• Dagospia

    NEL CARCERE MILANESE DI OPERA WALTER SCHIAVONE, FIGLIO DEL CAPOCLAN DEI CASALESI “SANDOKAN”, HA COLPITO CON UNO SCOPETTONE UN AGENTE PENITENZIARIO PERCHE’ NON GLI AVEVA CONSEGNATO UNA DELLE DUE CONFEZIONI DI CANDEGGINA CHE AVEVA RICHIESTO – FERITO AL COLLO E ALL’ORECCHIO, IL POLIZIOTTO HA AVUTO UNA PROGNOSI DI 10 GIORNI –  IL GIP NON HA CONVALIDATO LA NUOVA MISURA D’ARRESTO PER RESISTENZA E LESIONI CHIESTA DAL PM PERCHÉ SCHIAVONE È GIA’ IN REGIME DI 41BIS…


     
    Guarda la fotogallery

    walter schiavone walter schiavone

    (ANSA) – Lamentandosi del fatto che l'agente di polizia penitenziaria gli aveva consegnato solo una delle due confezioni di candeggina che aveva richiesto e comprato, l'ha colpito con uno scopettone al collo e all'orecchio dicendogli "ti rompo la mazza in testa". Protagonista dell'episodio, avvenuto 6 giorni fa nel carcere milanese di Opera, è Walter Schiavone, secondogenito del capoclan dei Casalesi Francesco 'Sandokan' Schiavone.

     

    Per questo fatto il pm di turno ha chiesto per Schiavone, detenuto in regime di 41bis per associazione mafiosa e omicidio, la convalida dell'arresto e la notifica di un'ordinanza di custodia in carcere per le accuse di resistenza e lesioni (prognosi di 10 giorni per l'agente penitenziario).

     

    francesco schiavone 3 francesco schiavone 3

    Il gip Alessandra Di Fazio ha bocciato entrambe le richieste della Procura perché, spiega nel provvedimento, il 61enne è già detenuto in regime di carcere duro "da anni, per essere stato condannato alla pena dell'ergastolo" e "il fatto di cui oggi si tratta è di modesta entità". Ed è stato "compiuto 'da dentro le sbarre', circostanza che di per sé escludeva che il gesto dello Schiavone potesse condurre a peggiori conseguenze".

     

    walter schiavone 4 walter schiavone 4

    La "misura carceraria", spiega ancora il giudice, "è del tutto sproporzionata alla gravità dei fatti commessi" e "tutte le altre misure coercitive non sono praticabili, in ragione del regime detentivo in atto". E la "direzione carceraria" può "provvedere in via disciplinare". Tra l'altro, l'agente aveva spiegato a Schiavone di non aver potuto consegnare anche la seconda bottiglia di candeggina perché "la ditta fornitrice non aveva la completa disponibilità del prodotto".

    walter schiavone 1 walter schiavone 1 candeggina candeggina walter schiavone 3 walter schiavone 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport