Aldo Grasso per il Corriere della Sera
silvio berlusconi
Edipo a Cologno. In Lombardia sette consiglieri di Forza Italia sono pronti a entrare in «Cambiamo!», il neopartito fondato dal governatore ligure Giovanni Toti. «Cosa resta del padre?», si chiederebbe Massimo Recalcati, citando Freud e Lacan. Cosa resta di Silvio Berlusconi, dopo che i «figli» che ha cresciuto lo stanno abbandonando? È vero che nel percorso di crescita non può non esserci conflitto ed Edipo è la rappresentazione simbolica dell’uccisione del padre, ma qui siamo a un cruento rituale collettivo. Tu quoque, Toti, fili mi?
matteo salvini giovanni toti
Al cospetto di ogni verità un’angoscia segreta ci pervade. Sotto le antenne Mediaset di Cologno Monzese si sta consumando un «parricidio primordiale» con sgrammaticature fuori controllo. Paolo Del Debbio, altro «figlio» di Berlusconi, da tempo conduce in video battaglie sovraniste in favore di Matteo Salvini. Così come Mario Giordano, ormai in pieno trip berciante: «Le ruspe sono le cose più umane che ci siano».
DEL DEBBIO DRITTO E ROVESCIO
A un certo punto, persino Fedele Confalonieri si è accorto che il tracollo di Forza Italia è avvenuto anche grazie ai programmi populisti di Maurizio Belpietro, Del Debbio e Giordano. E ha pronunciato la famosa frase: «Stiamo portando i vasi a Samo». Mediaset è servita alla creazione di Forza Italia, Mediaset sta immolando Forza Italia? La riconoscenza non abita a Samo, provincia di Cologno.
silvio berlusconi
FEDELE CONFALONIERI GIOVANNI TOTI confalonieri silvio berlusconi al quirinale