aliza hrustic
Gianni Santucci per corriere.it
In una stanza di San Vittore siede Aljica Hrustic, e parla come ha fatto già mercoledì con i poliziotti che lo hanno arrestato, ripercorre i passaggi della notte in cui ha ucciso a pugni il figlio, Mehmed, 2 anni e 5 mesi. Racconta e confessa, ma come se non fosse lui l’assassino: «Il bambino si lamentava, io non riuscivo a dormire (erano circa le 3, ndr), mi sono alzato e l’ho picchiato, l’ho visto che non respirava più, non credevo che l’avrei ucciso».
Accanto, l’avvocato Giovanna Berra; il pm Giovanna Cavalleri, che ha in mano tutte le annotazioni dei poliziotti della quarta sezione della Squadra mobile, chiede precisazioni sui tempi, sulle motivazioni, sulle passate aggressioni. Perché i lividi sul corpo martoriato di quel bambino raccontano un calvario che andava avanti da tempo, «lo picchiava a mani nude — ha detto la moglie Silvjia Zahirovic, 23 anni — ed era già successo; quando mio marito fumava droga andava fuori di testa».
Aliza Hrustic
È in quella fase dell’interrogatorio che si arriva a parlare dell’ipotesi che le violenze siano andate anche oltre i pugni e i calci. I poliziotti delle Volanti hanno trovato il cadavere del bambino con entrambi i piedi fasciati da bende bianche, e sotto quelle bende c’erano delle ustioni, delle bruciature, che non sembrano accidentali, ma sarebbero state provocate da una fiamma, potrebbe trattarsi di un accendino. La madre, durante la sua testimonianza, ha attribuito anche quel feroce maltrattamento al marito: così anche questo è stato contestato durante l’interrogatorio. Hrustic, 25 anni, rom di origine croata nato a Firenze, ha risposto e in qualche modo ha provato ad abbozzare una spiegazione alternativa per quelle ustioni sui piedi del figlio, anche se la sua giustificazione è sembrata poco plausibile.
Aliza Hrustic
Il pm ha chiesto la convalida del fermo di Hrustic e il gip Valerio Natale la valuterà nelle prossime ore; per ora nei capi d’imputazione c’è soltanto l’omicidio con le aggravanti; l’accusa di maltrattamento potrebbe arrivare quando sarà fatta l’autopsia e saranno chiusi gli accertamenti su tutto quel che è accaduto in quella casa occupata in via Ricciarelli 22, zona popolare di San Siro, nelle settimane prima della morte del bambino.
Nella seconda fase dell’inchiesta saranno fatti poi approfondimenti e valutazioni anche sulla madre del bambino e su sue eventuali omissioni, anche se sembra piuttosto definita la situazione di una donna giovane, piccola di corporatura, madre di quattro figli e incinta, pregiudicata per furti e borseggi, da tempo sotto il peso violento del marito, vittima anche lei (secondo il suo racconto) di pesanti aggressioni. Non ha mai denunciato le violenze su di lei e sul bambino.
Aliza Hrustic Aliza Hrustic Aliza Hrustic Aliza Hrustic Aliza Hrustic