1 – LA REPUBBLICA DELLE IENE
Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
LORENZO FIORAMONTI DINO GIARRUSSO
La nomina della ex Iena televisiva Dino Giarrusso a garante della regolarità dei concorsi universitari configura un interessante salto di qualità da parte del governo. Se l' esperimento andrà a buon fine, e considerato il curriculum del prescelto non c' è da dubitarne, si potrebbe portare a compimento il sogno infranto di Berlusconi: la sostituzione della nomenclatura di Stato con quella televisiva.
Alcuni incarichi si impongono con evidenza, come la presidenza del Cnr ad Alberto Angela e la direzione dei servizi segreti a Federica Sciarelli. Ma anche un'altra Iena, Teo Mammuccari, merita di contribuire alla riscossa morale della nazione: l' esperienza maturata in anni di scherzi telefonici lo spinge verso il ruolo di garante dei call center.
dino giarrusso 7
Per contrastare la piaga della sofisticazione alimentare, il Paese chiede a gran voce un' Autorità di vigilanza composta da Cracco, Cannavacciuolo e Joe Bastianich, mentre al fine di ridurre i tempi della giustizia civile si potrebbero sostituire senza troppi rimpianti i tribunali di primo grado con il giudice di Forum (per l' appello andrebbe sondata la disponibilità del Gabibbo).
Resta la lotta contro la malasanità. Scartati il dottor House (non è molto social) e Luciano Onder (un' autorevole commissione presieduta dall' inventore del metodo Stamina, Iena ad honorem, avrebbe certificato la sua simpatia per i vaccini), non resterebbe che procedere per concorso alla nomina dell' unico candidato al di sopra di ogni sospetto: il garante Giarrusso.
2 – «L' ESPERIENZA TV MI SARÀ UTILE,SUI BARONI HO FATTO UN' INCHIESTA»
Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”
dino giarrusso 5
Dino Giarrusso, questa sua nomina al ministero sta suscitando polemiche...
«Mi chiedo perché, onestamente. Il sottosegretario Fioramonti mi ha nominato suo segretario particolare, è nel suo diritto scegliere una persona di fiducia».
Però il sottosegretario l' ha nominata anche responsabile dell' osservatorio dei concorsi universitari.
«Ha scritto osservatorio tra virgolette, non è un ufficio apposito ma uno dei miei compiti. Per le Iene mi è capitato anche di occuparmi di un concorso non regolare a Tor Vergata, un caso tra tanti: sappiamo tutti che insieme alle eccellenze, in Italia permangono anomalie e baronati. Il Governo del cambiamento vuole eliminare quelle distorsioni».
le iene il weinstein italiano 4
Lei ha provato a diventare deputato con il M5s, senza successo.
«È stata una candidatura all' ultimo minuto, senza paracadute al proporzionale perché avevo inizialmente scelto di non candidarmi e non ho fatto le parlamentarie».
E allora perché si è candidato?
SCAZZO TRA DINO GIARRUSSO E ROBERTO BURIONI
«Si è scoperto che un candidato all' uninominale, l' ammiraglio Veri, era incompatibile con le regole del Movimento, e ho deciso di tentare una sfida che sapevo impossibile, perché ho capito tardi che sarebbero state elezioni decisive per il futuro del Paese».
È passato anche alla Regione Lazio...
«Ero capo della comunicazione del M5S e mi sono dimesso proprio perché Fioramonti mi ha chiamato al Miur. C' è chi mi ha accusato anche di avere il doppio incarico fra le tante falsità lette oggi pur di attaccare il Movimento.
Non ero disoccupato, potevo tornare in tv dove guadagnavo di più, ma sono felice di essere a disposizione del M5S perché credo davvero al cambiamento».
E invece?
dino giarrusso e maurizio mannoni
«Sono felice di poter lanciare un gran bel segnale per il Paese».
Quale segnale?
«È capitato troppo spesso che chi si è ribellato alle distorsioni del sistema abbia pagato. Da oggi c' è una ulteriore possibilità di ascolto per chi non si piega e credo che l' esperienza delle Iene mi sarà utile».
dino giarrusso
In che modo?
«È un lavoro che ti insegna a districarti e scoprire il marcio».
Il suo servizio più famoso è stato quello del caso delle molestie sessuali del regista Brizzi...
dino giarrusso 1
«È stato l' ultimo che ho fatto. Ma ce ne sono tanti altri importanti».
Per esempio?
«Quando ho intervistato Roberto Benigni sul referendum, è stato un servizio che venne ripreso da tutti i giornali più importanti. Anche quello sulle bombe italiane nello Yemen».
Conosceva Fioramonti?
«No. L' ho conosciuto e apprezzato durante la campagna elettorale».