Liana Milella per “la Repubblica”
MINZOLINI FESTEGGIATO DOPO IL VOTO CHE HA EVITATO LA SUA DECADENZA
Le "pene" per "Minzo" - al secolo Augusto Minzolini ex direttore del Tg1 - non sono ancora finite. Salvato il posto di senatore grazie al voto bipartisan di giovedì 16 marzo, giunto ben 15 mesi dopo la condanna definitiva in Cassazione, ora "Minzo" ha di fronte a sé due scadenze che hanno sempre a che fare con la condanna a due anni e sei mesi.
Dovrà scontare la pena, anche se con l' affidamento ai servizi sociali, come ha fatto Berlusconi dopo la condanna Mediaset, ma soprattutto dovrebbe affrontare un nuovo voto del Senato sulla sua interdizione dai pubblici uffici che la Corte di appello di Roma - il presidente del collegio era Claudio Cavallo - gli ha imposto il 27 ottobre del 2014. Una pena accessoria della stessa durata di quella principale, ancora due anni e sei mesi.
MINZOLINI FESTEGGIATO DOPO IL VOTO CHE HA EVITATO LA SUA DECADENZA
Proprio nella fase dell' esecuzione - secondo i costituzionalisti - la magistratura potrebbe sollevare un conflitto di attribuzione con il Senato che, bocciando la decadenza di "Minzo", di fatto gli ha consentito di continuare a fare il senatore nonostante l' interdizione.
Ma andiamo per ordine. È il 12 novembre 2015 quando la Cassazione condanna Minzolini per peculato. Ci vogliono tre mesi per depositare le motivazioni della sentenza che a quel punto approdano sul tavolo dell' Ufficio esecuzione pena della procura generale di Roma, titolata ad eseguirla.
intervento di augusto minzolini
Ma il 7 marzo 2016, alle ore 11 e 56, da quell' ufficio, a firma Luca De Julis, escono sia l'ordine di esecuzione della carcerazione che contestualmente il decreto di sospensione. "Minzo", come tanti nella sua condizione, resta un uomo libero. Siccome la sua pena è sotto i tre anni può chiedere l' affidamento ai servizi sociali. Ricordate Berlusconi?
Decise di assistere gli anziani a Cesano Boscone. L'ultima parola spetta al tribunale di sorveglianza. Solo "dopo" aver scontato i suoi due anni e 6 mesi si porrà il problema della pena accessoria dell' interdizione dai pubblici uffici.
minzoLINI carTA DI CREDITO
La sospensione della pena concessa l'anno scorso ha giocato in suo favore perché comunque questo Senato, anche se la legislatura dovesse durare fino alla sua naturale scadenza, non farebbe in tempo a trattare la questione. Così Minzolini riuscirà anche a superare la metà di settembre e incassare il vitalizio. Non solo, pur interdetto dai pubblici uffici continuerà a fare il senatore.
Potrebbe rispettare la sua promessa di dimettersi comunque, ma anche le dimissione spontanee devono essere sottoposte a un voto che, nel suo caso, sarà contrario grazie all' asse Pd, Forza Italia, centristi che ha già giocato per salvarlo dalla decadenza. Certo, sarà singolare assistere a un senatore in carica che nel frattempo sconta la pena. Conviene ricordare che, il 31 luglio del 2007, dopo la condanna Imi-Sir e a 14 mesi di resistenza, anche Cesare Previti si dimise dalla Camera.
MINZOLINI QUAGLIARIELLO
L'ultima incognita, che incrocia condanna, pena accessoria e legge Severino, è il conflitto di attribuzione davanti alla Consulta. La magistratura può sollevarlo se c' è una procedura aperta, nel caso di Minzolini quella dell' esecuzione della pena. Gli eventuali protagonisti dovranno essere i giudici dell' esecuzione, cioè la procura generale di Roma. A quel punto con "Minzo" sarà in discussione pure il voto sulla decadenza in Senato.