Marco Bonarrigo per il “Corriere della Sera”
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Oltre ad aver segnato la storia dello sport italiano, gli undici minuti compresi tra le 21.42 e le 21.53 dello scorso 1 agosto sulla pista dell'Olimpico di Tokyo hanno innescato una feroce battaglia tra due colossi dello sport mondiale - l'americana Nike e la tedesca Puma - per mettere (o mantenere) sotto contratto gli eroi di quel giorno, Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs.
Due perfetti «veicolatori del marchio», per gli esperti di marketing: medagliati, belli, anticonformisti (più Tamberi), muscolosi (più Jacobs), dalle facce pulite, seguitissimi sui social e con un profilo finalmente alternativo a quello degli inespressivi americani o degli algidi ex sovietici che da sempre dominano le due specialità.
marcell jacobs gianmarco tamberi tokyo 2020
Bolt resterà su un altro pianeta, ma Gimbo e Marcell sono due top player. Per un mondo come quello dell'atletica italiana dove circolano da sempre modesti «contrattini» per la fornitura delle scarpe, si tratta di una rivoluzione con conseguenze a cascata (non sempre positive) per gli altri atleti di vertice.
Premessa: fino allo scorso luglio Tamberi era l'unico azzurro dell'atletica (per palmarès e personalità esuberante) con un sontuoso contratto di sponsorizzazione personale. Finanziere (all'epoca con divisa Nike, per regolamento obbligatoria nelle gare sul suolo italiano) Tamberi era però libero di vestire su ogni pedana le calzature Puma e, nelle gare estere, anche maglietta e calzoncini dello sponsor tedesco.
marcell jacobs vince i 100m a tokyo2020 2
Nel 2020 - costretto a gareggiare quasi solo in Italia per via del Covid - Gimbo lasciò la Finanza (che gli aveva inviato una lettera di richiamo per uso irregolare della divisa da gara) evitando così la rescissione del contratto da parte dello sponsor.
All'inizio di quest'anno, dopo una stagione in un piccolo club di comodo, Tamberi è entrato (per concorso) nel gruppo sportivo della Polizia (Fiamme Oro) vestendone la divisa per la prima volta martedì scorso a Rovereto. E, sorpresa, dalla sua maglia e da quelle di tutti i poliziotti è scomparsa la New Balance (sponsor fino al giorno prima) sostituita da Puma, che grifferà il saltatore in tutte le gare, in Italia e fuori.
GIANMARCO TAMBERI E MARCELL JACOBS
Alcuni illustri colleghi, sotto contratto con New Balance per le scarpe e che ora si trovano con divisa «spaiata», non l'hanno presa bene. Silenzio su cifre e modalità dell'accordo con il club. Ma la mossa di Puma va oltre Tamberi ed è una stoccata al potentissimo concorrente Nike: sponsorizzando le Fiamme Oro, il marchio tedesco attaccherà il suo logo anche sulla maglia del poliziotto Jacobs in tutte le gare sul suolo italiano (Golden Gala compreso) e ai tricolori.
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Nike - che col gardesano sta perfezionando un sontuoso accordo - ha incassato un colpo durissimo. Sulle cifre, le più alte nella storia della nostra atletica, nessuno apre bocca. Marcello Magnani, procuratore di Jacobs, bolla come «fantasiose» le voci di mercato che parlano, per la sponsorizzazione tecnica di un olimpionico dei 100 metri, di una somma compresa tra due e tre milioni a stagione più ricchi bonus.
MARCELL JACOBS E GIANMARCO TAMBERI CON LE TUTE DELLA POLIZIA
Chi paga vigilerà attentamente sui suoi pupilli: si narra di almeno un azzurro di alto livello che salta volentieri le gare sul suolo italiano per non vestire la maglia del club, il cui sponsor è in contrasto con quello personale.
GIANMARCO TAMBERI E MARCELL JACOBS TAMBERI E JACOBS MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI GIOVANNI MALAGO STEFANO MEI MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI GIOVANNI MALAGO GIANMARCO TAMBERI E MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI E MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI E MARCELL JACOBS GIANMARCO TAMBERI E MARCELL JACOBS