebbero avere e non sembrano mai studentelle del liceo. I maschi del posto sono del tutto inutili e decorativi, boni coi capelli colorati, fidanzatini ricchi e cattivi che dovranno essere puniti, ma contano solo per i giochi amorosi tra vendette e riappacificazioni delle bitches e la punizione finale del patriarcato maschile (ancora?).
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Senza essere fan totale del film, che ho visto con piacere, ma che trovo un po’ lunghetto, non poco scombinato, e non proprio adatto a me, “Do Revenge” di Jennifer Kaytin Robinson, che lo ha scritto con Celeste Ballard, vive per le strepitose interpretazioni delle due protagoniste, Maya Hawke e Camila Mendes, già esplose assieme alle loro amiche sui social, per i toni pastello della fotografia e della scenografia che ne fanno un oggetto davvero curioso da vedere, e per la ricostruzione delle regole della dark comedy scolastica che rispettino l’identità lesbo, etero, cis, gay di tutte. “Siamo tutti gay” dice un personaggio a un certo punto della storia. “Semo tutti froci” è la traduzione romana. Ma non siamo tutti ricchi.
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