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    GRILLINI CHE MENANO SALVINI - ''PUGILE SUONATO'', ''ARROGANTE PEGGIO DI RENZI'', ORA CI SI METTE PURE DIBBA: ''SI METTA A LAVORARE, PURE IO GLI PAGO LO STIPENDIO'', DICE IL CHE GUEVARA DI ROMA NORD CHE NON FA PIÙ L'APPRENDISTA FALEGNAME MA È UN CONSULENTE EDITORIALE DI FAZI - E POI È UN ''FOLLE'', UNO ''SCHIZOFRENICO''. LA STRATEGIA DA QUI ALLE EUROPEE È FINGERE DI NON ESSERE ALLEATI PER STRAPPARSI VOTI A CAZZOTTI, MENTRE IL PD SPARISCE DAI RADAR


     
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    1. DI BATTISTA, SALVINI LAVORI, NO AL MARKETING

     (ANSA) - "Suggerisco a Salvini di essere meno arrogante e chiedere una mano al presidente Conte, dato che vanta una maggiore credibilità a livello internazionale rispetto a lui". Alessandro Di Battista, intervistato dal Corriere della Sera, dà una stoccata al leader della Lega: "E' una questione politica, non personale. Sono un semplice cittadino, lo stipendio a Salvini lo pago anche io. Vorrei che lavorasse di più: meno marketing e più sicurezza sui territori".

    MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL

     

    Di Battista auspica che il governo duri ancora quattro anni. "Non vedo litigi, ma un Movimento intransigente davanti agli scandali di corruzione che hanno toccato tutti i partiti. Salvini pensava che il Movimento, in quanto alleato, tacesse davanti alla corruzione? Siamo legati da un contratto, non siamo complici". "Questo è un governo - prosegue - che grazie soprattutto al M5S ha messo al centro lo Stato sociale. Puntare sui diritti economico-sociali è l'unico modo per arginare il razzismo".

     

    Per l'esponente del M5S la fase delicata per l'esecutivo sarà in estate, quando "si voterà il taglio definitivo di 345 parlamentari. Lì si dovrà scegliere tra prima gli italiani o prima i parlamentari". Su un eventuale rimpasto, "credo che se qualcuno dovesse proporlo, lo farà con l'idea di mandare tutto all'aria".

     

    luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria

    Di Battista sottolinea la necessità di una legge sul conflitto di interessi. Sulla flat tax, "credo che, se fatta bene, aumenti il gettito, quindi si vada avanti con forza". Nell'intervista Di Battista spiega di non voler correre per la poltrona di sindaco di Roma dopo Virginia Raggi: "mi interessa di più la politica internazionale". Alla manifestazione conclusiva del M5S per le Europee, dice, "non sarò sul palco. Lì ci vanno i candidati, io starò sotto a sostenerli".

     

     

    2. SALVINI ''PUGILE SUONATO, ARROGANTE COME RENZI''

    Marco Galluzzo per il ''Corriere della Sera''

     

    Gliene dicono di tutti i colori. Lo definiscono «un pugile suonato, un opportunista». Lo paragonano a Matteo Renzi, nel senso che «ha la stessa arroganza» dell' ex leader del Pd.

    Il decreto legge sulla Sicurezza, il nuovo provvedimento che ha partorito da pochi giorni e che vorrebbe approvato prima del voto, lo giudicano «incostituzionale, sconclusionato, pieno di errori».

    di maio di battista di maio di battista

     

    Il Movimento 5 Stelle contro Matteo Salvini è ormai una serie a puntate, ogni ora una dichiarazione, una risposta, un' accusa. Non gliene lasciano passare una e restituiscono pan per focaccia. Additano la sua ostentata «onnipotenza» per dire che così «inizia il declino di un politico». Luigi Di Maio all'«arroganza di Renzi», associa nel paragone anche la «supponenza» di Salvini, e anche «una prepotenza che aumenta soprattutto sul tema immigrazione, quando la Lega è in difficoltà sugli scandali di corruzione».

     

    Sui migranti c' è una parte dello scontro, perché Salvini ha detto che «nessuno, nemmeno Conte, può dargli ordini». Luigi Di Maio ribatte subito: «Non c' è molto da aggiungere rispetto agli attacchi al premier, evidentemente vuole fare salire il livello della tensione, il premier ha tutto il mio sostegno e quello del governo. Di uomini soli al comando ne abbiamo già avuti e in Italia non ne sentiamo certo la mancanza». Ma è soprattutto sul decreto per la famiglia che Di Maio non cede di un millimetro: «Lo dico forte e chiaro, sugli aiuti alle famiglie non transigo. Sulle famiglie si regge il futuro di questo governo».

    alessandro di battista e luigi di maio sulle piste di moena 3 alessandro di battista e luigi di maio sulle piste di moena 3

     

    Ma Salvini è anche «un folle», almeno «se pensa che possa restare sottosegretario un condannato per spese pazze in un governo con il Movimento 5 Stelle», alludendo alla prossima imminente sentenza sul caso di peculato del sottosegretario leghista alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, sentenza prevista per il 30 maggio, richiesta della Procura 3 anni e 4 mesi di carcere.

     

    Non è finita qui: Salvini è anche uno che non lavora e soprattutto sarebbe un bugiardo, perché «mente sulla storia dei no a tutto dei Cinque Stelle, il 90% dei provvedimenti di questo governo sono a firma del Movimento, mentre tutti sanno che Salvini passa più tempo nelle piazze ed è un desaparecido nel suo ministero, i 5 Stelle governano, mentre Salvini comunica».

     

    È anche «schizofrenico» Salvini, altra bordata dettata da fonti del Movimento. «L' attacco di Salvini al presidente Conte sul tema migranti è l' ennesimo maldestro tentativo di provare a spostare l' attenzione mediatica dalle continue notizie di rappresentanti della Lega coinvolti in casi di corruzione. Un chiaro segno di difficoltà e di debolezza.

     

    Del resto le sue ultime dichiarazioni denotano una imbarazzante schizofrenia politica: nel caso della nave Diciotti per Salvini andava benissimo la gestione collegiale da parte del governo, ora sostiene che nessuno deve dargli ordini. Sull' immigrazione il governo non ha mai cambiato linea. Ci vuole senso di responsabilità per governare, sempre, non opportunismo», aggiungono le stesse fonti.

    TOTI RIXI SALVINI TOTI RIXI SALVINI

     

    E un' altra bordata arriva anche sul futuro della Ue: mentre Salvini dice che vorrebbe tornare al periodo prima del Trattato di Maastricht. Di Maio risponde a stretto giro: «Non lo permetterò. Tornare a prima di Maastricht? Il M5S è convinto che certi parametri debbano essere cambiati, lo diciamo da sempre. Le regole vanno cambiate ma questo non vuol dire uscire dall' Unione Europea. Non è nel contratto di governo e non esiste. Il M5S non vuole portare l' Italia fuori dall' Ue, nell' isolamento più totale. E trovo assurdo che si chieda un voto per le Europee se poi l' obiettivo è portare l' Italia fuori dalla comunità europea.

    Io questo non lo permetterò».

     

    Liti anche sull' ambiente, Salvini presente il suo programma, fa freddo e invoca il riscaldamento globale, ma «sa solo speculare, speriamo sia solo l' ennesima boutade », gliele cantano, ancora, nel Movimento .

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