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    UNO VALE UNO? STOCAZZO! - GRILLO FINALMENTE ROTTAMA LA RETORICA DELLA DEMOCRAZIA DAL BASSO: “CHI NON CI STA CREI IL SUO PARTITO” - IL SILURAMENTO DI MARIKA CASSIMATIS, VINCITRICE DELLE PRIMARIE ONLINE, FA INCAZZARE I MEET UP E LA “BASE” MA ORA CHE IL M5S E’ IL PRIMO PARTITO NEI CONSENSI, PUO’ ANCORA AFFIDARSI ALLE SELEZIONI ONLINE?


     
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    I. Lomb. per “la Stampa”

     

    Beppe Grillo sintetizza la sua idea di democrazia: «Una democrazia senza regole non è una democrazia, noi abbiamo le nostre. Io sono il garante e le faccio rispettare, chi non è d' accordo si faccia un altro partito». Nel viaggio in auto tra il suo quartier generale romano, l' hotel Forum, e la Camera, dove ha assistito al convegno sull' acqua pubblica, Grillo offre solo questa risposta, liquidatoria, a chi gli chiede del caso di Genova, dove una candidata, Marika Cassimatis, legittima vincitrice delle primarie online è stata fatta fuori perché avrebbe «danneggiato l' immagine del M5S», anche se non se n' è ancora data una prova concreta.

     

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    Il peccato di Cassimatis è stata la simpatia verso alcuni dissidenti poi usciti dal Movimento contro il metodo di selezione delle candidature sperimentato a Genova su volere della consigliera regionale ligure Alice Salvatore, donna di fiducia di Luigi Di Maio, di Grillo e della Casaleggio.

     

    La deflagrazione di Genova ha costretto il M5S a fare i conti con il proprio destino e i propri metodi di selezione. I grillini, dalla base degli attivisti sui territori e sul blog, fino ai parlamentari, sono rimasti spiazzati e chiedono di conoscere cosa ne sarà della democrazia partecipata fatta di impegno nei banchetti e di scelte condivise.

     

    alice salvatore beppe grillo luigi di maio alice salvatore beppe grillo luigi di maio

    Ma passati due giorni, giusto per metabolizzare l'accaduto e capire cosa dire, anche i big del M5S si allineano alle parole del capo. I tempi stanno per cambiare, fa sapere Di Maio a CartaBianca su Raitre: «Siamo la prima forza politica del Paese. Ci sono molte persone strane che vogliono salire sul carro dei vincitori. Bisogna stare attenti. Come ha scritto Grillo ci sono varie segnalazioni su dei candidati». Segnalazioni come i dossier impacchettati su Cassimatis la quale, da quello che si apprende nel M5S, avrebbe ottenuto da Grillo un incontro a giorni.

    BEPPE GRILLO ROMA BEPPE GRILLO ROMA

     

    Quanto detto da Di Maio è vero. La permeabilità del M5S, prevedibile sin dalle sue origini, è un problema non più rinviabile: perché i 5 Stelle, ingrossati dai consensi, stanno diventando appetibili per chi cerca una scorciatoia lavorativa facile. «Non possiamo fidarci di chiunque» va ripetendo Grillo, pensando alle politiche. «Il metodo online non è perfetto» ammette Di Maio.

     

    BEPPE GRILLO VOLEVA REFERENDUM PER USCIRE DALL EURO BEPPE GRILLO VOLEVA REFERENDUM PER USCIRE DALL EURO

    Ma il nuovo metodo di selezione, che dovrebbe garantire maggiore fedeltà al leader ed eliminare le voci più critiche, non potrà essere perfezionato senza un intervento di riorganizzazione massiccia sui litigiosi meet-up, culla dell' attivismo più puro e spesso in contrapposizione con i grillini che hanno ruoli di governo nelle città.

     

    È successo a Roma, dove alcuni storici meet-up animatori dei tavoli di lavoro che hanno costruito il programma per Raggi, sono in guerra con la sindaca. E sta succedendo a Genova. La soluzione a cui starebbero pensando Grillo e Davide Casaleggio è una maggiore centralizzazione: lasciare un solo meet-up per città, nella speranza di scongiurare ulteriori faide.

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