Estratto dell'articolo di Francesco Malfetano per “il Messaggero”
GIORGIA MELONI MATTEO PIANTEDOSI
«In Italia, come in qualsiasi altro Stato serio, non si entra illegalmente, si entra solo attraverso i decreti flussi». Giorgia Meloni lo aveva già messo in chiaro nel suo discorso programmatico alla Camera dei deputati. Per cui, ora che la partita è ufficialmente nelle mani del neo ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, inizia il lavoro con cui il governo ha in mente di arginare gli sbarchi.
Del resto i numeri sembrano imporre un intervento dato che dall'inizio del 2022 al 26 ottobre, specie da Libia, Tunisia e Turchia, sono già arrivati nella Penisola 79.647 migranti, con ben 2.044 «eventi di sbarco» come li definisce il Viminale, in aumento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2021. [...]
giorgia meloni ride alle battute di renzi in senato
Un intervento che proprio il ministro ha commentato chiarendo come «frenare le partenze significa anche limitare le morti in mare che mi ripugnano e che vedo ormai quasi non fanno più notizia». Posizioni che hanno strappato l'atteso assenso del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Idee chiare, bene così».
Nel corso del vertice di ieri, è stato anche fatto il punto sulle rotte più utilizzate dagli scafisti per consentire l'ingresso in Italia ai migranti. La prima porta di accesso verso l'Italia resta la Libia che, con «il protrarsi della situazione di instabilità interna», ha visto crescere la spinta migratoria del 75,83% rispetto all'anno scorso. In aumento anche il flusso proveniente dalla Tunisia che, al 26 ottobre, registra un + 25,96% rispetto 2021.
Non solo le rotte marittime. [..]
matteo salvini giorgia meloni
Numeri che per Piantedosi impongono «l'esigenza di avviare iniziative a livello europeo e i Paesi di origine e transito dei migranti per una gestione comune del fenomeno migratorio che consenta di governare i flussi attraverso il rafforzamento dei canali di ingresso legali, che tengano conto, nella ripartizione delle quote riservate ai singoli Stati, dell'impegno da questi profuso nel contrasto alla immigrazione illegale».
MATTEO PIANTEDOSI A PORTA A PORTA
Ovvero, tornando alle parole utilizzate dalla premier: «Recuperare la proposta originaria della missione navale Sophia dell'Unione europea che nella terza fase prevista, e mai attuata, prevedeva proprio il blocco delle partenze dei barconi dal Nordafrica».[...]
MATTEO PIANTEDOSI A PORTA A PORTA
In ogni caso perché «la terza fase» veda la luce, individuando i centri di controllo dei trafficanti e distruggendoli, sarà necessario ottenere la collaborazione delle autorità libiche. Un obiettivo tutt' altro che semplice da raggiungere considerata l'instabilità che regna sovrana nel Paese e lo stop imposto da Mario Draghi alle missioni di addestramento degli agenti libici durante il conflitto scatenato in Ucraina dalla Russia.