J.S. von Dacre per “InsideOver” https://it.insideover.com *
stupri di guerra sugli uomini 1
*Traduzione di Alessandro Chiarenza
Rimane una delle armi di guerra più segrete, spazzata sotto il tappeto come una sorta di polvere nociva perché pochi la vogliono prendere in considerazione. Eppure, di tanto in tanto, qualcuno osa affrontare questa sporcizia nascosta.
“Mio marito non riesce ad avere rapporti sessuali”, ha detto una donna a Eunice Owiny, consulente del Refugee Law Project (Rlp) presso l’università di Makerere. “Questo lo fa stare molto male. Sono sicura che mi sta nascondendo qualcosa”.
richiedenti asilo in grecia
Owiny ha dichiarato al Guardian che il marito della donna, dopo molto tempo, le aveva confidato: “È successo a me. Mama Eunice, mi fa male. Devo usare questo”. Aveva infilato una mano in tasca e aveva tirato fuori un assorbente coperto di pus. Durante la sua fuga dalla guerra civile in Congo, i ribelli lo avevano separato dalla moglie. I suoi rapitori lo avevano violentato: tre volte al giorno, ogni giorno, per tre anni.
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Aveva visto uomini che quotidianamente venivano catturati e violentati; uno di essi era morto davanti a lui per le gravi lesioni causate dagli stupri. Non è raro che le vittime di queste violenze portino sul loro corpo ferite permanenti: alcuni sanguinano ancora quando camminano o si siedono e spesso devono limitare la loro dieta a cibi morbidi, prodotti che possono essere costosi in queste parti del mondo.
Gli abusi sessuali sugli uomini sono uno degli ultimi tabù rimasti; spesso la vittima non è disposta a parlarne a causa dell’umiliazione e di un’errata idealizzazione del machismo. Questo velo di silenzio finisce per proteggere l’aggressore, ancora di più nelle società patriarcali.
stupri di guerra sugli uomini
Il dott. Brock Chisholm è uno psicologo clinico ed è membro del consiglio di Survivors Uk, la principale organizzazione no profit britannica che aiuta gli uomini vittime di abusi sessuali. È anche il fondatore di Trauma Treatment International, un’organizzazione che assiste le vittime di traumi estremi come torture, stupri, traffico di esseri umani e schiavitù. Il dott. Chrisholm ha fornito testimonianze cruciali in molti importanti casi di violazione dei diritti umani in tutto il mondo.
I DOCUMENTI DECLASSIFICATI CHE SVELANO LE SPERIMENTAZIONI DEL SIERO DELLA VERITA'
“Esiste un tipo di stupro che non è troppo diverso dal modo in cui le donne vengono violentate. Ma le violenze sessuali sugli uomini come arma di guerra avvengono con modalità diverse, che rientrano all’interno di un approccio che utilizza tecniche di umiliazione”, ha spiegato il dott. Chrisholm. “A volte la violenza può avvenire con degli strumenti: per esempio bottiglie, bastoni e altri oggetti sono stati usati nelle camere di tortura siriane durante il governo di Assad. Anche Saddam Hussein ha adottato metodi simili per torturare i prigionieri”.
“Esiste anche l’uso delle cosiddette ispezioni della cavità anale, che sono utilizzate di frequente pur non essendo necessarie. Vengono eseguite con la scusa della sicurezza, ma la vera ragione è infliggere un’umiliazione. Ci sono poi esempi come l’alimentazione rettale forzata eseguita sui prigionieri in sciopero della fame”.
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A volte gli uomini sono costretti a patire altre forme di umiliazione, come partecipare ad atti sessuali con persone dello stesso sesso oppure esporre i loro genitali al fuoco o ad altre sostanze pericolose. Il mondo rabbrividì incredulo quando nel 2003 emersero le foto che mostravano i detenuti nel carcere iracheno di Abu Ghraib mentre subivano abusi fisici e sessuali per mano dell’esercito americano.
In Europa la guardia costiera greca è stata oggetto di pesanti critiche quando sono emerse accuse di stupro e torture ai danni dei richiedenti asilo. Il dott. Chisholm conferma che la nudità forzata e la violenza sessuale sono tecniche di tortura che vengono ancora usate dai governi occidentali. “Ho lavorato personalmente a casi in cui queste forme di violenza sono state utilizzate dalla Cia contro presunti terroristi che in seguito sono stati completamente scagionati. Mi sono occupato di casi in cui civili dicevano che i soldati britannici e americani li avevano violentati. Il governo dirà che non è successo o che hanno indagato sulla questione senza riuscire a trovare prove sufficienti. In realtà è un fenomeno molto più comune di quanto solitamente viene raccontato”.
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In luoghi come il Medio Oriente o l’Africa, lo stigma dello stupro maschile è legato a determinati limiti culturali e sociali: alcune culture portano ancora avanti la convinzione che il suicidio sia preferibile allo stupro. Un’altissima percentuale di vittime di violenza sessuale soffre di disturbo post traumatico da stress (Ptsd, post-traumatic stress disorder), fattore che è strettamente legato all’alto numero di suicidi. “Il Ptsd è un disturbo della memoria causato da qualsiasi evento traumatico in cui la vita dell’individuo è stata messa a rischio.
Il disturbo insorge anche a causa di gravi turbamenti come lo stupro. Le persone rivivono il ricordo dell’accaduto nel presente e non nel passato (come invece è normale per altri ricordi autobiografici). Ciò significa che gli individui rivedono l’evento e sentono le stesse sensazioni nel loro corpo e nella loro mente, come se l’esperienza traumatica stesse accadendo di nuovo”, ha spiegato il dott. Chisholm.
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“I malati di Ptsd prendono provvedimenti per tenere a bada il disturbo: evitano suoni, odori, luoghi e qualsiasi cosa che possa provocare un attacco di Ptsd. L’impulso nel loro cervello è quello di nascondersi istintivamente da qualsiasi elemento che possa indurli a rivivere il trauma come se esso stesse accadendo di nuovo nel presente. La vita per i malati può diventare un inferno senza fine se essi rivivono costantemente l’esperienza traumatica e sentono di non averne il controllo. Sfortunatamente, spesso non c’è abbastanza supporto per chi soffre di Ptsd. Per esempio, quando lavoravo in clinica a Londra, c’era una lista d’attesa di due anni per ottenere aiuto”.
Poiché pochissimi parlano di questi crimini, i responsabili continuano a farla franca e sono invece le vittime a dover sopportare il peso del senso di colpa. Il tanto necessario cambiamento purtroppo non è vicino, a meno che l’orribile tabù che circonda la violenza sessuale sugli uomini non venga sfidato e demistificato.