• Dagospia

    “CON BUONA PACE DI CHI SI INDIGNA PER I 17 ANNI INFLITTI AL GIOIELLIERE CUNEESE MARIO ROGGERO, UN’UMANITÀ USCITA DALLE GROTTE DELLA PREISTORIA DEVE IMPORRE UN LIMITE AI FALLI DI REAZIONE” - GRAMELLINI: “SE INSEGUI I RAPINATORI AD ARMA SGUAINATA (PERALTRO ILLEGALMENTE DETENUTA) MENTRE SONO ORMAI USCITI DALLA TUA GIOIELLERIA, NON È LEGITTIMA DIFESA. SE SPARI CINQUE COLPI ALL’INTERNO DELL’AUTO IN CUI SI SONO RIFUGIATI, NON È LEGITTIMA DIFESA. SE INSEGUI UNO DEI BANDITI GIÀ FERITO A MORTE MENTRE CERCA DI SCAPPARE E, VEDENDOLO CADERE A TERRA, LO PRENDI A CALCI IN TESTA E ALLA SCHIENA, POI GLI PUNTI ADDOSSO LA PISTOLA ORMAI SCARICA (MA TU NON LO SAI) E PREMI ANCORA IL GRILLETTO, NON È LEGITTIMA DIFESA. LA CONVIVENZA UMANA È APPESA ALL'AUTOCONTROLLO”


     
    Guarda la fotogallery (V.M. 18)

    MARIO ROGGERO MARIO ROGGERO

    Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

     

    Capisco, e l’abbiamo provata in tanti, la rabbia che pervade chiunque vede messo a repentaglio il proprio spazio vitale da ladri o rapinatori. Però, con buona pace di chi si indigna per i 17 anni inflitti al gioielliere cuneese Mario Roggero, un’umanità uscita dalle grotte della preistoria deve imporre un limite ai falli di reazione. Se insegui i rapinatori ad arma sguainata (peraltro illegalmente detenuta) mentre sono ormai usciti dalla tua gioielleria, non è legittima difesa.

     

    MARIO ROGGERO MARIO ROGGERO

    Se spari cinque colpi all’interno dell’auto in cui si sono rifugiati, non è legittima difesa. Se insegui uno dei banditi già ferito a morte mentre cerca di scappare e, vedendolo cadere a terra, lo prendi a calci in testa e alla schiena, poi gli punti addosso la pistola ormai scarica (ma tu non lo sai) e premi ancora il grilletto, non è legittima difesa.

     

    MARIO ROGGERO MARIO ROGGERO

    A renderla tale non basta il senso di impotenza che assale i cittadini alle prese con l’insicurezza del vivere e l’incertezza delle pene. Il mio è solo un predicozzo, dal momento che la vita è difendersi dalla sopraffazione altrui a qualsiasi costo, tanto nessuno ci protegge, nemmeno chi si fa chiamare Giustizia? So bene che questo è il pensiero dominante, eppure non lo condivido. Datemi pure della mammoletta, del maschio rieducato e anche dell’ipocrita, ma a mio figlio cercherò di insegnare che la convivenza umana è appesa a un filo esilissimo che si chiama autocontrollo. Ed è solo grazie a quel filo che non ci siamo ancora estinti.

    mario roggero spara ai rapinatori mario roggero spara ai rapinatori la figlia di mario roggero spara ai rapinatori ammanettata 1 la figlia di mario roggero spara ai rapinatori ammanettata 1

    Guarda la fotogallery (V.M. 18)


    ultimi Dagoreport