JOHN KIRBY
Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Sono quasi le nove di sera, martedì, quando il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby passa a trovare i giornalisti al seguito della Casa Bianca al G20. È visibilmente esausto, affamato, chiede se è rimasta qualcosa da mangiare. Per ironia della sorte, conferma che invece il suo capo ha saltato la cena di gala a base di stufato balinese, offerta dal presidente indonesiano Joko Widodo.
ZELENSKY BIDEN
«Niente di grave - si affretta a spiegare - , è solo che aveva altre cose non urgenti di cui occuparsi». Siccome poco prima il premier cambogiano Hun Sen aveva lasciato il vertice perché colpito dal Covid, la mente corre al sospetto che abbia contagiato Biden. Kirby però smentisce.
Passa qualche ora, e avviene quella che nella mitologia americana è la prova del fuoco a cui devono essere pronti tutti i capi della Casa Bianca: la telefonata alle 3 del mattino, che li informa di un'emergenza non rimandabile. Nel caso di Biden, prende la forma di un missile russo esploso in territorio polacco, appena oltre il confine con l'Ucraina.
putin zelensky biden
Il villaggio si chiama Przewodov e due contadini che lavorano vicino ad un silos colpito, Boguslaw Wos di 62 anni e Bogdan Ciupek di 60, sono morti. L'attacco è avvenuto intorno alle 3.40 del pomeriggio locale, ma se la ragione per cui il presidente ha saltato la cena di gala non era «urgente», è mai possibile che si trattasse di questo?
Qui stiamo parlando di un potenziale attacco di Mosca in territorio Nato, che in base all'Articolo 5 obbligherebbe l'Alleanza a reagire difendendo un proprio membro assalito. La possibile causa della Terza guerra mondiale. Pochi lo sanno, ma in quelle stesse ore il capo della Cia Burns è a Kiev per discutere i contatti avuti con i russi.
Missile caduto a Przewodow
Una foto diffusa dalla Casa Bianca mostra Biden in maniche di maglietta, che osserva uno smartphone insieme al consigliere Jake Sullivan. Seduto vicino a loro c'è il segretario di Stato Blinken. Joe appare concentrato, teso. Qualcuno più tardi riferirà che è infuriato col presidente ucraino Zelensky, perché ha subito denunciato il «terrorismo missilistico della Russia», dopo una giornata di pesanti attacchi lanciati da Mosca contro le città del suo paese.
La Polonia mette le forze armate in stato di massima allerta, e i baltici come Estonia e Lettonia la seguono nella denuncia del Cremlino. Il Pentagono conferma l'impegno a difendere ogni centimetro di territorio Nato, ma invita alla prudenza, perché le circostanze dell'attacco non sono chiare. Qualcuno in posizione di potere rivela di aver ricevuto l'indicazione di sostenere la teoria dell'incidente, a prescindere.
Frammenti del missile caduto a Przewodow
L'indagine sul terreno la guidano i polacchi, aiutati dagli americani. Biden chiama il presidente Duda, porgendo le condoglianze ed offrendo aiuto per capire cosa è successo. Il segretario della Nato Stoltenberg fa altrettanto.
Nello stesso tempo Blinken chiama il collega di Kiev, per invitarlo alla prudenza e non diffondere conclusioni affrettate. I militari e l'intelligence Usa sono al lavoro. Si tratta di esaminare i resti del missile per capire la sua origine, e la possibile traiettoria. Gli ucraini chiedono accesso a Przewodow, ma gli viene negato.
MISSILI POLONIA
Arriva l'alba, e il capo della Casa Bianca chiede ai colleghi del G7 presenti a Bali di partecipare ad una riunione d'emergenza per discutere la crisi. Poco prima delle 10 si presenta ai giornalisti e dice: «È improbabile, viste le linee della traiettoria, che il missile sia stato lanciato dalla Russia».
Sta passando la linea dell'incidente. L'ipotesi è che Mosca non abbia preso di mira la Polonia, ma le regioni ucraine di confine. Le forze di Kiev hanno risposto con le proprie difese aeree, e un loro S-300 di fabbricazione russa ha mancato il bersaglio finendo oltre la frontiera. Oppure lo ha centrato, ricadendo però in territorio polacco. Un tragico incidente, ma pur sempre un incidente. Non un attacco deliberato, che potrebbe obbligare la Nato ad intervenire. Duda conferma.
missili lanciati verso la polonia
Il segretario Stoltenberg e il Pentagono seguono questa linea, preoccupandosi però di sottolineare che la colpa non è dell'Ucraina, ma della guerra scatenata da Putin e dei suoi brutali bombardamenti contro obiettivi civili nelle città. Il mondo inizia a tirare un sospiro di sollievo, tipo quando Krusciov ritirò le navi inviate a Cuba per portare testate atomiche sull'isola.
MISSILI POLONIA
Il Cremlino elogia la prudenza adottata da Biden, ma Zelensky non si rassegna: ripete che il missile caduto a Przewodow non era suo. La Casa Bianca allora pubblica una nota, per ribadire che ha piena fiducia nell'inchiesta dei polacchi, però gli ucraini non hanno colpe perché devono difendersi. Il capo del Pentagono Austin conferma: «Non ci sono elementi che contraddicano questo risultato dell'indagine ». Caso chiuso, forse.
polonia missili Przewodow i danni causati dal missile caduto a Przewodow in polonia fattoria colpita da un missile a Przewodow in polonia