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    GLI OLIGARCHI RUSSI SI ATTACCANO AL TAR – L’AGENZIA DEL DEMANIO DOVRA’ CONSENTIRE L’ACCESSO A BORDO DELLO YACHT DELL’AMICO DI PUTIN, ANDREY IGOREVICH MELNICHENKO, A UN TECNICO DI FIDUCIA DEL RUSSO – LO HA STABILITO IL TAR DEL LAZIO: LA BARCA, DEL VALORE DI 530 MILIONI DI EURO, FACEVA PARTE DEI BENI CONGELATI DOPO LO SCOPPIO DELLA GUERRA ED È ORMEGGIATA A TRIESTE – A MARZO DEL 2022 È STATA COINVOLTA IN UN INCIDENTE: MELNICHENKO SI È APPELLATO AI GIUDICI AMMINISTRATIVI PER POTER QUANTIFICARE IL DANNO E IL TAR GLI HA DATO RAGIONE…


     
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    (ANSA) - L'Agenzia del Demanio dovrà consentire l'accesso a bordo del 'Sailing Yacht A' - l'imbarcazione del valore di 530 milioni di euro riconducibile ad Andrey Igorevich Melnichenko per la quale è stato disposto il congelamento amministrativo dopo l'inserimento dell'oligarca russo nella black list europea - ad un tecnico di fiducia della parte ricorrente.

     

    E' quanto ha stabilito il Tar del Lazio accogliendo il ricorso con il quale si chiedeva ai giudici amministrativi di sospendere il provvedimento con il quale il Demanio aveva risposto negativamente ad una richiesta di autorizzazione allo svolgimento di una perizia congiunta a fini assicurativi dopo un incidente verificatosi il 22 marzo del 2022. Il megayacht si trova bloccato dall'11 marzo del 2022 nel porto di Trieste: quel giorno gli uomini della Guardia di Finanza salirono a bordo per notificare la sottrazione della sua disponibilità al proprietario e per disporre la gestione e il controllo diretto da parte dello Stato italiano.

    Andrey Melnichenko Andrey Melnichenko

     

    Sulla vicenda pende una difficile vertenza giudiziaria: Melnichenko, infatti, sostiene che lo yacht non è di sua proprietà, ma di un trust gestito da un fiduciario indipendente, che con lui non avrebbe alcun rapporto. Sulla questione è pendente una pronuncia della Corte di giustizia europea, alla quale sempre il Tar del Lazio - davanti al quale è stato impugnato il congelamento - ha chiesto un parere pregiudiziale nell'aprile 2023.

     

    In questo nuovo ricorso il Tar ha ritenuto che, "nel necessario bilanciamento tra i contrapposti interessi, debba ritenersi prevalente quello vantato dalla ricorrente alla verifica delle attuali condizioni in cui versa la risorsa economica congelata a seguito del sinistro verificatosi il 22 marzo 2022".

     

    Richiesta accolta, quindi, con l'ordine all'amministrazione "di consentire, in tempo utile per il tempestivo esercizio di un'eventuale azione nei confronti delle compagnie assicuratrici, ad un tecnico di fiducia nominato dalla ricorrente di accedere alla nave al fine di valutare e documentare la precisa consistenza del danno accorso all'imbarcazione nonché di poter visionare ed estrarre copia della documentazione relativa al sinistro ivi detenuta dal comandante della nave medesima, alla presenza di rappresentanti dell'Agenzia del Demanio, alla quale è affidata la custodia del bene, nonché dell'Amministratore da costei nominato". L'udienza di merito è stata fissata dai giudici amministrativi per il prossimo 10 aprile.

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