Francesco Semprini per “La Stampa”
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A giudicare dai volti degli operatori sul floor del Nyse, la situazione appare più preoccupante di quanto Washington voglia ammettere. Joe Biden, prigioniero del suo ruolo di "Commander-in-chief" nel conflitto russo-ucraino, si limita a dire che «combattere l'inflazione è la mia priorità».
«L'America è tornata a lavorare», dice il presidente osservando come il numero di americani che richiedono i sussidi alla disoccupazione si mantiene ai livelli più bassi da 52 anni. Ma il problema non è sul fronte occupazionale bensì su quello di prezzi e crescita come fa ben intendere Wall Street.
INFLAZIONE USA
L'indice S&P 500 è sceso di un ulteriore 0,4%, condizionato dalla pioggia di vendite sull'azionario per i timori che gli aumenti dei tassi della Federal Reserve volti a contrastare la rapida inflazione potrebbero far precipitare l'economia in una recessione.
L'indice è sceso del 19% dal record giornaliero raggiunto a gennaio, sempre più vicino alla soglia del primo "sell-off" dalla pandemia di marzo 2020. Il Dow Jones ha perso di nuovo, dopo aver registrato mercoledì il più grande calo dal 2020, oltre 1.100 punti.
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A pesare sono le trimestrali della grande distribuzione con Target e Walmart che devono fare i conti con costi più elevati, vendite in flessione e reiterati problemi alla catena di distribuzione. Anche dopo il calo del 24% mercoledì, il titolo di Target è sceso di nuovo giovedì del 2%. Il tracollo è interpretato come un campanello d'allarme di una recessione imminente. Wall Street lancia l'allarme con Goldman Sachs e Wells Fargo che per il 2023 prevedono una flessione del Pil frutto del combinato disposto di rialzo dei tassi e inflazione.
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«La frenata della grande distribuzione è la prova che le pressioni inflazionistiche stanno avendo un impatto sugli utili», afferma Maneesh S. Deshpande, esperta di Barclays. «Sino a questo momento utili e indici azionari avevano mostrato una certa resilienza alle pressioni sui prezzi, ma ora le cose sono cambiate».
Un'ulteriore conferma arriva da Cisco (-19%) che ha registrato una flessione del giro di affari dovuta a entrate inferiori rispetto alle aspettative. E nel trimestre in corso, spiega il colosso tecnologico, la direzione appare essere la stessa. Se si guardano i tendenziali di Wall Street da inizio anno si nota come il Dow Jones, in calo da sette settimane consecutive, è sceso del 14% nel 2022.
Inflazione Usa 2
Il Nasdaq del 27%, l'S&P 500 del 18%. Ad aver sofferto ieri sono state anche le altre piazze. Dalla chiusura piatta di Milano, con Parigi e Francoforte giù di circa l'1%, al Nikkei a -1,89% fino al -2,54% di Hong Kong. E poi i bond: lo spread italiano continua a oscillare non lontano da 200 punti, ma tradisce un rally che coinvolge il Bund tedesco e i Treasury Usa e non porta buone notizie. Si torna a comprare obbligazioni per proteggersi dai timori recessivi. «I rischi di una recessione sono alti e continuano a salire», afferma Mark Zandi, capo economista di Moody' s Analytics. E a certificare i rischi di una contrazione è, dal G7 finanziario, il segretario al Tesoro Janet Yellen, secondo cui la Fed deve attuare un «soft landing», ovvero ridurre l'inflazione, alzando i tassi di interesse, senza far precipitare il Paese in recessione: «Ci vorrà un po' di abilità ma anche fortuna». -