Federico Rampini per “la Repubblica”
GREG ABBOTT
Mezza America ha già riaperto. L' altra metà è agitata dalle proteste contro il lockdown. Neppure una pandemia ha riunito le due nazioni in guerra fra loro. Da ieri sono già 14 gli Stati che hanno tolto molte restrizioni alle attività economiche, di cui 12 governati dai repubblicani. Il Texas, il principale serbatoio di voti della destra, si distingue per una liberalizzazione molto spinta, che include teatri e ristoranti.
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La pressione sul governatore Greg Abbott era stata fortissima anche perché l' economia texana è stremata da un secondo shock: oltre al virus il crollo del petrolio. La Georgia ha consentito la riapertura anche per parrucchieri, estetiste, saloni di massaggio e artigiani dei tatuaggi. Gli esperti sanitari osservano con inquietudine il gigantesco esperimento di riapertura, timorosi che la fine delle distanze sociali possa scatenare un boom dei contagi in questi Stati, per lo più nel Sud e nel Midwest, dove finora l' impatto della pandemia è stato modesto.
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Ma l' altra metà degli Stati Uniti è percorsa da proteste contro il lockdown. Alcune sono motivate dalla disperazione economica: 30 milioni di disoccupati e un' ecatombe di aziende fallite, soprattutto medio-piccole. I camionisti, che continuano ad assicurare gli approvvigionamenti essenziali in tutto il paese, hanno organizzato una manifestazione a Washington nella vicinanze della Casa Bianca per denunciare le condizioni di lavoro.
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La protesta più visibile e controversa, è avvenuta ancora una volta nel Michigan contro la governatrice democratica Gretchen Whitmer. Centinaia di manifestanti, inclusa una milizia armata, hanno fatto irruzione nel parlamento del Michigan, a Lansing. Tra i loro striscioni: "Questa è la prova generale del comunismo", "Basta con la tirannide dello Stato".
A sottolineare il colore politico della manifestazione è intervenuto Donald Trump che ha twittato il suo appoggio ai manifestanti: «Sono ottime persone, ma molto arrabbiati. Vogliono che gli si restituisca la vita!». Un altro tweet presidenziale ha preso di mira la governatrice (possibile vice di Joe Biden nella candidatura democratica alla Casa Bianca): «Per spegnere l' incendio deve concedere qualcosa».
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Proteste contro i lockdown ci sono state anche in molte grandi città da Chicago a Los Angeles; dal Kentucky al New Hampshire. Perfino un bastione democratico come la California è agitato dalle tensioni contro la linea dura del governatore Gavin Newsom.
Le manifestazioni hanno preso di mira la chiusura delle spiagge a Huntington Beach (Orange County). Nelle agitazioni californiane convergono due anime: c' è la destra, ma anche un' estrema sinistra libertaria che abbraccia il movimento no-vax. Tra i leader del movimento che contesta i vaccini figura l' ambientalista Robert Kennedy Junior, figlio del politico democratico Bob Kennedy assassinato nel '68.
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L' America si spacca in due anche sulle mascherine. I progressisti che abbracciano la linea dura sulle distanze di sicurezza esibiscono con orgoglio le mascherine in ogni circostanza. La presidente della Camera, la democratica Nancy Pelosi la indossa sempre. Nel partito repubblicano che cavalca il "liberismo sanitario" un gesto di sfida è mostrarsi in pubblico senza la maschera, anche in incontri ravvicinati. Nasce un nuovo galateo, l' accessorio serve a dichiarare da che parte stai: a lanciare la sfida è stato il vicepresidente Mike Pence, ripreso senza maschera durante una visita a un ospedale.
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