IL POST FILO CINA DI BEPPE GRILLO
(ANSA) - "In molti paesi occidentali protestare contro le misure anti-covid è stato sufficiente per essere demonizzati socialmente e meritare meno diritti. Nel caso in cui a manifestare per le stesse ragioni di fondo sono invece alcuni cittadini cinesi, essi rappresenterebbero, per i soliti media occidentali, dei coraggiosi combattenti per la democrazia".
Così Beppe Grillo sulla sua bacheca Fd dove rilancia un post del suo blog a firma del prof. Fabio Massimo Parenti, docente alla China Foreign Affairs University di Beijing. Perenti sottolinea che "in Canada si è giunti fino al blocco dei conti correnti dei camionisti ed in Italia al divieto di manifestare nei centri delle città (oltre alla sospensione dal lavoro per i non vaccinati).
FABIO MASSIMO PARENTI
E' lo stesso metodo ipocrita - commenta - applicato ai vari gruppi di terroristi durante le campagne belliche più recenti: tagliagole operanti in Libia, Iraq, Siria o Cina (Xinjiang), ad esempio, si trasformavano magicamente in ribelli combattenti per la libertà se funzionali all'obiettivo di cambio di regime di un dato governo".
Beppe Grillo con l ambasciatore cinese Li Junhua IL POST FILO CINA DI BEPPE GRILLO