Andrea Bagatta per il Corriere della Sera
Ha il nome di un angelo, Angel Micael, e come un angelo non ha esitato a lanciarsi dal tetto di un furgone per prendere al volo quel piccolo bambino, 4 anni soltanto, che precipitava dal secondo piano di un palazzo.
angel
«Non avrei mai potuto lasciarlo cadere senza far niente», racconta con semplicità l' eroe, un ragazzo ventenne argentino. Così ieri mattina a Casalmaiocco, in provincia di Lodi, è stata evitata una tragedia.
Tutto è accaduto poco prima delle 9, in un piazzale davanti a una stazione di servizio lungo la provinciale che costeggia il paese. Angel Micael Vargas Fernandez, figlio di un argentino e di una peruviana, da 12 anni in Italia, stava facendo il proprio turno di lavoro nel distributore quando le urla di alcuni clienti hanno richiamato la sua attenzione verso il palazzo che si affaccia sul piazzale. «Ho visto il bambino. Era sulla parte esterna del balcone, al secondo piano, aggrappato alla balaustra, che urlava terrorizzato - racconta ancora scosso Angel Micael -.
Insieme a un cliente sono corso sotto il balcone e sono salito sul tetto di un furgone parcheggiato quasi sotto al piccolo che penzolava. Volevo arrampicarmi al primo piano per prenderlo, ma appena sono salito sul tetto del camioncino ho visto le manine che lasciavano la presa e il bambino che cadeva proprio nello spazio tra dove ero io e un' altra auto parcheggiata. E allora mi sono buttato».
angel e il salvataggio del bimbo- ricostruzione
Angel Micael è riuscito a prendere al volo il bambino e insieme sono finiti sull' asfalto, con il corpo di Angel che ha attutito la caduta del piccolo, probabilmente salvandogli la vita. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi e i carabinieri della stazione di Tavazzano.
In un campo vicino è atterrato l' elicottero del 118, il cui intervento però non è stato necessario. Angel e il piccolo sono stati trasportati in ambulanza all' ospedale Maggiore di Lodi.
Dopo le prime cure di pronto soccorso, i due si sono rivisti proprio in ospedale. «Ci siamo salutati, ma il piccolo era confuso e molto agitato: si è preso un brutto spavento, come me del resto - aggiunge Angel -. I genitori mi hanno ringraziato tanto. Ma io ho fatto tutto d' istinto: non avrei mai potuto lasciarlo cadere senza tentare di fare qualcosa». Nel volo Angel ha riportato varie contusioni e abrasioni, anche in faccia, ma nessuna frattura.
angel e il salvataggio del bimbo- ricostruzione
Nel pomeriggio è stato dimesso dall' ospedale di Lodi e ha fatto ritorno a casa.
Anche il piccolo sta bene, nonostante i traumi, ma per prudenza è stato trattenuto dai medici, in osservazione.
Angel di giorno lavora nella stazione di servizio, mentre la sera studia. Racconta orgogliosa la madre, Sofia: «In ospedale, mentre lo medicavano, voleva solo sapere del bambino, chiedeva come stava. Era sotto choc, poi ha avuto un pianto liberatorio quando ha saputo che il piccolo stava bene. Angel è sempre stato così, non si è mai tirato indietro per aiutare qualcuno.Questa volta però ha fatto proprio una cosa grande».
La Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un' indagine con l' ipotesi di reato di abbandono di minori. La madre sui social ha scritto: «Io stavo andando al lavoro, a casa era rimasto mio marito e stava cambiando il pannolino all' altro bimbo». I carabinieri della Compagnia di Lodi sono al lavoro per ricostruire la dinamica precisa dell' accaduto e per capire come sia stato possibile che il bambino sia sfuggito al controllo, prima uscendo sul balcone e poi scavalcando il parapetto. E come mai non abbiano sentito le urla terrorizzate del piccolo, sospeso nel vuoto, prima che precipitasse. Per fortuna, tra le braccia di Angel.
ambulanza